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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

447 - Cefalea a grappolo

[Tempo di lettura: 9 min]  La cefalea a grappolo è una cefalea autonomica trigeminale, caratterizzata da un dolore estremamente intenso, rigorosamente unilaterale, sintomi autonomici e crisi ricorrenti. Non è raro che non venga riconosciuta e diagnosticata correttamente, con un ritardo nel trattamento ottimale. La cefalea a grappolo è caratterizzata da crisi di cefalea rigorosamente unilaterali, della durata di 15-180 minuti e che si verificano fino a 8 volte al giorno, accompagnate da almeno un sintomo autonomico ipsilaterale al dolore o da senso di agitazione o entrambi. Ha una maggior prevalenza nei maschi (~4:1), inizia tipicamente tra i 20 e i 40 anni e ha una componente genetica significativa: nei parenti di primo grado il rischio è 18 volte superiore. La forma cronica è molto più frequente nei maschi (15:1). Le crisi sono scatenate dall'interazione di fattori endogeni ed esogeni, come l'alcol e le variazioni stagionali e circadiane. Il fumo è un noto fattore di ri

446 - Interazione tra rivaroxaban e amiodarone

[Tempo di lettura: 4 min]  Il centro di farmacovigilanza dell’OMS ha analizzato una serie di segnalazioni di emorragie gastroenteriche in pazienti che assumevano l’associazione rivaroxaban e amiodarone. La prescrizione di questa associazione può essere particolarmente rischiosa in pazienti con insufficienza epatica o renale o che assumono altri farmaci potenzialmente interagenti o che aumentano il rischio emorragico. Nel 2021, il Centro di monitoraggio dei farmaci dell'OMS ha analizzato 24 segnalazioni di emorragie digestive attribuite a un'interazione tra rivaroxaban e amiodarone, registrate nel loro database di farmacovigilanza fino al dicembre 2020. Tutti i casi erano gravi e tre pazienti sono morti. La maggior parte dei pazienti erano anziani, con età mediana di 74 anni (range 34 - 91 anni). Le posologie di rivaroxaban e amiodarone, quando note, restavano entro i limiti delle dosi raccomandate in scheda tecnica. Il rivaroxaban viene metabolizzato nel fegato attraverso gl

445 - Sospendere il tramadolo

[Tempo di lettura: 8 min]  Il tramadolo è un analgesico oppioide, che ha effetti serotoninergici e noradrenergici. Può causare dipendenza, con sindromi da astinenza quando viene sospeso. Quando è auspicabile la sospensione di una terapia a lungo termine con tramadolo, è necessario prevedere un periodo di sospensione prolungato ed eventualmente terapie analgesiche alternative per il dolore che, soprattutto all'inizio, può aumentare con un effetto rebound. Il tramadolo è un analgesico oppioide disponibile in varie forme, sia a rilascio immediato sia prolungato, indicato per la terapia del dolore da moderato a grave. Ha un’affinità per i recettori mu 6000 volte inferiore rispetto alla morfina, per cui è classificato tra i cosiddetti "oppioidi deboli". È una definizione fuorviante, poiché effetti avversi e rischio di dipendenza non sono meno intensi rispetto ad altri oppioidi. È uno degli analgesici più spesso coinvolti in eventi mortali, soprattutto a causa di overdos

444 - Rivista Prescrire: la lista dei principi attivi da evitare

[Tempo di lettura: 9 min]  Per l'undicesimo anno consecutivo, la rivista Prescrire pubblica una revisione dei farmaci che, secondo i suoi revisori, sono da evitare. Lo scopo di questo elenco, revisionato e pubblicato ogni anno, è quello di documentare i farmaci che i consulenti della rivista ritengono più dannosi che utili. Uno degli obiettivi principali di Prescrire è quello di fornire agli operatori sanitari, e quindi ai pazienti, informazioni chiare, concise, affidabili e aggiornate di cui hanno bisogno per la loro pratica, senza conflitti di interesse commerciali. L'organizzazione di Prescrire si basa su un'ampia rete di revisori (specialisti della materia, metodologi e professionisti rappresentativi dei lettori), un processo editoriale collettivo, con molteplici controlli di qualità e verifiche incrociate durante la stesura di un articolo. L'immissione in commercio di nuovi farmaci, nuove evidenze, nuovi dati sugli effetti avversi, mette costantemente in discus

443 - Allopurinolo e rischio di reazioni avverse

[Tempo di lettura: 7 min]  L’allopurinolo è un farmaco molto prescritto e indicato come ipouricemizzante di prima scelta in molte linee guida. Può causare soprattutto reazioni avverse di ipersensibilità, a volte gravi, anche dopo un utilizzo per tempi lunghi. Per minimizzare queste reazioni, la posologia va aumentata gradualmente e adattata alla funzione renale. Usato fin dagli anni ‘50, l'allopurinolo è ancora il farmaco di prima scelta quando è necessario utilizzare un ipouricemizzante, soprattutto quando l'iperuricemia è accompagnata da complicanze (gotta, nefropatia uratica). In Italia rientra tra i primi trenta principi attivi prescritti dai medici di medicina generale (rapporto OsMed 2020). L'allopurinolo inibisce la xantino-ossidasi e impedisce la sintesi di urato da ipoxantina e xantina. Il farmaco è indicato per il trattamento delle principali manifestazioni cliniche di deposito di acido urico (gotta articolare, tofi e/o interessamento renale per precipitazione