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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

61 - Diclofenac: di nuovo associato a un maggior rischio cardiovascolare

Tempo di lettura: 3 min Un ennesimo studio sul rischio cardiovascolare da FANS, pubblicato sul BMJ, ha valutato il diclofenac, uno dei FANS più utilizzati al mondo. Accedendo ai dati dei registri sanitari danesi, sono stati identificati quasi 1,4 milioni di adulti a basso rischio cardiovascolare che hanno ricevuto una prima prescrizione di diclofenac tra il 1996 e il 2016, confrontandoli con i non utilizzatori di FANS e con i nuovi consumatori di ibuprofene, naprossene e paracetamolo. Dallo studio sono stati esclusi soggetti con qualsiasi precedente di malattie cardiovascolari (cardiopatie, ictus, vasculopatie periferiche, ecc), nefro-epatopatie croniche, etilismo, ulcera, neoplasie, schizofrenia o demenza. Il tasso di eventi cardiovascolari (CV) avversi importanti entro 30 giorni dall'inizio del diclofenac era dello 0,1%. Rispetto ai non utilizzatori di FANS, chi iniziava una terapia con diclofenac aveva un rischio di eventi CV aumentato del 50%, con significativi aument

60 - Gangrena di Fournier, amputazioni e terapia con inibitori SGLT2

La FDA ha segnalato che gli inibitori dell'SGLT2, approvati nel diabete di tipo 2, possono associarsi a un maggior rischio di una rara e grave condizione, la fascite necrotizzante del perineo, o gangrena di Fournier. Dal 2013 al 2018, la FDA ha identificato 12 casi di gangrena di Fournier tra i pazienti trattati con gli inibitori dell'SGLT2, sette uomini e cinque donne. La classica gangrena di Fournier colpisce solitamente gli uomini e si tratta di una problematica rara. Tutti i casi segnalati avevano recentemente iniziato un inibitore dell'SGLT2 e tutti i pazienti sono stati ricoverati e operati. Un paziente è deceduto. La FDA ritiene che ci possano essere più casi che non sono stati segnalati. I pazienti che assumono un inibitore dell'SGLT2 (ad esempio, canagliflozin, dapagliflozin, empagliflozin) dovrebbero rivolgersi tempestivamente a un medico se notano un'inusuale dolorabilità, eritema o gonfiore nella zona dei genitali o perineale, associati a febbre. S

59 - La farmacovigilanza in medicina generale

Lucian Leape, della Harvard School of Public Health, in un vecchio articolo sul NEJM affermava che " il principale scopo della segnalazione di un evento avverso è quello di imparare dall'esperienza [...] e condividere tale esperienza in modo che altri possano evitare che lo stesso evento indesiderato si verifichi nuovamente". Nel compilare e inviare una scheda di segnalazione spontanea, il medico realizza uno dei suoi compiti, quello della prevenzione che mette in atto lanciando un allarme che, insieme ad altri, potrà spingere le autorità di controllo a provvedimenti che vanno dalla modifica della scheda tecnica al ritiro del farmaco. La segnalazione realizza in sostanza uno dei fini ultimi della professione medica: salvaguardare la salute dei pazienti.  I medici italiani tuttavia segnalano poco, ancora meno i medici di medicina generale. Nei confronti con altre regioni, inoltre, in Piemonte il numero di segnalazioni è particolarmente ridotto.  Dai dati di uno

58 - FANS e rischio cardiovascolare: meglio il naprossene

Da anni si discute sul rischio cardiovascolare della terapia con FANS e in generale si consiglia cautela nell'uso di questi farmaci, soprattutto nei soggetti con altri fattori di rischio CV. Nessuna molecola risulta a rischio zero, ma in base ai dati della letteratura degli ultimi anni, i revisori della rivista  Prescrire hanno sempre consigliato di scegliere l'ibuprofene a dosi non superiori a 1200 mg al giorno o il naprossene a dosi non superiori a 750 mg/die (→  post precedente ). In uno studio condotto nel Regno Unito su un database di medici di famiglia di 11 milioni di pazienti, si è osservato un aumento del rischio di infarto miocardico (IM) con diclofenac ma non con naprossene, in pazienti con spondiloartrite o spondiloartrosi che avevano ricevuto 1 o più prescrizioni di FANS e non avevano una storia precedente di IM. Il disegno dello studio tendeva a minimizzare i fattori di confondimento per quanto riguarda l'indicazione, confrontando utilizzatori "corre

57 - Assorbimento dei farmaci in caso di rimaneggiamento chirurgico delle vie digerenti

L'assorbimento dei farmaci assunti per via orale dal tratto gastrointestinale dipende da diversi fattori: sito di assorbimento (spesso il digiuno), permeabilità di membrana, disponibilità della superficie di scambio, concentrazione del farmaco, vascolarizzazione locale, tempo di contatto, pH gastrico o intestinale, presenza degli acidi biliari (per i farmaci lipofili), ecc. Al momento della commercializzazione, la biodisponibilità dei farmaci orali è stata studiata su volontari sani e in pazienti senza anomalie anatomiche delle vie digerenti: è quindi piuttosto difficile prevedere le alterazioni dell'assorbimento e le loro conseguenze in termini di effetti clinici in quei pazienti che hanno subito un rimaneggiamento chirurgico dello stomaco (resezioni, fistole, stomie, chirurgia bariatrica). Sono state effettuate alcune analisi sistematiche sui dati di letteratura riguardo alle variazioni di assorbimento dei farmaci dopo un rimaneggiamento del tratto digestivo e la conclusion

56 - Valsartan contaminato e rischio di cancro a breve termine

Come sapete tutti, nel luglio del 2018 le autorità regolatorie europee (EMA) e statunitensi (FDA) hanno ordinato il ritiro dal mercato di tutti le specialità contenenti valsartan prodotte da un'industria cinese, dato che un problema durante un processo di produzione aveva causato una contaminazione del principio attivo con N-nitrosodimetilammina (NDMA), una probabile sostanza cancerogena, superando di gran lunga i limiti normativi di esposizione. Ciò che forse è meno noto, è che questa contaminazione sembra essere collegata a un cambiamento nel processo di produzione che è stato implementato nel 2012. Di conseguenza, un gruppo di ricercatori danesi, utilizzando i registri sanitari della Danimanrca, ha condotto uno studio osservazionale di coorte sull'associazione tra l'uso di prodotti a base di valsartan potenzialmente contaminati da NDMA e il rischio di cancro. Sono stati confrontati circa 3500 pazienti che tra il 2012 e il 2018 hanno ricevuto prescrizioni di valsa

55 - Occlusioni intestinali da neurolettici

La clozapina è l'antipsicotico più usato per la schizofrenia resistente ad altre terapie, ma ha effetti avversi significativi, tra cui l' ipomotilità gastrointestinale che può causare stipsi grave, ileo e occlusioni intestinali anche mortali. Nel 2017, i centri di farmacovigilanza neozelandesi e australiani hanno pubblicato un'ampia rassegna delle segnalazioni di disturbi della motilità digestiva attribuiti alla clozapina, distribuite su più di 20 anni (1992-2013). Sono stati segnalati 160 casi di disturbi gravi, tra cui 70 casi di stipsi grave e 62 occlusioni intestinali. Sono stati accertati almeno 29 morti (0.07% degli utilizzatori di clozapina). Spesso la prima visita medica era tardiva, quando il disturbo era già avanzato. In molti pazienti all'autopsia sono stati osservati fecalomi benché non vi fossero precedenti di stipsi in anamnesi. La maggior parte dei pazienti (due terzi), che avevano un'età compresa tra i 17 e i 76 anni, erano maschi. Le dosi di cl