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La contraccezione di emergenza o post-coitale (CPC) può essere utilizzata dopo un rapporto sessuale non protetto (RNP), quando un metodo è stato utilizzato in modo imperfetto (rottura o scivolamento del preservativo, dimenticanza della pillola, ecc.), dopo l’espulsione di un dispositivo intrauterino o nei giorni che la precedono, oppure in caso di violenza sessuale. La CPC può essere utilizzata con pazienti di tutte le età.
La CPC farmacologica funziona ritardando l'ovulazione o impedendo la fecondazione; non è un mezzo abortivo. Non esiste una spiegazione precisa dell'efficacia degli IUD in rame nella CPC.
La CPC farmacologica funziona ritardando l'ovulazione o impedendo la fecondazione; non è un mezzo abortivo. Non esiste una spiegazione precisa dell'efficacia degli IUD in rame nella CPC.
Mentre l'inibizione della fecondazione è una spiegazione accettata per l’uso continuo degli IUD, il meccanismo per l'uso postcoitale non è chiaro, probabilmente legato all’effetto del rame nell’alterare la funzionalità di ovulo e spermatozoi.
La probabilità di una gravidanza durante un rapporto sessuale senza uso di contraccettivi varia a seconda dell'età dei partner e della prossimità con l'ovulazione. Si stima che sia in media del 7%, ma raggiunge il 30% circa al momento dell'ovulazione. Data l'incertezza sui tempi esatti del periodo fertile, il momento del ciclo mestruale in cui si è verificato il rapporto sessuale non è un criterio per decidere se utilizzare o meno la CPC.
Nei 5 giorni successivi al rapporto sessuale non esistono accertamenti che possano rilevare una gravidanza precoce o valutarne la probabilità. Solo la possibilità di una gravidanza iniziata prima del rapporto in questione dovrebbe essere discussa ed eventualmente indagata con un test di gravidanza.
In una donna che assume contraccettivi orali l’efficacia della contraccezione è compromessa se dimentica di assumere 2 o più compresse di contraccettivo o ha episodi di diarrea o vomito persistenti per un periodo che copre 2 o più assunzioni del contraccettivo.
Levonorgestrel in dose unica - Una singola compressa da 1,5 mg di levonorgestrel (Norlevo°) va assunta entro 72 ore dal RNP.
La probabilità di una gravidanza durante un rapporto sessuale senza uso di contraccettivi varia a seconda dell'età dei partner e della prossimità con l'ovulazione. Si stima che sia in media del 7%, ma raggiunge il 30% circa al momento dell'ovulazione. Data l'incertezza sui tempi esatti del periodo fertile, il momento del ciclo mestruale in cui si è verificato il rapporto sessuale non è un criterio per decidere se utilizzare o meno la CPC.
Nei 5 giorni successivi al rapporto sessuale non esistono accertamenti che possano rilevare una gravidanza precoce o valutarne la probabilità. Solo la possibilità di una gravidanza iniziata prima del rapporto in questione dovrebbe essere discussa ed eventualmente indagata con un test di gravidanza.
In una donna che assume contraccettivi orali l’efficacia della contraccezione è compromessa se dimentica di assumere 2 o più compresse di contraccettivo o ha episodi di diarrea o vomito persistenti per un periodo che copre 2 o più assunzioni del contraccettivo.
Levonorgestrel in dose unica - Una singola compressa da 1,5 mg di levonorgestrel (Norlevo°) va assunta entro 72 ore dal RNP.
Benché la scheda tecnica citi un ritardo di 72 ore, il farmaco viene utilizzato anche off-label oltre tale periodo di tempo, con efficacia fino a 120 ore (cioè 5 giorni), ma con aumento del rischio di gravidanza.
Nelle donne con un BMI ≥30 kg/m2 o con peso ≥75 kg, l'efficacia del levonorgestrel come contraccettivo d'emergenza può essere ridotta. In queste donne, l'inserimento di un dispositivo intrauterino è l'opzione preferita.
Gli effetti avversi di una dose singola di levonorgestrel sono principalmente cefalea, nausea e vomito, menorragie e irregolarità del ciclo mestruale. È importante avvertire la donna delle possibili variazioni della tempistica delle mestruazioni successive.
Diversi farmaci espongono a fallimenti della CPC con levonorgestrel: induttori enzimatici come alcuni antiepilettici (carbamazepina, ecc.), antiretrovirali, iperico e farmaci che causano diarrea (p. es. orlistat).
Se nelle 4 settimane precedenti è stato assunto un induttore enzimatico, la dose di levonorgestrel deve essere raddoppiata (3 mg in dose unica). Se si ha vomito entro 3 ore dall'assunzione di una compressa di 1,5 mg, è prudente ripetere la somministrazione il più presto possibile.
È importante spiegare alla donna che la dose singola di levonorgestrel non ha alcuna efficacia contraccettiva rispetto ai successivi rapporti sessuali. Se lo desidera, la donna può iniziare una contraccezione ormonale immediatamente dopo l'assunzione di levonorgestrel 1,5 mg, a condizione che per i primi 7 giorni venga utilizzata una contraccezione di barriera (preservativo).
Ulipristal in dose unica - Un’altra opzione è una dose unica di ulipristal 30 mg (Ellaone°), un agonista-antagonista del recettore del progesterone, entro 5 giorni dal RNP.
Il profilo degli effetti avversi è simile a quello di levonorgestrel, sono possibili fallimenti nelle donne con BMI ≥30 kg/m2 o peso ≥75 kg e in chi assume farmaci induttori enzimatici, che causano diarrea o che aumentano il pH gastrico (PPI, anti-H2).
Dopo l'assunzione di ulipristal, l'assunzione di contraccettivi ormonali, anche solo progestinici, espone con maggiore frequenza a ovulazioni entro 5 giorni e a un maggior rischio di gravidanze indesiderate. È quindi importante utilizzare un contraccettivo di barriera per qualche giorno.
I revisori della rivista Prescrire sono sempre stati critici nei confronti dell’ulipristal, il cui rapporto rischio/beneficio è considerato sfavorevole (→ La scelta della contraccezione postcoitale). Una formulazione da 5 mg di Ulipristal (Esmya°), indicata nel trattamento dei fibromiomi uterini, è stata ritirata dal commercio in Unione europea per il rischio di epatotossicità acuta, in alcuni casi con necessità di trapianto di fegato.
IUD in rame - È il metodo più efficace di CPC se inserito entro 5 giorni dal RNP ed è l’unico che ha efficacia dopo che è avvenuta l’ovulazione. Ha il vantaggio di fornire sia una CPC che una contraccezione duratura, può essere inserito senza particolari problemi in donne nullipare e l’efficacia non dipende dal peso della donna, per cui è di prima scelta in donne con BMI ≥30 kg/m2 o peso ≥75 kg.
Gli effetti avversi sono soprattutto dismenorrea e menorragie. È prudente evitare di inserire uno IUD in presenza di segni di infezioni genitali, deformità note della cavità uterina (malformazioni, alcuni fibromiomi), emorragie genitali inspiegabili o sospette neoplasie genitali.
Con l'inserimento dello IUD in meno dell'1,5% delle donne si verificano dolore, fastidio e difficoltà di inserimento. Il dolore è più comune nelle donne che non hanno mai partorito e le perforazioni uterine sono molto rare.
Emergency contraception
UpToDate® - This topic last updated: Dec 20, 2019.
Effect on pregnancy rates of the delay in the administration of levonorgestrel for emergency contraception: a combined analysis of four WHO trials.
Contraception. 2011 Jul;84(1):35-9.
Emergency contraception in overweight women: an IUD is preferable.
Prescrire Int. 2014 Dec;23(155):300-1
FSRH Clinical Guideline: Emergency Contraception
Royal College of the Obstetricians and Gynaecologists - Dicembre 2020
Contraception postcoïtale
La revue Prescrire Dec 2019
Nelle donne con un BMI ≥30 kg/m2 o con peso ≥75 kg, l'efficacia del levonorgestrel come contraccettivo d'emergenza può essere ridotta. In queste donne, l'inserimento di un dispositivo intrauterino è l'opzione preferita.
Gli effetti avversi di una dose singola di levonorgestrel sono principalmente cefalea, nausea e vomito, menorragie e irregolarità del ciclo mestruale. È importante avvertire la donna delle possibili variazioni della tempistica delle mestruazioni successive.
Diversi farmaci espongono a fallimenti della CPC con levonorgestrel: induttori enzimatici come alcuni antiepilettici (carbamazepina, ecc.), antiretrovirali, iperico e farmaci che causano diarrea (p. es. orlistat).
Se nelle 4 settimane precedenti è stato assunto un induttore enzimatico, la dose di levonorgestrel deve essere raddoppiata (3 mg in dose unica). Se si ha vomito entro 3 ore dall'assunzione di una compressa di 1,5 mg, è prudente ripetere la somministrazione il più presto possibile.
È importante spiegare alla donna che la dose singola di levonorgestrel non ha alcuna efficacia contraccettiva rispetto ai successivi rapporti sessuali. Se lo desidera, la donna può iniziare una contraccezione ormonale immediatamente dopo l'assunzione di levonorgestrel 1,5 mg, a condizione che per i primi 7 giorni venga utilizzata una contraccezione di barriera (preservativo).
Ulipristal in dose unica - Un’altra opzione è una dose unica di ulipristal 30 mg (Ellaone°), un agonista-antagonista del recettore del progesterone, entro 5 giorni dal RNP.
Il profilo degli effetti avversi è simile a quello di levonorgestrel, sono possibili fallimenti nelle donne con BMI ≥30 kg/m2 o peso ≥75 kg e in chi assume farmaci induttori enzimatici, che causano diarrea o che aumentano il pH gastrico (PPI, anti-H2).
Dopo l'assunzione di ulipristal, l'assunzione di contraccettivi ormonali, anche solo progestinici, espone con maggiore frequenza a ovulazioni entro 5 giorni e a un maggior rischio di gravidanze indesiderate. È quindi importante utilizzare un contraccettivo di barriera per qualche giorno.
I revisori della rivista Prescrire sono sempre stati critici nei confronti dell’ulipristal, il cui rapporto rischio/beneficio è considerato sfavorevole (→ La scelta della contraccezione postcoitale). Una formulazione da 5 mg di Ulipristal (Esmya°), indicata nel trattamento dei fibromiomi uterini, è stata ritirata dal commercio in Unione europea per il rischio di epatotossicità acuta, in alcuni casi con necessità di trapianto di fegato.
IUD in rame - È il metodo più efficace di CPC se inserito entro 5 giorni dal RNP ed è l’unico che ha efficacia dopo che è avvenuta l’ovulazione. Ha il vantaggio di fornire sia una CPC che una contraccezione duratura, può essere inserito senza particolari problemi in donne nullipare e l’efficacia non dipende dal peso della donna, per cui è di prima scelta in donne con BMI ≥30 kg/m2 o peso ≥75 kg.
Gli effetti avversi sono soprattutto dismenorrea e menorragie. È prudente evitare di inserire uno IUD in presenza di segni di infezioni genitali, deformità note della cavità uterina (malformazioni, alcuni fibromiomi), emorragie genitali inspiegabili o sospette neoplasie genitali.
Con l'inserimento dello IUD in meno dell'1,5% delle donne si verificano dolore, fastidio e difficoltà di inserimento. Il dolore è più comune nelle donne che non hanno mai partorito e le perforazioni uterine sono molto rare.
Emergency contraception
UpToDate® - This topic last updated: Dec 20, 2019.
Effect on pregnancy rates of the delay in the administration of levonorgestrel for emergency contraception: a combined analysis of four WHO trials.
Contraception. 2011 Jul;84(1):35-9.
Emergency contraception in overweight women: an IUD is preferable.
Prescrire Int. 2014 Dec;23(155):300-1
FSRH Clinical Guideline: Emergency Contraception
Royal College of the Obstetricians and Gynaecologists - Dicembre 2020
Contraception postcoïtale
La revue Prescrire Dec 2019
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