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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

516 - Terapia antiaggregante: sintesi delle raccomandazioni NICE

Sul sito Clinical Knowledge Summaries (CKS), gestito dal National Institute for Health and Care Excellence (NICE) britannico, sono state recentemente aggiornate le raccomandazioni per la terapia antiaggregante. [Lettura 3 min] Sono disponibili quattro tipi di farmaci antiaggreganti: Aspirina : è un inibitore irreversibile della ciclo-ossigenasi e blocca la produzione di trombossano. Clopidogrel , prasugrel e ticagrelor : bloccano il recettore piastrinico P2Y12. Inibiscono il legame di ADP/ATP al loro recettore piastrinico, bloccando così l'attivazione e l'aggregazione piastrinica. Dipiridamolo : ha proprietà antiaggreganti e vasodilatatorie. È un inibitore della fosfodiesterasi III e inibisce la degradazione dell'AMP ciclico (cAMP), con conseguente aumento del cAMP nelle piastrine e nei vasi sanguigni, inibendo l'aggregazione. Inibitori della glicoproteina IIb/IIIa ( p.es . abciximab, eptifibatide e tirofiban): bloccano il legame del fibrinogeno ai recettori della gli

515 - Fluticasone inalatorio in pazienti ambulatoriali con COVID

La terapia steroidea inalatoria non si è dimostrata utile in pazienti adulti ambulatoriali con COVID lieve-moderato. [Lettura 4 min] I corticosteroidi sistemici sono utili per i pazienti con COVID grave, ricoverati, che richiedono un'ossigenoterapia. Meno chiara è l’utilità di questi farmaci per via inalatoria, in pazienti ambulatoriali con una forma non grave: studi precedenti hanno dato risultati contrastanti che possono essere il risultato di popolazioni o campioni diversi. Un precedente studio con budesonide, in aperto, in anziani non vaccinati, aveva mostrato un piccolo beneficio. Lo studio, pubblicato su Lancet nel 2019 e sponsorizzato da AstraZeneca, aveva coinvolto 1800+ pazienti anziani con COVID sintomatico da 14 giorni (in media, 6 giorni). Si trattava di pazienti a maggior rischio di complicanze, con una delle seguenti caratteristiche: età ≥65 età ≥50 con comorbidità come cancro, diabete, malattie cardiovascolari o polmonari obesità I pazienti non erano stati ricoverati

514 - FANS in gravidanza

Gli antinfiammatori non steroidei (FANS) possono avere diverse conseguenze negative durante la gravidanza. Ne andrebbe limitato al massimo l'utilizzo. [Lettura 3 min] È noto che i FANS sono controindicati nell'ultimo trimestre di gravidanza, a causa del rischio di chiusura prematura del dotto arterioso e disfunzioni renali nel feto, prolungamento del tempo di sanguinamento materno e inibizione delle contrazioni uterine durante il travaglio. Nel 2020, la FDA statunitense ha raccomandato di evitare l'uso di FANS in gravidanza a partire dalla 20esima settimana, a causa del rischio di problemi renali fetali, con conseguente oligoidramnios. Nel 2022, l'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha risposto a una richiesta della Germania di revisione della sicurezza dell'ibuprofene in gravidanza. L’EMA ha richiesto di modificare le schede tecniche in modo da evidenziare che l'uso dei FANS già nel secondo trimestre può causare disfunzioni renali fetali e chiusura prematura d

513 - Scelta del contraccettivo ormonale

La scelta si basa su numerosi fattori, preferenze personali, comorbidità, controindicazioni, ecc. Gli IUD e gli impianti di progestinico sono i metodi reversibili più efficaci. [Lettura 12 min] I contraccettivi possono essere classificati in:   Metodi ormonali Estroprogestinici Contraccettivi orali combinati Cerotto transdermico Anello vaginale Solo progestinici Orali Dispositivi intrauterini con levonorgestrel Impianto Iniettivo (medrossiprogesterone acetato) Metodi non ormonali Dispositivi intrauterini al rame Metodi di barriera (preservativi, diaframmi, spermicidi, spugne vaginali) Modulatori del pH Sterilizzazione DISPOSITIVI INTRAUTERINI - Il dispositivo intrauterino (IUD) è il metodo contraccettivo reversibile a lunga durata d'azione con maggior efficacia e sicurezza, facilità d'uso ed economicità. Esistono due tipologie: IUD al rame - Quelli a forma di T con una superficie di rame di 380  mm 2  di rame sui 3 bracci, sono quelli meglio valutati. Il Paragard° è approvat

512 - Tempistica delle colonscopie di follow-up

Dopo una colonscopia è necessario valutare i risultati per decidere quando eseguire un nuovo esame di follow-up. [Lettura 5 min] La decisione su quando richiedere una colonscopia di follow-up dopo una colonscopia normale di screening o dopo una polipectomia è una situazione molto frequente in medicina generale. Dopo una colonscopia di alta qualità, i pazienti senza alcuna neoplasia hanno il rischio più basso, mentre quelli con polipi vengono classificati in base ai risultati istologici, al numero, alla posizione e alle dimensioni dei polipi rilevati. Basandosi sulle modalità con cui è stato effettuato l’esame e sulle caratteristiche istologiche è possibile decidere quando richiedere una colonscopia di controllo. A parte considerazioni economiche o di consumo di risorse, richiedere una colonscopia con eccessiva frequenza può esporre i pazienti a rischi da non sottovalutare. Rischio della colonscopia . Si tratta principalmente di emorragie e perforazioni. Il rischio di eventi avversi gra