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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

212 - Profilo di sicurezza della melatonina

Profilo di sicurezza della melatonina - Blog Prescrivere Tempo di lettura: 4 min La melatonina è un ormone sintetizzato a partire dal triptofano e secreto principalmente dall'epifisi. È inoltre sintetizzata in altre sedi, quali retina, intestino, cute, piastrine e midollo osseo. La sua secrezione è regolata principalmente dall'alternanza di luce e buio e la funzione fisiologica più nota è quella della regolazione dei ritmi circadiani che costituiscono un segnale per favorire il sonno. La secrezione di melatonina ha un ritmo circadiano, con concentrazioni plasmatiche e urinarie basse durante il giorno, che aumentano con il sopraggiungere dell'oscurità, raggiungendo il picco tra le 23 e le 3 del mattino, per poi scendere bruscamente prima dell'ora di inizio della luce. Le concentrazioni plasmatiche hanno anche un ritmo stagionale (o circannuale), con livelli più alti in autunno/inverno, quando le notti sono più lunghe, e livelli più bassi in primavera ed estate. L

211 - Allopurinolo e progressione delle nefropatie croniche

Allopurinolo e progressione delle nefropatie croniche - Blog Prescrivere Tempo di lettura: 3 min È da tempo dibattuto se l'iperuricemia causi un declino della funzione renale. I nefrologi, per prassi, aggiungono l'allopurinolo a tutti i pazienti con insufficienza renale, anche con modesti aumenti dell'uricemia. In due studi randomizzati pubblicati recentemente sul NEJM, si è valutato se la terapia ipouricemizzante con allopurinolo influisca sul decorso della malattia renale cronica. Uno studio ha coinvolto più di 500 pazienti (età media 51 anni) con diabete di tipo 1 di lunga data, uricemia ≥4,5 mg/dL, velocità di filtrazione glomerulare stimata (eGFR) tra 40 e 100 mL/min e/o proteinuria o riduzione documentata dell'eGFR di ≥3 mL/min all'anno negli anni precedenti. Ai pazienti è stato prescritto allopurinolo (da 200 a 400 mg/d) o placebo; l'allopurinolo ha ridotto i livelli medi di acido urico da 6,1 mg/dL a 3,9 mg/dL. Durante 3 anni di follow-up,

210 - Rischio emorragico e trombotico durante la terapia con inibitori del fattore Xa

Rischio emorragico e trombotico durante la terapia con inibitori del fattore Xa - Blog Prescrivere Tempo di lettura: 6 min Gli xabani (apixaban [Eliquis°], edoxaban [Lixiana°], rivaroxaban [Xarelto°] e betrixaban [non ancora in commercio in Italia]) sono anticoagulanti orali diretti, inibitori del fattore Xa. Attualmente non esiste un test utilizzabile di routine (come l'INR per il warfarin) per quantificare l'effetto anticoagulante che si manifesta in 2-4 ore. L'emivita di eliminazione plasmatica è dell'ordine di circa 12 ore. La durata relativamente breve dell'effetto è un vantaggio in caso di sovradosaggio o emorragia, mentre è svantaggiosa in caso di sottodosaggio o di mancata somministrazione. La loro prescrizione implica la presa in carico di situazioni a maggior rischio emorragico o trombotico, e il monitoraggio dell'evoluzione delle condizioni del paziente: nuova malattia, introduzione o sospensione di altri farmaci, ecc. Situazioni ch

209 - "Vomito da due giorni"

CASO CLINICO: Vomito da due giorni - Blog Prescrivere [Tempo di lettura: 7 min]  CASO CLINICO

208 - Esami diagnostici per l'orticaria

Tempo di lettura: 4 min L'orticaria si presenta comunemente con pomfi pruriginosi e a volte con edema del tessuto sottocutaneo o interstiziale. Ha una prevalenza di circa il 20% nel corso della vita. Quando le eruzioni recidivano per un periodo ≥ 3 mesi viene definita cronica, con una prevalenza di circa l'1-3% nella popolazione generale. Il rapporto donne:uomini è di circa 2:1 e la maggior frequenza è nel corso della 3a-5a decade di vita. Anche se spesso autolimitantesi e benigna, può causare un notevole disagio e continuare per mesi o anni. Raramente è espressione di una reazione allergica pericolosa per la vita o di una malattia sistemica (tireopatie, malattie autoimmuni, infezioni croniche come quella da H. pylori, malattia celiaca, ancor più raramente neoplasie). I test di screening per patologie sottostanti non sono consigliati nel corso della prima valutazione, a meno di osservare caratteristiche cliniche particolari che indirizzino il sospetto. La diagnosi è c

207 - La disidratazione moderata nell'anziano

La disidratazione moderata nell'anziano - Blog Prescrivere Tempo di lettura: 6 min La disidratazione negli anziani è una condizione comune, potenzialmente fatale, legata alla perdita di acqua e di elettroliti. Spesso il senso della sete non è percepito nell'anziano e segni e sintomi sono aspecifici e poco evidenti: contrazione della diuresi, possibilità di sollevare la cute in pieghe, secchezza delle mucose, affaticamento, confusione. In assenza di segni di gravità (collasso cardiocircolatorio, calo ponderale superiore al 10%, secchezza delle mucose sublinguali, ipotensione grave, letargia) la disidratazione si considera moderata. La disidratazione grave è una indicazione alla reidratazione endovenosa, eventualmente in regime di ricovero. Parametri misurabili su cui basare la valutazione sono pressione arteriosa, frequenza respiratoria e cardiaca, natremia e creatininemia. La disidratazione con ipernatremia è prodotta da una perdita eccessiva di acqua o scarso

206 - Approccio diagnostico alla neutropenia

Approccio diagnostico alla neutropenia - Blog Prescrivere Tempo di lettura: 7 min La neutropenia è definita come la riduzione del numero assoluto di neutrofili (ANC) a valori <1500 cellule/microL. Definizioni Lieve - ANC ≥1000 e <1500 cell/microL Moderata - ANC ≥500 e <1000 cell/microL Grave - ANC <500 cell/microL Agranulocitosi - ANC <200 cell/microL Cronica - Durata superiore a 3 mesi Costituzionale - Neutropenia di lunga data, tipicamente fin dall'infanzia Granulocitopenia - Riduzione del numero di neutrofili, eosinofili e basofili Neutropenia isolata - Neutropenia senza associate anemia e/o trombocitopenia Può indicare una malattia sistemica o ematologica sottostante e comporta un aumento del rischio di infezioni batteriche potenzialmente letali, che aumenta se la conta è inferiore a 1000 cell/microL e diventa ancora maggiore in caso di neutropenia grave. Prima di attivarsi in approfondimenti diagnostici, va tenuta presente l'origi