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262 - Ricerca del sangue occulto fecale

[Tempo di lettura: 5 min]

La ricerca del sangue occulto fecale è un test di screening utile per la prevenzione dei tumori di colon-retto. È probabile che il suo valore predittivo non venga influenzato dall’uso di farmaci anticoagulanti e antiaggreganti. Non è
sempre chiaro come comportarsi se il test è positivo e la successiva colonscopia negativa.


FIT e farmaci proemorragici

Ricerche precedenti hanno dimostrato che circa il 6,2% dei risultati dello screening con Fecal Immunochemical Test (FIT) sono positivi, con un valore predittivo positivo dal 35% al 55%.

Gli autori olandesi di una metanalisi si sono chiesti se l'uso di farmaci che potrebbero causare emorragie (FANS, aspirina, anticoagulanti) possa ridurre il valore predittivo positivo rendendo più probabile che sanguinino lesioni benigne (aumentando i falsi positivi) o se possa aumentare il valore predittivo positivo rendendo più probabile che sanguinino le lesioni precancerose e maligne.

La ricerca della letteratura ha identificato 8 studi con circa 2000 soggetti sottoposti a screening in cui veniva confrontata l'accuratezza del FIT in chi assumeva un anticoagulante orale o un FANS rispetto a coloro non assumevano nessuno dei due farmaci.

Degli 8 studi, 7 sono stati condotti in Europa e 1 a Hong Kong. La maggior parte ha utilizzato un cutoff di 15-20 mcg/g di emoglobina.

Sei studi includevano soggetti che assumevano aspirina, quattro soggetti che assumevano anticoagulanti orali e uno soggetti che assumevano FANS (tre degli studi includevano più di un farmaco).

La conclusione degli autori è stata che l’accuratezza dell’esame non è modificata dall’assunzione di anticoagulanti orali, aspirina o FANS. In base ai dati attuali in letteratura, la sospensione di questi farmaci prima dello screening con FIT non è raccomandata.


FIT positivo e colonscopia negativa: che fare?

La colonscopia è l’esame consigliato ai soggetti che allo screening risultano positivi al FIT. Attualmente non è chiaro se i pazienti con un FIT positivo ma con una colonscopia negativa debbano rientrare nello screening con FIT o ripetere una colonscopia dopo un certo periodo di tempo.

Utilizzando i dati del programma nazionale di screening taiwanese, i ricercatori hanno valutato l'incidenza del carcinoma colo-rettale (su 1000 persone/anno) in oltre 9000 individui con FIT positivo e successiva colonscopia negativa, di cui due terzi, in seguito, sono stati sottoposti a ripetuti controlli con FIT.

Tra i risultati dello studio si è osservato che:
  • L'incidenza di cancro colorettale è risultata significativamente inferiore in chi ha ripetuto il FIT rispetto a quelli che non lo hanno fatto (1,34 vs. 2,69).
  • Tra coloro che hanno ripetuto il FIT, l'incidenza di cancro colorettale si riduceva nel tempo: 1,46 dopo <3 anni, 1,35 dopo 3-5 anni, e 1,08 dopo >5 anni.
Studi precedenti hanno dimostrato che le neoplasie non rilevate alla colonscopia sono responsabili della maggior parte dei tumori che compaiono dopo una coloscopia negativa e possono influenzare l'efficacia di un programma di screening.
 
Nello studio attuale, si è dimostrato che la ripetizione del FIT dopo una colonscopia negativa riduce della metà circa il rischio di un successivo carcinoma.

Secondo i risultati di questo studio la migliore linea d'azione per pazienti asintomatici a rischio medio con FIT positivo e colonscopia negativa è quella di individualizzare le raccomandazioni.
 
Se ci sono preoccupazioni circa la qualità della colonscopia eseguita dopo una ricerca positiva del sangue occulto, allora la ripetizione del FIT è una scelta molto ragionevole.

 



Effect of anticoagulants and NSAIDs on accuracy of faecal immunochemical tests (FITs) in colorectal cancer screening: a systematic review and meta-analysis.
Gut. 2019 May;68(5):866-872



Faecal immunochemical test after negative colonoscopy may reduce the risk of incident colorectal cancer in a population-based screening programme.
Gut. 2020 Sep 28

 

Gilberto Lacchia - Pubblicato 24/03/2021 - Aggiornato 24/03/2021

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