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Visualizzazione dei post con l'etichetta NITROFURANTOINA

603 - Nitrofurantoina: rischio di epatopatie anche per terapie brevi

La nitrofurantoina, antibiotico di prima scelta per le infezioni urinarie, può causare gravi reazioni epatiche già dopo pochi giorni di terapia, non solo nei trattamenti prolungati. Medici e pazienti devono riconoscere tempestivamente i segnali di sofferenza epatica e sospendere subito il farmaco. 🕐 Lettura 2 min 📊 Fatti Portata del problema (dati 2025) — Il bollettino neozelandese  Prescriber Update conferma casi di epatite, ittero colestatico, epatite autoimmune e necrosi epatica anche dopo terapie brevi (≤ 7 giorni). Finora il rischio era attribuito quasi esclusivamente alla profilassi cronica. Meccanismo di danno epatico — Le reazioni avverse epatiche derivano da un’ipersensibilità idiosincrasica: nel breve termine domina l’ittero colestatico;  dopo le 6 settimane prevale l’epatite cronica attiva, potenzialmente evolutiva verso la necrosi.  Il quadro può imitare un’epatite autoimmune, con autoanticorpi positivi e risposta agli steroidi.  Mortalità documentat...

509 - Infezioni delle vie urinarie nell’uomo

Sono molto meno frequenti rispetto a quelle delle donne. La terapia dipende dalla distinzione tra cistite semplice e complicata da un interessamento extravescicale. [Tempo di lettura: 6 min] Le infezioni delle vie urinarie (IVU) sono molto meno comuni negli uomini rispetto alle donne, soprattutto per ragioni anatomiche. La frequenza di queste infezioni aumenta con l'età: rare negli uomini sotto i 50 anni (5-8 per 10.000) , aumentano di frequenza negli uomini anziani istituzionalizzati. Fattori di rischio per IVU sono: ipertrofia prostatica stenosi uretrale calcoli urinari catetere urinario pregressa chirurgia sulle vie urinarie immunosoppressione rapporti sessuali per via anale assenza di circoncisione Quando l’infezione non è più limitata alla sola vescica, si parla di infezione complicata. Negli uomini, la presenza di febbre e altri sintomi suggerisce una prostatite, che si può complicare con ascessi prostatici o infezioni croniche, o una pielonefrite acuta, che può portare a ins...

321 - 🔎 APPROFONDIMENTO: Nitrofurantoina

[Tempo di lettura: 9 min]  Un farmaco con più di 70 anni. Ha conosciuto una nuova popolarità dopo il 2000 ed è stato inserito nella lista dell’OMS dei farmaci essenziali. Qual è la sua efficacia? A cosa deve prestare attenzione il prescrittore? Negli anni ‘40 la nitrazione di composti eterociclici ha portato alla creazione di migliaia di nitrofurani. Il più conosciuto in medicina clinica è la nitrofurantoina. Approvata nel 1953 per la terapia delle infezioni delle basse vie urinarie (IVU), è stata prescritta ampiamente. La sua popolarità è diminuita negli anni '70 con l'avvento di trimetoprim/sulfametossazolo e antibiotici beta-lattamici. Recentemente, tuttavia, la crescente resistenza al trimetoprim/sulfametossazolo e ai fluorochinoloni, insieme all’assenza o quasi di nuovi antibiotici orali, hanno rinnovato l’interesse per questo vecchio principio attivo. A partire dalla fine degli anni 2000, con l'aumento dei batteri produttori di ESBL e resistenti ai carbapenemi, la ...

309 - Farmacoterapia durante l’allattamento

[Tempo di lettura: 9 min]  È importante conoscere alcuni principi di farmacocinetica relativi al periodo dell’allattamento e sapere dove trovare informazioni aggiornate sui farmaci da prescrivere alle madri che allattano. Una consulenza corretta può anche evitare che la madre interrompa inutilmente l’allattamento durante una terapia farmacologic a. Il passaggio nel latte dei farmaci assunti dalla madre è un processo di diffusione passiva. Quanto maggiore è la concentrazione di farmaco libero nel plasma, tanto più alta è la concentrazione nel latte materno. Nei primi giorni dopo la nascita l’epitelio dei dotti galattofori è particolarmente poroso e aperto alla diffusione. Ciò permette un facile trasferimento nel latte non solo alle proteine materne, alle immunoglobuline e ai lipidi, ma anche ai farmaci. In questo periodo il rapporto farmaco libero nel plasma materno e nel latte è spesso 1 ÷ 1. Va quindi prestata particolare attenzione alla prescrizione di farmaci nei primi giorni...

293 - Il D-mannosio nelle infezioni delle vie urinarie non complicate

[Tempo di lettura: 7 min]  Il D-mannosio è probabilmente utile per ridurre la frequenza delle recidive di cistite semplice e l’utilizzo degli antibiotici.  La cistite acuta è un'infezione batterica frequente. Si parla di cistite non complicata quando si verifica in una donna di età superiore ai 15 anni, non in gravidanza, in assenza di un'altra condizione che aumenti il rischio di cistite e quando non è accompagnata da segni o sintomi suggestivi di pielonefrite (febbre, dolore lombare, brividi). Nelle giovani donne, in un quarto dei casi la scomparsa spontanea dei sintomi si verifica dopo 48 ore. In alcune donne la cistiti acute sono ricorrenti, a volte con più di tre episodi all'anno. Le conseguenze cliniche non sono di solito importanti se non per il disagio, talvolta significativo. Le complicanze sono rare. Alle donne con cistite acuta non complicata si consiglia di bere molti liquidi e urinare frequentemente all'insorgenza dei primi sintomi. Per il dolore da li...

204 - Prescrivere in gravidanza

Prescrivere in gravidanza - Blog Prescrivere [Tempo di lettura: 8 min]  PRIMA SCELTA

36 - Nitrofurantoina o fosfomicina nelle cistiti non complicate

Le più recenti linee guida per il trattamento empirico delle donne con infezioni non complicate delle basse vie urinarie (UTI) consigliano di scegliere tra tre vecchi antibiotici: co-trimossazolo, nitrofurantoina e fosfomicina. Sebbene questi ultimi due farmaci siano risultati efficaci contro la maggior parte dei patogeni delle vie urinarie, non sono stati pubblicati confronti recenti. In uno studio multicentrico in aperto, i ricercatori hanno coinvolto 513 donne residenti in Svizzera, Polonia e Israele con sintomi di UTI e combur test suggestivo per UTI, randomizzandole a fosfomicina (una singola dose di 3 g) o nitrofurantoina (100 mg tre volte al giorno per 5 giorni). Sono state escluse le gravide e quelle con segni di sepsi o malattie delle vie urinarie superiori. Al termine del trattamento, il gruppo trattato con nitrofurantoina aveva una probabilità significativamente maggiore rispetto al gruppo trattato con fosfomicina di avere una risoluzione dei sintomi (75% vs. 66% a 2 s...