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In uno studio in un pronto soccorso svizzero, i tiazidici erano associati non solo a iponatriemia e ipokaliemia, ma anche con sincopi e cadute.
I tiazidici (e diuretici analoghi come il clortalidone) hanno vari effetti avversi elettrolitici e metabolici, e possono causare una deplezione di volume in pazienti con basso apporto di liquidi.
In uno studio sugli accessi in pronto soccorso di un singolo ospedale in un periodo di 2 anni, ricercatori svizzeri hanno valutato la prevalenza di sincopi, cadute e anomalie elettrolitiche nei pazienti che assumevano diuretici tiazidici.
Tra i 65.000 pazienti analizzati, circa 1600 pazienti (8%), con età media di 74 anni, assumevano quotidianamente tiazidici (soprattutto idroclorotiazide).
Chi assumeva tiazidici era significativamente più predisposto dei non utilizzatori a presentare insufficienza renale acuta (21% vs. 7%), iponatriemia (22% vs. 10%), ipokaliemia (19% vs. 11%), cadute recenti (21% vs. 7%) e sincope recente (6% vs. 3%).
Il rischio di ipokaliemia era maggiore con il clortalidone (22.7), seguito da indapamide (4.7), metolazone (2.6) e idroclortiazide (2.2).
Le stesse differenze si osservavano per il rischio di iponatriemia. Il clortalidone comporta il rischio maggiore e l’idroclortiazide quello minore.
Il minor impatto dell’idroclortiazide può essere spiegato dall’emivita breve di questa molecola e ciò può renderla di prima scelta quando è necessario utilizzare questa classe di farmaci.
Queste differenze tra uso di tiazidici e non utilizzo, si mantenevano significative dopo l'aggiustamento per diverse variabili potenzialmente confondenti, tra cui età e uso concomitante di diuretici dell'ansa o inibitori del sistema renina-angiotensina.
I tiazidici e i diuretici simil-tiazidici sono armi a doppio taglio: sono efficaci agenti antipertensivi, ma hanno diversi effetti avversi, come quelli trattati in questo studio e altri, quali gotta, ipercalcemia e iperglicemia.
Poiché i tiazidici sono spesso prescritti a pazienti anziani politrattati e con comorbidità, alcuni fattori di confondimento non misurati probabilmente mediano alcune delle differenze di cui sopra. Uno dei limiti di questo studio, per esempio, è la mancanza dei dati sulle condizioni di idratazione dei pazienti al momento dell’arrivo in pronto soccorso.
In pratica - Iponatriemia e ipokaliemia sono effetti avversi comuni nei pazienti che assumono diuretici tiazidici e si osservano nel 20% circa.
In questo studio, sincope e cadute erano significativamente più frequenti nei pazienti che assumevano tiazidici, e i farmaci erano predittori indipendenti per queste complicanze, anche dopo la correzione per età e presenza di iponatriemia e ipokaliemia.
Anche se i tiazidici rimangono ottimi farmaci antipertensivi, dovremmo essere vigili sulle loro potenziali complicanze ed effetti avversi nei pazienti anziani.
Risk of Electrolyte Disorders, Syncope, and Falls in Patients Taking Thiazide Diuretics: Results of a Cross-Sectional Study.
Am J Med. 2021 Sep;134(9):1148-1154
Gilberto Lacchia - Pubblicato 06/10/2021 - Aggiornato 06/10/2021
I tiazidici (e diuretici analoghi come il clortalidone) hanno vari effetti avversi elettrolitici e metabolici, e possono causare una deplezione di volume in pazienti con basso apporto di liquidi.
In uno studio sugli accessi in pronto soccorso di un singolo ospedale in un periodo di 2 anni, ricercatori svizzeri hanno valutato la prevalenza di sincopi, cadute e anomalie elettrolitiche nei pazienti che assumevano diuretici tiazidici.
Tra i 65.000 pazienti analizzati, circa 1600 pazienti (8%), con età media di 74 anni, assumevano quotidianamente tiazidici (soprattutto idroclorotiazide).
Chi assumeva tiazidici era significativamente più predisposto dei non utilizzatori a presentare insufficienza renale acuta (21% vs. 7%), iponatriemia (22% vs. 10%), ipokaliemia (19% vs. 11%), cadute recenti (21% vs. 7%) e sincope recente (6% vs. 3%).
Il rischio di ipokaliemia era maggiore con il clortalidone (22.7), seguito da indapamide (4.7), metolazone (2.6) e idroclortiazide (2.2).
Le stesse differenze si osservavano per il rischio di iponatriemia. Il clortalidone comporta il rischio maggiore e l’idroclortiazide quello minore.
Il minor impatto dell’idroclortiazide può essere spiegato dall’emivita breve di questa molecola e ciò può renderla di prima scelta quando è necessario utilizzare questa classe di farmaci.
Queste differenze tra uso di tiazidici e non utilizzo, si mantenevano significative dopo l'aggiustamento per diverse variabili potenzialmente confondenti, tra cui età e uso concomitante di diuretici dell'ansa o inibitori del sistema renina-angiotensina.
I tiazidici e i diuretici simil-tiazidici sono armi a doppio taglio: sono efficaci agenti antipertensivi, ma hanno diversi effetti avversi, come quelli trattati in questo studio e altri, quali gotta, ipercalcemia e iperglicemia.
Poiché i tiazidici sono spesso prescritti a pazienti anziani politrattati e con comorbidità, alcuni fattori di confondimento non misurati probabilmente mediano alcune delle differenze di cui sopra. Uno dei limiti di questo studio, per esempio, è la mancanza dei dati sulle condizioni di idratazione dei pazienti al momento dell’arrivo in pronto soccorso.
In pratica - Iponatriemia e ipokaliemia sono effetti avversi comuni nei pazienti che assumono diuretici tiazidici e si osservano nel 20% circa.
In questo studio, sincope e cadute erano significativamente più frequenti nei pazienti che assumevano tiazidici, e i farmaci erano predittori indipendenti per queste complicanze, anche dopo la correzione per età e presenza di iponatriemia e ipokaliemia.
Anche se i tiazidici rimangono ottimi farmaci antipertensivi, dovremmo essere vigili sulle loro potenziali complicanze ed effetti avversi nei pazienti anziani.
Risk of Electrolyte Disorders, Syncope, and Falls in Patients Taking Thiazide Diuretics: Results of a Cross-Sectional Study.
Am J Med. 2021 Sep;134(9):1148-1154
Gilberto Lacchia - Pubblicato 06/10/2021 - Aggiornato 06/10/2021
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