Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

162 - Vareniclina per la cessazione del fumo

Tempo di lettura: 6 min La vareniclina (Champix°) è autorizzata nell'Unione Europea dal 2006 per favorire la cessazione del fumo negli adulti. Ha un effetto agonista parziale sui recettori nicotinici, stimolando il rilascio di dopamina sufficiente a ridurre il craving e i sintomi di astinenza, e antagonista, bloccando il legame con i recettori della nicotina (con un'affinità circa 20 volte superiore alla nicotina) e i conseguenti effetti di gratificazione e di rinforzo associati al fumo. La vareniclina si è dimostrata di efficacia paragonabile ai sostituti della nicotina dopo 6 mesi e 1 anno di trattamento. Posologia - Il dosaggio raccomandato è di 1 mg x 2, da raggiungere con uno schema graduale. 1. Decidere la data di completa cessazione del fumo (entro 1-2 settimane dall'inizio della terapia farmacologica). 2. Assumere vareniclina per 12 settimane con la seguente posologia: Giorni 1-3: 0,5 mg una volta al giorno Giorni 4-7: 0,5 mg due volte al giorno Gior

161 - Infezione da virus SARS-CoV-2

Tempo di lettura: 9 min I coronavirus sono patogeni umani e animali. Il sequenziamento completo del genoma e l'analisi filogenetica hanno indicato che il SARS-CoV-2 è un beta-coronavirus a RNA dello stesso sottogenere del virus della SARS ( Severe Acute Respiratory Syndrome ) del 2003. Il virus della MERS ( Middle East Respiratory Syndrome ) del 2012, un altro beta-coronavirus, sembra filogeneticamente più distante. La somiglianza più stretta tra le sequenze di RNA, con un’omologia dell’89%, è quella con due coronavirus di pipistrello che sembra la fonte primaria dell'infezione da virus SARS-CoV-2. La struttura della regione genetica per il recettore di legame è molto simile a quella del virus della SARS e si ipotizza che utilizzi lo stesso recettore per l'ingresso nella cellula. La comprensione del rischio di trasmissione non è completa, ma la trasmissione da persona a persona è stata confermata sia in Cina che in altre nazioni, e si ritiene che la diffusione interp

160 - Sostituti della nicotina per la cessazione del fumo

[Tempo di lettura: 8 min]  PRIMA SCELTA

159 - Markers tumorali in medicina generale

Tempo di lettura: 6 min In medicina generale ci troviamo spesso di fronte a pazienti con sintomi che potrebbero essere riferiti a una neoplasia occulta (→ post precedente ). Molti di questi sintomi, tuttavia, sono aspecifici e a basso rischio, e anche i più noti sintomi di "allarme" hanno valori predittivi positivi relativamente bassi per un tumore maligno. Alcuni esami "di triage" possono fornire indizi utili che aiutano a identificare i pazienti da inviare a indagini di secondo livello, e soprattutto possono indirizzare verso la sede di un tumore maligno sottostante. Altri esami sono particolarmente utili quando i sintomi del paziente sono vaghi e potrebbero essere causati da diversi tipi di neoplasie e potrebbero guidare il processo decisionale sulla necessità di ulteriori indagini. Ematochimici aspecifici : diversi esami possono fornire indizi per un possibile tumore maligno, quali emoglobina, conta piastrinica, calcemia, transaminasi e indici infiammatori

158 - Anticorpi monoclonali per uso terapeutico

Tempo di lettura: 7 min Nel 1975, Georges Köhler e César Milstein realizzarono la fusione di linee cellulari di mieloma con linfociti B per creare ibridomi immortali che potevano produrre anticorpi specifici per antigeni noti, scoperta per cui ricevettero il premio Nobel nel 1984. Nel 1986 viene immesso sul mercato il primo anticorpo monoclonale chimerico topo/uomo (Muromomab) per la prevenzione del rigetto nel trapianto renale. Da allora l'utilizzo terapeutico degli anticorpi monoclonali (MAb) è cresciuto in modo esponenziale; la ricerca di "monoclonal antibody" su Pubmed produce più di 110.000 risultati solo negli ultimi 10 anni. A tutt'oggi più di 100 MAb sono stati inseriti nella farmacopea e quasi ogni settimana, per esempio, sul NEJM è presente un articolo con qualche studio che riguarda l'uso di un MAb. La prescrizione di questi farmaci costosi un tempo era riservata a problematiche di nicchia, mentre oggi è sempre più frequente la prescrizione specia

157 - Peptidi natriuretici: uso e interpretazione

Tempo di lettura: 5 min Il peptide natriuretico cerebrale (BNP) è un ormone natriuretico inizialmente identificato nel cervello ma rilasciato principalmente dal cuore, in particolare dai ventricoli. La scissione del pro-ormone proBNP produce un frammento biologicamente attivo a 32 aminoacidi e quello inattivo NT-proBNP.  Il peptide natriuretico atriale (ANP) è un ormone prodotto dalle cellule miocardiche atriali e in alcuni casi ventricolari in risposta all'espansione di volume e forse all'aumento dello stress della parete. I peptidi natriuretici di tipo B stimolano la natriuresi e la vasodilatazione, inibendo la renina, l'aldosterone e l'attività nervosa simpatica. La secrezione di ANP e BNP è aumentata nell'insufficienza cardiaca (IC) e le concentrazioni plasmatiche aumentano nei pazienti con disfunzione ventricolare sinistra asintomatica e sintomatica, consentendo il loro utilizzo nella diagnosi. Nei soggetti normali le concentrazioni plasmatiche di BNP e N

156 - Psoriasi indotta o aggravata da farmaci

Tempo di lettura: 6 min La psoriasi è una patologia cutanea infiammatoria cronica. Ha un'evoluzione variabile nello stesso paziente, con lesioni che a volte durano anni, segnate da remissioni, regressioni o esacerbazioni. Può interessare dall'1 al 10% della popolazione di tutte le età, con picchi tra la III-IV e la V-VII decade di vita. Nella maggior parte dei casi è benigna, ma può essere grave e influire sulla qualità della vita dei pazienti. La psoriasi a placche è la forma clinica più comune (80%). Forme più rare, ma gravi, sono la psoriasi pustolosa generalizzata e la psoriasi eritrodermica. Ad eccezione di alcuni farmaci, la psoriasi non ha una causa nota: esistono ipotesi patogenetiche immunologiche, infettive, genetiche, psicologiche e ambientali. Vari fattori sembrano scatenarla o aggravarla: infezioni (p. es. da streptococco o HIV), traumi locali, variazioni ormonali (gravidanza), shock emotivo, farmaci. Alcool e tabacco sono stati segnalati come fattori di agg