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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

522 - Spironolattone per l’acne nelle donne

Può essere un'alternativa agli antibiotici sistemici. Utilizzato da decenni, mancano ancora dimostrazioni solide di efficacia. [Lettura 5 min] Per l'acne da moderata a grave sono spesso prescritti antibiotici sistemici, ma preoccupano i rischi di effetti avversi e resistenze batteriche. Nel Regno Unito un terzo dei pazienti che si rivolgono ai medici di famiglia per l'acne riceve la prescrizione di cicli prolungati con antibiotici orali (≥28 giorni). In Inghilterra l'acne è responsabile della quota maggiore di esposizione agli antibiotici in soggetti tra gli 11 e i 21 anni. Lo spironolattone è studiato e utilizzato off-label da decine di anni nella terapia dell’acne (le prime pubblicazioni indicizzate su PubMed risalgono ai primi anni ‘80). Nelle linee guida europee del 2016 e britanniche , aggiornate nel 2023, lo spironolattone non è citato. In quelle canadesi  del 2016 si dice solo che mancano evidenze di qualità elevata.   Le linee guida statunitensi affermano che

521 - Amitriptilina per il colon irritabile in medicina generale

I disturbi intestinali funzionali sono comuni in medicina generale. L'amitriptilina può essere una terapia efficace e sicura almeno in una parte dei pazienti. [Lettura 5 min] La sindrome dell'intestino irritabile (IBS) è un disturbo comune che colpisce circa il 10% della popolazione mondiale. L'IBS è caratterizzata dall'associazione tra dolore addominale e disturbi della defecazione: spesso ha un andamento cronico nel tempo, e talvolta effetti gravi sulla qualità della vita. Non esiste una causa unica: i meccanismi fisiopatologici suggeriscono fattori sia periferici che centrali, come l'alterazione della motilità intestinale e l'aumento della percezione del dolore. I fattori scatenanti variano da individuo a individuo, e comprendono fattori nutrizionali, stress e ansia e alterazioni del microbioma intestinale. La maggior parte dei pazienti con IBS viene seguita dai medici di famiglia. Non esiste una terapia definitiva: le terapie di prima scelta sono modifiche d

520 - Nuovi vaccini anti-pneumococco

Due nuovi vaccini coniugati sono stati approvati dall'EMA. Il profilo di effetti avversi è simile a quello dei precedenti. L'efficacia clinica si potrà valutare solo nei prossimi anni. [Lettura 9 min] Nell’Unione Europea, nella prima metà del 2022 sono stati approvati due nuovi vaccini coniugati contro lo pneumococco per la prevenzione della malattia invasiva: Apexxnar° (PCV20), che contiene antigeni di 20 sierotipi di pneumococco, e Vaxneuvance° (PCV15), che contiene antigeni di 15 sierotipi. Apexxnar° e Vaxneuvance° sono approvati per la prevenzione di patologie invasive e polmoniti causate dallo Streptococcus pneumoniae negli adulti. Vaxneuvance° è approvato anche per la prevenzione della malattia invasiva, dell’infezione polmonare e dell’otite media acuta causate da Streptococcus pneumoniae in lattanti, bambini e adolescenti di età compresa tra 6 settimane e meno di 18 anni. TIPI DI VACCINO ANTIPNEUMOCOCCO Sono disponibili due tipi di vaccini anti-pneumococco: polisaccar

519 - SSRI, FANS e rischio emorragico

I farmaci antidepressivi inibitori del reuptake della serotonina aumentano il rischio emorragico. L'associazione con i FANS comporta un rischio aggiuntivo che va tenuto in considerazione. [Lettura 3 min] È noto che gli antinfiammatori non steroidei (FANS) possono causare lesioni gastriche e aumentare il rischio di emorragie gastroenteriche, sia per il loro effetto sulle mucose gastriche, sia per l’effetto sulle piastrine. Gli antidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) espongono a emorragie alterando l'aggregazione piastrinica a causa del loro effetto sulla serotonina. Si tratta di un effetto avverso noto ormai da più di dieci anni. Le piastrine rilasciano serotonina in risposta a una lesione vascolare ed è la stessa serotonina a promuovere la vasocostrizione e un cambiamento nella forma delle piastrine che porta all'aggregazione. Le piastrine non sono in grado di sintetizzare autonomamente la serotonina e dipendono da quella circolante, ma

518 - Nirmatrelvir/ritonavir: a chi serve veramente?

Uno studio canadese evidenzia che il beneficio della terapia è dimostrabile solo in pazienti immunodepressi e non in tutti i pazienti considerati a rischio. [Lettura 4 min] Lo studio randomizzato EPIC-HR, che ha portato all'approvazione di nirmatrelvir/ritonavir (Paxlovid°) per i pazienti ambulatoriali affetti da COVID, è stato condotto in gran parte nel 2021, prima della comparsa della variante Omicron, e ha dimostrato che il farmaco riduceva il rischio di ricovero o morte nei pazienti ad alto rischio non vaccinati. Uno studio successivo, EPIC-SR, condotto tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022 su pazienti "a rischio standard", non ha mostrato benefici statisticamente significativi. Nel giugno 2022 Pfizer ha annunciato la chiusura dello studio EPIC-SR, che non è stato pubblicato, "a causa di percentuali molto basse di ricovero o morte osservate nella popolazione di pazienti a rischio standard". Nirmatrelvir/ritonavir non era associato a una riduzione dei

517 - Omega-3 e fibrillazione atriale: finalmente una presa di posizione ufficiale

⚡   NOTIZIA FLASH ⚡ L'EMA riconosce che la fibrillazione atriale è un effetto avverso dose-dipendente degli acidi grassi omega-3 e chiede di aggiornare le schede tecniche. [Lettura 2 min] Il PRAC ( Pharmacovigilance Risk Assessment Committee ) nella sua ultima riunione di fine settembre, ha raccomandato di aggiungere la fibrillazione atriale agli effetti indesiderati comuni elencati nelle schede tecniche degli acidi grassi omega-3. Questi farmaci, dopo la revisione delle indicazioni del 2018, sono indicati solo per il trattamento dell'ipertrigliceridemia, quando una modifica della dieta e dello stile di vita da sola non è sufficiente a ridurre la trigliceridemia. Il PRAC ha considerato revisioni sistematiche e metanalisi di studi clinici randomizzati controllati, disponibili orma da anni, che evidenziavano un aumento del rischio di fibrillazione atriale dose-dipendente, in pazienti con malattie cardiovascolari accertate o fattori di rischio cardiovascolare trattati con omega-3