La perdita di peso involontaria nell’anziano è un fenomeno multifattoriale. Tra le diverse cause da prendere in considerazione e correggere, ci sono anche molti farmaci che possono contribuire al problema con effetti avversi spesso multipli.
Il calo ponderale involontario nelle persone di età superiore ai 65 anni è associato a un aumento di morbilità e mortalità.
Le cause oncologiche sono responsabili in un terzo dei casi, ma la maggior parte dipende da altri fattori. La causa non viene identificata fino a un terzo dei casi.
Gli anglosassoni utilizzano alcune formule mnemoniche per raggruppare le cause di calo ponderale involontario nell’anziano, come le 9 ‘D’ o MEALS ON WHEELS:
- Depressione
- Demenza
- Disease (patologie acute e croniche)
- Disfagia
- Disgeusia
- Diarrea
- Drugs
- Denti (edentulia, protesi)
- Disfunzione (disabilità funzionale)
Molti farmaci, che spesso si sommano negli anziani politrattati, possono indurre un calo ponderale con diversi meccanismi e non dovrebbero essere trascurati come fattori causali.
Gli elenchi che seguono non sono certamente completi, ma si è cercato di focalizzarsi sui farmaci più utilizzati nell'anziano.
I principali effetti avversi che possono contribuire a un calo ponderale involontario sono : disgeusia, anoressia, secchezza delle fauci, disfagia, nausea e vomito.
ALTERAZIONI DEL GUSTO
Farmaci cardiovascolari - Gli ACE-inibitori possono indurre alterazioni del gusto nell’1-2% dei pazienti. È stata segnalata disgeusia con l’uso di antiaritmici (propafenone, amiodarone), calcioantagonisti (diltiazem, nifedipina) e antiaggreganti (clopidogrel, dipiridamolo).
Antimicotici e antibiotici - Possono essere implicati la terbinafina, la griseofulvina e alcuni antimicotici azolici (fluconazolo, miconazolo).
I macrolidi (claritromicina, azitromicina) spesso provocano disgeusia. Altri farmaci in causa possono essere il metronidazolo e a volte i colliri a base di ciprofloxacina.
Farmaci oncologici - La chemioterapia e la radioterapia di testa e collo possono alterare il gusto con diversi meccanismi (stomatiti, infezioni, iposcialia).
Farmaci attivi sul SNC - La levodopa può causare ageusia o disgeusia (gusto metallico e di plastica), così come il litio e alcuni antidepressivi (amitriptilina, venlafaxina).
Farmaci reumatologici - Disturbi del gusto possono comparire con l’uso di allopurinolo, azatioprina, ciclosporina (soprattutto con il sovradosaggio), teriparatide, bifosfonati.
Altri farmaci che possono causare disgeusia:
- Metimazolo
- Ferro
- Digossina
- Famotidina
- Metformina
ANORESSIA
Numerosi farmaci possono causare anoressia, con meccanismi diversi.
- Farmaci attivi sul sistema nervoso centrale: levodopa, neurolettici, benzodiazepine, oppiacei, fluoxetina, bupropione, topiramato, lamivudina.
- Antibiotici: eritromicina, metronidazolo, trimetoprim-sulfametossazolo.
- Inibitori di pompa
- Inibitori dell'acetilcolinesterasi (p.es. donepezil)
- Estrogeni
- Digossina
- Idrossiclorochina
- Metformina
- Levotiroxina
- Nicotina
SECCHEZZA DELLE FAUCI
Le principali conseguenze della secchezza delle fauci sono la difficoltà ad alimentarsi, con perdita di piacere nel mangiare e difficoltà di deglutizione.
La mucosa orale può apparire asciutta ed eritematosa, con atrofia delle papille filiformi sul retro della lingua e un aspetto screpolato, con una saliva densa o del tutto assente. I denti sono spesso in cattive condizioni a causa di un'insufficiente secrezione salivare e ciò interferisce ulteriormente con l’alimentazione.
Una bocca secca è anche più soggetta alle stomatiti, con aumento del rischio di candidosi orale o faringea e gengiviti.
Le ghiandole salivari sono innervate dai sistemi nervosi simpatico (adrenergico) e parasimpatico (colinergico). Le alterazioni dell'attività di uno dei due sistemi possono causare secchezza delle fauci.
Negli anziani, gli effetti avversi associati all’eccessivo carico anticolinergico comprendono anche disturbi della memoria, confusione, allucinazioni, disturbi visivi, stipsi, nausea, ritenzione urinaria, disturbi della sudorazione e tachicardia (➡ Anziani e anticolinergici).
Farmaci che inibiscono i recettori alfa-1 post-sinaptici riducendo il tono simpatico.
- Alfa-bloccanti: alfuzosina, doxazosina, prazosina, silodosina, tamsulosina, terazosina.
- Neurolettici: cloropromazina, aloperidolo, amisulpride, quetiapina, paliperidone, sertindolo, domperidone.
- Beta-bloccanti con effetto alfa-bloccante: labetalolo, carvedilolo.
- Trazodone (blocca i recettori adrenergici alfa-1 centrali).
Farmaci che stimolano i recettori alfa-2 pre-sinaptici riducendo il tono simpatico.
- Antipertensivi centrali: metildopa, clonidina.
- Tizanidina (miorilassante usato nel trattamento sintomatico della spasticità muscolare, simile alla clonidina).
Altri farmaci che espongono alla secchezza delle fauci:
- Diuretici (furosemide, tiazidici)
- Oppioidi (fentanyl, buprenorfina; loperamide)
- Benzodiazepine e farmaci correlati (zopiclone).
- Antiparkinsoniani: selegilina, tolcapone, entacapone.
- Antidepressivi: fluoxetina, venlafaxina, duloxetina, triciclici.
- Ondansetron
- Ossibutinina
- Sucralfato
- Bupropione
- Pregabalin
- Litio
- Difenidramina
- Alcol (presente in molti colluttori)
DISFAGIA
Può comparire per lesioni della mucosa esofagea indotte da un contatto diretto con un farmaco o a causa del reflusso gastroesofageo indotto o peggiorato da alcune terapie.
Le lesioni causate da un contatto diretto con il farmaco si manifestano con dolore retrosternale poco tempo dopo l’ingestione. Si tratta di sintomi di solito reversibili con la sospensione della terapia o modificando le modalità di assunzione (bere molto, non coricarsi).
Farmaci che possono causare ulcere esofagee
Antibiotici - Le tetracicline possono ledere la mucosa esofagea per contatto diretto. La doxiciclina è quella più frequentemente implicata. Altri antibiotici in causa sono clindamicina, amoxicillina, trimetoprim-sulfametossazolo.
Bifosfonati - L’alendronato, a causa della sua acidità, ha un effetto caustico sulla parete esofagea. Anche per altri bifosfonati sono state segnalate lesioni esofagee (esofagiti, ulcere esofagee) come l’ibandronato o il risedronato.
Dabigatran - Il danno esofageo è causato dall'acido tartarico presente nella capsula, soprattutto quando il contatto viene prolungato dall'adesione alla mucosa (➡ Lesioni esofagee da dabigatran).
FANS - Possono esporre a lesioni esofagee con diversi meccanismi, anche per un effetto caustico locale dipendente dal pH.
I sali di potassio possono causare ulcerazioni esofagee.
Farmaci che causano o aggravano un reflusso gastroesofageo
- Calcioantagonisti
- Nitrati
- Neurolettici, in particolare le fenotiazine (clorpromazina, flufenazina, proclorperazina)
- Ossibutinina
- Memantina
- Teofillina
NAUSEA E VOMITO
I farmaci che possono causare nausea e vomito sono numerosissimi. I seguenti sono alcuni di quelli spesso in causa nell’anziano:
- Inibitori dell’acetilcolinesterasi (p.es. donepezil)
- FANS (soprattutto ketorolac, oxicami, ma anche inibitori selettivi della COX-2)
- Oppioidi
- Statine
- Digossina (in particolare con l'aumento dei livelli sierici)
- Litio (in particolare con l'aumento dei livelli sierici)
- Claritromicina
- Ferro
- Potassio
- Estrogeni
- Chemioterapici (effetto variabile a seconda del principio attivo e dell’associazione tra farmaci diversi)
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Gilberto Lacchia - Pubblicato 18/10/2021 - Aggiornato 18/10/2021
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