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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

107 - Miopatie e crampi indotti da farmaci

Tempo di lettura: 4 min Il tessuto muscolare è molto sensibile a diverse sostanze. L'anamnesi farmacologica è molto importante nella valutazione dei pazienti che si presentano con sintomi muscolari, in quanto il riconoscimento precoce delle miopatie tossiche e la sospensione del farmaco in causa generalmente migliora la miopatia dato che il muscolo ha la capacità di rigenerarsi. Le probabilità di risoluzione completa sono tanto maggiori quanto prima si rimuove la causa. Le caratteristiche cliniche vanno da lievi dolori muscolari e crampi fino a grave indebolimento con rabdomiolisi, insufficienza renale e persino la morte. Crampi muscolari – I crampi sono una contrazione involontaria, dolorosa e improvvisa di un muscolo; di solito si risolvono spontaneamente in pochi minuti. Si verificano a riposo, spesso di notte, più frequentemente a livello di polpaccio, piede o coscia. I crampi senza una causa specifica sono chiamati essenziali. Sono più comuni negli anziani, nelle donne i

106 - Abuso di venlafaxina ad alte dosi

Tempo di lettura: 3 min La venlafaxina è un antidepressivo che inibisce la ricaptazione di serotonina e noradrenalina e, soprattutto a dosi elevate, anche quella della dopamina. Questo meccanismo di azione è stato proposto da alcuni autori per spiegare la dipendenza e la ricerca di un effetto stimolante da venlafaxina segnalato da alcuni anni nelle banche dati di farmacovigilanza. A seguito della notifica del caso di un soggetto di 24 anni che si autosomministrava venlafaxina per via endovenosa, un Centro regionale per la tossicodipendenza francese ha analizzato i dati disponibili sull'abuso di questo farmaco; sono state reperite diverse notifiche di soggetti che abusavano della sostanza, a volte polverizzando le compresse e assumendo la polvere per via nasale o endovenosa. Dal 2003 in tutto il mondo sono state pubblicate osservazioni di soggetti che assumevano dosi molto elevate, da 1.950 mg a 4.050 mg al giorno, ben al di sopra della dose massima giornaliera di 375 mg ind

105 - GPCog: un rapido strumento per lo screening del deterioramento cognitivo

[Tempo di lettura: 3 min]  In medicina generale è molto frequente dover valutare per la prima volta pazienti con un sospetto disturbo cognitivo e decidere se inviarli a una visita di secondo livello. Attualmente lo strumento più diffuso per la valutazione dello stato cognitivo è il Mini Mental State Evaluation (MMSE), utilizzato sia per la diagnosi preclinica o conclamata, sia per il monitoraggio.  Questo strumento diagnostico, tuttavia, ha alcuni problemi che ne limitano un uso diffuso in medicina generale, soprattutto per la prima valutazione diagnostica: tempi di somministrazione medio-lunghi (circa 10-15 minuti); difficoltà di interpretazione e attribuzione del punteggio; limitata sensibilità diagnostica nella fase preclinica con numerosi falsi negativi, soprattutto in soggetti con elevato quoziente intellettivo e alta scolarità. Il General Practitioner Assessment of Cognition (GPCog), introdotto all'inizio degli anni 2000, è uno strumento di screening rapido, stu

104 - FANS topici per il dolore muscolo-scheletrico cronico

Tempo di lettura: 2 min L'uso dei FANS topici come analgesici è piuttosto controverso. Prescritti per il dolore cronico muscolo-scheletrico artrosico negli adulti, sono efficaci come i FANS orali o quantomeno più del placebo? In questa revisione Cochrane, gli autori hanno cercato di determinare l'efficacia dei FANS topici vs. placebo o FANS orali e di confrontare i diversi profili di sicurezza. La revisione ha incluso 39 studi con un totale di 10.631 pazienti affetti da artrosi al ginocchio. Tutti gli studi sono stati considerati di qualità metodologica almeno moderata. L'efficacia del trattamento era definita da uno qualsiasi dei seguenti fattori: (1) riduzione del dolore di almeno il 50%, (2) una valutazione globale molto buona o eccellente del trattamento, (3) nessun dolore o dolore lieve con il movimento articolare. I principi attivi utilizzati erano principalmente il diclofenac, il ketoprofene e il piroxicam. I risultati secondari includevano gli effetti a

103 - La ricerca di informazioni affidabili in rete: l'esempio del fluconazolo in gravidanza

Tempo di lettura: 4 min L'effetto teratogeno di alte dosi di fluconazolo durante la gravidanza – per esempio per il trattamento di micosi sistemiche – è noto da anni. Uno studio di coorte danese pubblicato nel 2016 e condotto su quasi un milione e mezzo di donne, seguite dal 1997 al 2013, fa nascere il sospetto che anche terapie con 150 mg in monosomministrazione nel primo trimestre possano aumentare il rischio di aborto spontaneo o di malformazioni fetali. La gravidanza predispone alla candidiasi vulvo-vaginale (nello studio citato la prevalenza era del 10% delle gravide). La terapia di scelta è costituita da antimicotici azolici topici per circa 7 giorni. Tuttavia, dato che si riteneva che la monosomministrazione di fluconazolo fosse un trattamento sicuro, questa formulazione veniva prescritta anche per la comodità di somministrazione. Alla luce dei nuovi dati, soprattutto nel primo trimestre, è prudente evitare questa terapia. Cercando informazioni per questo post, mi son

102 - Durata della terapia steroidea nella riacutizzazione della bronchite cronica

Tempo di lettura: 4 min Nelle riacutizzazioni della BPCO cicli più brevi di steroide sistemico sono sicuri ed efficaci quanto quelli di maggiore durata? I pazienti con BPCO sono a rischio di riacutizzazioni che si presentano con dispnea, aumento della tosse e dell'espettorato. Gli steroidi sistemici hanno una chiara indicazione in queste situazioni, ma la durata del trattamento è oggetto di discussione. Gli autori di questa revisione Cochrane hanno valutato se un ciclo più breve di steroidi sistemici (7 giorni o meno) fosse altrettanto sicuro ed efficace rispetto al ciclo convenzionale di 10-14 giorni. La revisione comprendeva otto studi per un totale di 582 pazienti con BPCO definita da grave a molto grave, anche se i criteri per la definizione non non erano ben definiti o coerenti tra gli studi. Cinque degli studi, che includevano 519 pazienti riguardavano pazienti ospedalizzati mentre gli altri tre non specificavano la sede. In nessun caso era specificato se i pazienti av

101 - Interpretazione degli esami per l'assetto marziale