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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

44 - Steroidi intramuscolari per l’artrosi dell'anca?

Alcune linee guida suggeriscono iniezioni intrarticolari di steroidi per i pazienti con artrosi dell'anca che non hanno risposto agli analgesici orali, ma la durata dell'effetto del trattamento non è chiara. Le iniezioni intrarticolari nell'anca richiedono una guida ecografica o fluoroscopica, e l'artrite settica (anche se rara) è una potenziale complicanza. Le iniezioni intramuscolari di steroidi, se efficaci, sarebbero un approccio terapeutico più accessibile. In uno studio randomizzato appena pubblicato, alcuni ricercatori olandesi hanno somministrato una singola iniezione intramuscolare di 40 mg di triamcinolone (KENACORT®) o placebo a 106 pazienti con coxartrosi. A 2, 4, 6 e 12 settimane dall'iniezione, su una scala analogica a 10 punti è stata misurata l'intensità del dolore all'anca, a riposo e durante la deambulazione. Rispetto al gruppo placebo, il gruppo con terapia attiva aveva significativamente meno dolore a riposo dalla 2a alla 12a settiman

43 - Terapia della cosiddetta borsite trocanterica

La tendinopatia glutea è una problematica frequente in medicina generale. La maggior prevalenza si osserva in donne tra la 4a e la 6a decade di vita e in alcune statistiche si arriva a dati di prevalenza intorno al 20% nelle donne e al 10% negli uomini, con frequenze che possono arrivare a una donna su quattro dopo i 50 anni. Si tratta della più frequente tendinopatia degli arti inferiori che impatta sostanzialmente sulla qualità della vita. Il disturbo si presenta come dolore e dolorabilità alla pressione sul grande trocantere e spesso interferisce con il sonno e la funzionalità diurna. Il livello di disabilità e gli effetti sulla qualità della vita sono equivalenti a quelli dell'osteoartrosi grave dell'anca. Tradizionalmente il dolore laterale dell'anca veniva definito borsite trocanterica, ma questa diagnosi è stata messa in discussione da studi di imaging, istologici e chirurgici. Oggi si ritiene che le alterazioni principali che causano il dolore laterale dell'

42 - Deprescrivere gli inibitori di pompa: perché, a chi e come?

L'eccessiva prescrizione degli inibitori di pompa è sempre un tema caldo, anche a livello internazionale. In tutto il mondo gli inibitori della pompa protonica (PPI) si piazzano sempre tra i primi 10 farmaci più prescritti. Secondo le statistiche, negli ultimi 30 giorni all'8-10% degli adulti che accedono a un ambulatorio di medicina generale è stato prescritto un PPI. Ho voluto verificare: dal 7 maggio al 6 giugno 2018 il 9,2% dei miei assistiti ha ricevuto almeno una prescrizione di PPI). Numerosi studi hanno sollevato dubbi sulla sicurezza dell'uso a lungo termine dei PPI. Questa review vuole rispondere a tre domande sulla deprescrizione dei PPI: perché : valutazione delle attuali evidenze che dimostrano l'associazione tra uso cronico dei PPI ed effetti nocivi per la salute e la probabilità che queste associazioni siano causali;  a chi : come identificare gli utilizzatori a lungo termine di PPI nei quali poter ridurre l'intensità della

41 - Anziani e anticolinergici

Tempo di lettura: 3 min La maggioranza degli anziani assume uno o più farmaci con effetto anticolinergico. Il MMG deve tenerne conto e soppesare pro e contro della prescrizione. [Lettura 5 min] Una versione aggiornata di questo post si trova a questo link . Molti farmaci di uso comune hanno un effetto anticolinergico: psicotropi (antidepressivi triciclici, alcuni SSRI, antipsicotici), antispastici, antistaminici di prima generazione, la stessa furosemide. Tra i numerosi effetti avversi gastroenterici (secchezza delle fauci, stipsi), urinari (ritenzione urinaria), oculari (ipertensione oculare) e cardiaci (aritmie), quelli neurologici (confusione, vertigini, discinesie, disturbi cognitivi), possono interessare con maggiore facilità i nostri pazienti anziani. Gli anziani sono più sensibili a causa della fisiopatologia dell'invecchiamento (aumento della permeabilità della barriera emato-encefalica, riduzione del pool di acetilcolina) e dell'uso contemporaneo di più fa