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Diversi farmaci, utilizzati soprattutto in psichiatria, possono causare ipersalivazione. È un problema che può ridurre la qualità di vita dei pazienti e a volte avere complicanze gravi.
La scialorrea (ipersalivazione) è un sintomo soggettivo, percepito dal paziente come eccessiva produzione di saliva. A volte si presenta con una fuoriuscita di saliva dalla bocca perché il soggetto non riesce a trattenerla dietro la barriera labiale. È un fenomeno comune nei neonati, ma è considerata anomala dopo i quattro anni.
Può essere causata dalla diminuzione della frequenza di deglutizione o dall’aumento della produzione di saliva.
Le cause possono essere locali (odontalgia, protesi mal posizionate, infiammazioni o infezioni orali), neurologiche (nevralgia trigeminale, tumori cerebrali, morbo di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica), tossiche (mercurio, iodio, fluoruro di sodio, funghi velenosi, nicotina) o farmacologiche.
La scialorrea può avere diverse conseguenze:
Tra i farmaci in causa più frequentemente ci sono i neurolettici. Alcuni hanno un effetto anticolinergico e causano secchezza delle fauci, altri invece aumentano il flusso salivare bloccando i recettori alfa-2 adrenergici, disturbando la deglutizione e causando effetti extrapiramidali.
La clozapina è il neurolettico che causa più spesso scialorrea. L’effetto può essere dovuto a stimolazione dei recettori muscarinici, blocco dei recettori recettori alfa-2 adrenergici o distorsione del riflesso di deglutizione.
Più del 50% dei pazienti trattati con clozapina riferisce ipersalivazione.
Nei casi gravi, l’accumulo di saliva può causare una sensazione di soffocamento in clinostatismo e, in rari casi, polmoniti da aspirazione, oltre alla riduzione della compliance. In uno studio, il 27% dei pazienti che non aveva osservato una riduzione dai sintomi ha interrotto la terapia con clozapina entro le prime quattro settimane.
La scialorrea da clozapina inizia in genere nelle prime fasi della terapia e raggiunge un plateau nel giro di alcune settimane.
Anche per altri farmaci antipsicotici è stato segnalata la ipersalivazione, con una prevalenza compresa tra il 4 e il 24%:
La pilocarpina (Dropilton°) è un farmaco colinergico utilizzato in forma di collirio nel glaucoma acuto. Può causare scialorrea qualunque sia la via di somministrazione.
In pratica - Quando la causa dell’ipersalivazione è indotta da farmaci, ridurre la dose o sospendere la terapia può far regredire il disturbo.
Tra le terapie non farmacologiche oltre a mettere un asciugamano sul cuscino, durante il giorno le gomme da masticare senza zucchero possono far aumentare il riflesso della deglutizione.
I pazienti in terapia con clozapina vanno informati che a volte l’ipersalivazione può scomparire nei primi mesi di trattamento.
Pressoché tutte le terapie farmacologiche sono off-label.
Può essere utile uno spray a base di ipratropio (Rinovagos°) per via nasale o sublinguale.
Tra le varie terapie sistemiche studiate, sono state usate l'amitriptilina o la ioscina/scopolamina (Buscopan°). Sono farmaci che hanno un effetto anticolinergico, con possibili effetti avversi (ipotensione, stipsi).
Le terapie con tossina botulinica, costose, hanno un effetto temporaneo (12 settimane).
Scialorrea farmaco-indotta
Adverse Drug Reaction Bulletin
n. 246 / dicembre 2018
Drug-induced sialorrhoea and excessive saliva accumulation.
Prescrire Int. 2009 Jun;18(101):119-21
Clozapine-induced hypersalivation.
Ann Pharmacother. 2000 May;34(5):662-5
La scialorrea (ipersalivazione) è un sintomo soggettivo, percepito dal paziente come eccessiva produzione di saliva. A volte si presenta con una fuoriuscita di saliva dalla bocca perché il soggetto non riesce a trattenerla dietro la barriera labiale. È un fenomeno comune nei neonati, ma è considerata anomala dopo i quattro anni.
Può essere causata dalla diminuzione della frequenza di deglutizione o dall’aumento della produzione di saliva.
Le cause possono essere locali (odontalgia, protesi mal posizionate, infiammazioni o infezioni orali), neurologiche (nevralgia trigeminale, tumori cerebrali, morbo di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica), tossiche (mercurio, iodio, fluoruro di sodio, funghi velenosi, nicotina) o farmacologiche.
La scialorrea può avere diverse conseguenze:
- stigmatizzazione sociale
- difficoltà di espressione
- riduzione della qualità di vita
- ipertrofia parotidea
- sialolitiasi
- pneumopatie ab ingestis
Tra i farmaci in causa più frequentemente ci sono i neurolettici. Alcuni hanno un effetto anticolinergico e causano secchezza delle fauci, altri invece aumentano il flusso salivare bloccando i recettori alfa-2 adrenergici, disturbando la deglutizione e causando effetti extrapiramidali.
La clozapina è il neurolettico che causa più spesso scialorrea. L’effetto può essere dovuto a stimolazione dei recettori muscarinici, blocco dei recettori recettori alfa-2 adrenergici o distorsione del riflesso di deglutizione.
Più del 50% dei pazienti trattati con clozapina riferisce ipersalivazione.
Nei casi gravi, l’accumulo di saliva può causare una sensazione di soffocamento in clinostatismo e, in rari casi, polmoniti da aspirazione, oltre alla riduzione della compliance. In uno studio, il 27% dei pazienti che non aveva osservato una riduzione dai sintomi ha interrotto la terapia con clozapina entro le prime quattro settimane.
La scialorrea da clozapina inizia in genere nelle prime fasi della terapia e raggiunge un plateau nel giro di alcune settimane.
Anche per altri farmaci antipsicotici è stato segnalata la ipersalivazione, con una prevalenza compresa tra il 4 e il 24%:
- amisulpride
- aripiprazolo
- aloperidolo
- olanzapina
- quetiapina
- risperidone
- zuclopentixolo
La pilocarpina (Dropilton°) è un farmaco colinergico utilizzato in forma di collirio nel glaucoma acuto. Può causare scialorrea qualunque sia la via di somministrazione.
In pratica - Quando la causa dell’ipersalivazione è indotta da farmaci, ridurre la dose o sospendere la terapia può far regredire il disturbo.
Tra le terapie non farmacologiche oltre a mettere un asciugamano sul cuscino, durante il giorno le gomme da masticare senza zucchero possono far aumentare il riflesso della deglutizione.
I pazienti in terapia con clozapina vanno informati che a volte l’ipersalivazione può scomparire nei primi mesi di trattamento.
Pressoché tutte le terapie farmacologiche sono off-label.
Può essere utile uno spray a base di ipratropio (Rinovagos°) per via nasale o sublinguale.
Tra le varie terapie sistemiche studiate, sono state usate l'amitriptilina o la ioscina/scopolamina (Buscopan°). Sono farmaci che hanno un effetto anticolinergico, con possibili effetti avversi (ipotensione, stipsi).
Le terapie con tossina botulinica, costose, hanno un effetto temporaneo (12 settimane).
Scialorrea farmaco-indotta
Adverse Drug Reaction Bulletin
n. 246 / dicembre 2018
Drug-induced sialorrhoea and excessive saliva accumulation.
Prescrire Int. 2009 Jun;18(101):119-21
Clozapine-induced hypersalivation.
Ann Pharmacother. 2000 May;34(5):662-5
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