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293 - Il D-mannosio nelle infezioni delle vie urinarie non complicate

[Tempo di lettura: 7 min] 

Il D-mannosio è probabilmente utile per ridurre la frequenza delle recidive di cistite semplice e l’utilizzo degli antibiotici.

 La cistite acuta è un'infezione batterica frequente. Si parla di cistite non complicata quando si verifica in una donna di età superiore ai 15 anni, non in gravidanza, in assenza di un'altra condizione che aumenti il rischio di cistite e quando non è accompagnata da segni o sintomi suggestivi di pielonefrite (febbre, dolore lombare, brividi).

Nelle giovani donne, in un quarto dei casi la scomparsa spontanea dei sintomi si verifica dopo 48 ore.

In alcune donne la cistiti acute sono ricorrenti, a volte con più di tre episodi all'anno. Le conseguenze cliniche non sono di solito importanti se non per il disagio, talvolta significativo. Le complicanze sono rare.

Alle donne con cistite acuta non complicata si consiglia di bere molti liquidi e urinare frequentemente all'insorgenza dei primi sintomi.

Per il dolore da lieve a moderato, il paracetamolo è il farmaco sintomatico di prima scelta.

Nei casi in cui si ritiene utile una terapia antibiotica, la fosfomicina trometamolo in monosomministrazione per via orale è di prima scelta (➡ Nitrofurantoina o fosfomicina nelle cistiti non complicate). In alternativa si può utilizzare il pivmecillinam (Xsysto°) (➡ Pivmecillinam: alternativa per le cistiti acute non complicate) o il cotrimoxazolo.

 Per ridurre il rischio di recidiva, alle donne con cistite acuta ricorrente si consiglia di bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno in aggiunta a quello che già bevono.

Nella maggior parte dei casi, non è giustificato esporre le pazienti agli effetti negativi di una profilassi antibiotica a lungo termine.

Il D-mannosio è uno zucchero con la stessa composizione molecolare del glucosio, ma con una diversa configurazione spaziale.

Il razionale del suo utilizzo sarebbe il fatto che questa sostanza mima i recettori uroepiteliali dell'ospite per gli uropatogeni, legandosi in modo competitivo alla superficie batterica e riducendo il numero di batteri che aderiscono alla mucosa, in modo sufficiente da alterare il delicato equilibrio dell'interazione ospite/batteri a favore dell'ospite.

Il D-mannosio non avrebbe proprietà battericide o batteriostatiche.

La documentazione a sostegno dell'efficacia del D-mannosio è scarsa.

Uno studio non comparativo ha valutato il D-mannosio in monoterapia per la cistite acuta non complicata.

Sono state arruolate 45 pazienti (età media 47 anni) che nei 6 mesi precedenti lo studio avevano avuto in media 2 episodi di cistite. Tutte hanno assunto 3 g di D-mannosio al giorno per 3 giorni, seguiti da 1,5 g al giorno per 10 giorni.

Al basale, tutte le donne avevano sintomi di cistite, confermata all'urocoltura nell'88% dei casi. Due settimane dopo l'inizio del trattamento, circa il 91% delle pazienti aveva un'urocoltura negativa. Il miglioramento dei sintomi è stato notato nella maggior parte dei casi entro 2 settimane dall'inizio del trattamento.

Mancando una valutazione comparativa, tuttavia, è difficile quantificare l'efficacia del D-mannosio nel ridurre la durata dei sintomi rispetto alla storia naturale dell'infezione.

In uno studio randomizzato e non in cieco con 308 partecipanti (età 29-58) le pazienti sono state arruolate quando hanno avuto una recidiva della cistite.

Dopo la terapia antibiotica, chi veniva considerata guarita veniva trattata per 6 mesi quotidianamente con 2 g di D-mannosio, 50 mg di nitrofurantoina o nessun trattamento. L'assunzione di acqua non è specificata nella pubblicazione.

Dopo 6 mesi la percentuale di pazienti senza recidiva (endpoint primario) era di circa l'85% nel gruppo del D-mannosio, dell'80% in quello della nitrofurantoina e del 39% nel gruppo senza trattamento.

Altri due studi di confronto con cotrimossazolo o nessun trattamento su un totale di circa 100 pazienti hanno avuto risultati paragonabili.

Dopo 6 mesi di terapia, la frequenza di recidiva è stata del 20% nel gruppo del D-mannosio (3 g al giorno per 2 settimane, poi 2 g al giorno per 22 settimane) rispetto al 92% nel gruppo cotrimossazolo (ogni giorno per 5 giorni, poi 1 settimana al mese per 23 settimane).

Nel secondo studio, la frequenza di recidiva su 6 mesi è stata del 4,5% nel gruppo del D-mannosio (1,5 g al giorno per una settimana ogni due mesi per 6 mesi) rispetto al 33% nel gruppo senza trattamento.

Gli effetti avversi del D-mannosio sono soprattutto gastroenterici: diarrea e gonfiore addominale.

Il D-mannosio non viene metabolizzato, il che rende improbabili le interazioni farmacocinetiche. Non è noto se interferisca con l'assorbimento di altri farmaci. Ci si può attendere un effetto sinergico con i farmaci che causano diarrea.

Studi su animali hanno dimostrato che può aumentare i livelli di emoglobina glicata, benché le conseguenze cliniche non siano note. In assenza di una valutazione più accurata, dovrebbe essere evitata l'esposizione dei diabetici al D-mannosio.

Non esistono dati neanche per le donne in gravidanza, nelle quali è prudente non prescriverlo.

In pratica - Nelle donne con cistiti acute o recidivanti non complicate, è stata dimostrata una diminuzione della frequenza delle recidive di cistite in diversi studi controllati a basso livello di evidenza.

Come trattamento curativo, quando i sintomi sono lievi, il D-mannosio può permettere ad alcune donne di evitare la terapia antibiotica. Quando è auspicabile un'azione rapida, gli antibiotici (e il paracetamolo in caso di dolore) rimangono la terapia standard.

Dati gli effetti avversi degli antibiotici e i problemi dell'antibioticoresistenza, proporre il D-mannosio come misura preventiva quando le recidive di cistite sono frequenti sembra avere un rapporto rischio/beneficio favorevole.

È però importante informare le donne che si sa poco sui suoi effetti collaterali e che in gravidanza non si conoscono né la sua efficacia né i suoi eventuali rischi.

 

D-mannose : a promising support for acute urinary tract infections in women.
Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2016 Jul;20(13):2920-5

D-mannose powder for prophylaxis of recurrent urinary tract infections in women : a randomized clinical trial
World J Urol. 2014 Feb;32(1):79-84

Oral D-mannose in recurrent urinary tract infections in women : a pilot study
J Clin Urol 2014 ; 7 (3) : 208-213

 

Gilberto Lacchia - Pubblicato 12/06/2021 - Aggiornato 12/06/2021

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