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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

227 - Intolleranza alle statine: fatti e miti

Intolleranza alle statine: fatti e miti - Blog Prescrivere Tempo di lettura: 5 min I sintomi muscolari associati alle statine (SAMS, Statin-associated muscle symptoms) rimangono un argomento molto controverso. I pazienti si lamentano spesso di sintomi muscolari che associano alle statine, mentre i grandi studi randomizzati non riportano sintomi muscolari più frequenti rispetto al placebo. Una meta-analisi di 42 studi randomizzati sulle statine ha rilevato un rischio minimo o nullo di mialgie, aumenti di creatinfosfochinasi (CPK), rabdomiolisi o interruzione della terapia rispetto al placebo. Tuttavia, l'esperienza nella pratica clinica suggerisce che gli effetti avversi muscolari siano relativamente comuni, così come l'interruzione della terapia a causa di questi. I motivi di questa differenza non sono noti, ma possono essere in rapporto ai criteri di selezione degli studi randomizzati che limitano la capacità di generalizzare i risultati a una più ampia popolazione di

226 - Valutare la funzione renale in medicina generale

Valutare la funzione renale in medicina generale - Blog Prescrivere Tempo di lettura: 8 min La stima della velocità di filtrazione glomerulare (VFG) è utile per valutare la funzionalità renale, diagnosticare un'insufficienza renale e aggiustare la posologia di numerosi farmaci. L'insufficienza renale cronica è generalmente definita come una VFG <60 ml/min/1,73 m2 per più di 3 mesi. La clearance renale è il volume di sangue totale che viene purificato da una sostanza nell'unità di tempo. Corrisponde alla VFG solo per quelle sostanze che non vengono secrete o riassorbite a livello tubulare, né si legano alle proteine plasmatiche. La valutazione della clearance della creatinina è il metodo più semplice, ma richiede una raccolta di urine delle 24 ore e un prelievo ematico e inoltre tende a sopravvalutare la VFG a causa della secrezione tubulare che ha variazioni inter- e intrapersonali. In medicina generale la determinazione della clearance non è il metodo di scelta,

225 - Miele come sintomatico per le infezioni delle alte vie aeree

Miele come sintomatico per le infezioni delle alte vie aeree - Blog Prescrivere Tempo di lettura: 3 min È già iniziata la stagione nella quale aumenta esponenzialmente il numero delle infezioni delle alte vie aeree e con queste il dilemma su come affrontare i sintomi dei pazienti in modo efficace, resistendo alle richieste, il più delle volte improprie, di terapie antibiotiche. Il miele è una ben nota terapia popolare per i sintomi delle infezioni delle alte vie aeree e iniziano a essere pubblicate anche valutazioni scientifiche, con confronti con altre terapie di questo problema comune, che potrebbero far considerare il miele come valida alternativa e contribuire a ridurre la prescrizione impropria di antibiotici. Nel 2018 una revisione sistematica Cochrane aveva già rilevato che il miele può ridurre la tosse nei bambini. Il miele era stato confrontato con preparati antitosse da banco, la bromelina (un enzima estratto dall'ananas), il placebo e nessun trattamento. Gli auto

224 - Pielonefrite acuta

Pielonefrite acuta - Blog Prescrivere Tempo di lettura: 5 min La pielonefrite acuta è un'infezione batterica del parenchima e della pelvi renali. Si parla di pielonefrite complicata in presenza di diverse condizioni: - gravidanza; - diabete; insufficienza renale; immunodepressione; - infezioni urinarie in anamnesi nei tre mesi precedenti; - anomalie anatomiche delle vie urinarie; - sesso maschile; età avanzata, fragilità; - disturbi urinari funzionali o organici (vescica neurologica, nefrolitiasi, rene policistico). In assenza di condizioni predisponenti si parla di pielonefrite semplice, causata nel 95% dei casi dall'E. coli che è l'agente eziologico più frequente anche delle forme complicate (77%), insieme a Klebsiella pneumoniae (9%), Enterococcus (5%) e Pseudomonas (3%). Diagnosi - La pielonefrite acuta va sospettata in caso di dolore lombare spontaneo o provocato al fianco o all'angolo costovertebrale, associato a febbre alta (non presente nella totalità de

223 - Prescrizione di RM nelle problematiche ortopediche con dolore cronico

Prescrizione di RM nelle problematiche ortopediche con dolore cronico - Blog Prescrivere Tempo di lettura: 4 min Un recente editoriale su American Family Physician fa il punto sull'utilizzo della risonanza magnetica nel dolore cronico. Il numero di pazienti di mezza età e più anziani che riferiscono dolori cronici (persistenti da più di 2-3 mesi) a livello di regione lombare, spalle e ginocchia continuerà ad aumentare con l'invecchiamento della popolazione. La valutazione del dolore cronico può essere difficile e la risonanza magnetica (RM) è spesso utilizzata come ausilio diagnostico e per decidere il trattamento ottimale. È un esame che spesso viene sollecitato dagli stessi pazienti o dagli specialisti, e viene richiesto presumendo che una migliore definizione della causa del dolore e la relativa correzione dell'evento patologico possa portare a risultati migliori.  Una RM può mostrare la causa del dolore dopo un evento traumatico significativo, come una lesione m

222 - Terapia del dolore muscolo-scheletrico traumatico non lombalgico

Terapia del dolore muscolo-scheletrico traumatico non lombalgico - Blog Prescrivere [Tempo di lettura: 4 min]  PRIMA SCELTA

221 - Rischio di fratture alla sospensione della terapia con denosumab

Rischio di fratture alla sospensione della terapia con denosumab - Blog Prescrivere Tempo di lettura: 4 min Il denosumab è un anticorpo monoclonale indicato per la terapia dell'osteoporosi in donne in post-menopausa e uomini con aumentato rischio di fratture e per il trattamento della perdita di massa ossea associata alla terapia ormonale in uomini con cancro alla prostata ad aumentato rischio di fratture. Da alcuni anni si è osservato un importante effetto rebound alla sospensione del trattamento che può durare fino a due anni, con aumento del rischio di frattura. Nel 2018 un grande studio multicentrico aveva rilevato che i pazienti trattati con denosumab avevano un maggior rischio di fratture vertebrali, spesso multiple, dopo la sospensione del trattamento. Nel Regno Unito il denosumab viene somministrato dai GP in studio ogni 6 mesi; è stata condotta una ricerca negli studi di medicina generale per valutare le implicazioni della somministrazione effettuata puntualmente