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214 - Lesioni esofagee da dabigatran

Lesioni esofagee da dabigatran - Blog Prescrivere
Nel gennaio 2020 il Centro di Farmacovigilanza olandese (Lareb) ha pubblicato un'analisi di 32 casi di reazioni avverse esofagee attribuite al dabigatran (Pradaxa°), segnalati tra il 2013 e il 2019, che comprendevano esofagiti (8 casi), dolore esofageo (21 casi), bruciore esofageo (4 casi) e ulcere esofagee (1 caso). 

Tre pazienti hanno riferito la sensazione di avere la capsula bloccata nell'esofago o in gola.

Uno dei pazienti ha sospeso il dabigatran di sua iniziativa a causa del dolore esofageo, con l'insorgenza di un ictus una settimana dopo la sospensione.

La banca dati di farmacovigilanza dell'OMS (http://www.vigiaccess.org), consultata il 30 agosto 2020, conteneva 250 segnalazioni di dolore esofageo e 214 di esofagite. 

Il danno esofageo è un noto effetto avverso del dabigatran: l'acido tartarico nel guscio della capsula può causare ulcere della mucosa esofagea, in particolare quando il contatto della capsula con la mucosa digestiva viene prolungato dall'adesione alla mucosa stessa.

Le endoscopie rivelano ampie ulcere esofagee nella parte centrale e inferiore, a volte associate a lesioni necrotiche. I disturbi si risolvono entro una settimana dopo la sospensione del dabigatran e la somministrazione di un trattamento sintomatico.

Si tratta di un problema particolarmente importante durante una terapia con anticoagulanti, che può causare gravi emorragie digestive.

In pratica - Così come è consigliato con altri farmaci (bifosfonati, doxiciclina), quando si assume dabigatran è importante ingerire la capsula con un grande volume di acqua durante il pasto, evitando di sdraiarsi per i minuti successivi.

È anche importante raccomandare ai pazienti di non aprire o masticare la capsula, poiché ciò aumenta la biodisponibilità del dabigatran fino al 75% e quindi il rischio emorragico.


Dabigatran-induced Esophageal Ulcer at a Natural Constriction
Intern Med. 2019;58(5):757-758

Dabigatran: gastrointestinal ulcers
Prescrire Int. 2014;23(151):186



                                                                                                 Gilberto Lacchia




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Pubblicato: 14/09/2020 Aggiornato: 14/09//2020



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