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285 - Vaccinazione anti-COVID eterologa: primi dati

[Tempo di lettura: 5 min] 

Dai risultati preliminari degli studi sulle vaccinazioni eterologhe sembra che i pazienti in cui la seconda dose è diversa dalla prima abbiano più spesso eventi avversi a causa di una maggiore reattogenicità. 

Nel mese di aprile 2021, la Commissione permanente tedesca sulle vaccinazioni (STIKO) ha ritenuto non valutabile il rischio di complicanze tromboemboliche con la seconda dose del vaccino a vettore virale. Per questo motivo ha raccomandato l'uso di un vaccino a mRNA come richiamo negli under 60 vaccinati con la prima dose del vaccino anti-COVID di AstraZeneca (VAXZEVRIA),

A livello internazionale la vaccinazione eterologa genera interesse anche per poter mitigare gli effetti di eventuali carenze nelle forniture di vaccini che potrebbero rallentare la campagna vaccinale.

Sono disponibili i dati preliminari di alcuni studi.

Lo studio britannico Com-COV, in singolo cieco (i vaccinati non sapevano quale vaccino veniva loro inoculato), ha arruolato 463 soggetti da 50 a 69 anni (età media 57 anni) randomizzati in quattro gruppi:

  1. seconda dose con VAXZEVRIA
  2. doppia dose con vaccino a mRNA (COMIRNATY)
  3. prima dose con vaccino a vettore virale e seconda dose con vaccino a mRNA
  4. prima dose con vaccino a mRNA e seconda dose con vaccino a vettore virale

La seconda dose veniva somministrata dopo 28 giorni. In quattro ulteriori gruppi, 367 partecipanti saranno vaccinati con un intervallo di 84 giorni. I dati su questi gruppi non sono ancora disponibili.

Nei gruppi con vaccinazione omologa, la reattogenicità sistemica (effetti avversi) era maggiore dopo la prima dose di vaccino a vettore virale e dopo la seconda dose nel gruppo che riceveva la doppia dose di vaccino a mRNA.

Lo studio conferma l'impressione ricevuta nella pratica clinica che VAXZEVRIA causi reazioni vaccinali sistemiche più frequenti dopo la prima dose rispetto a COMIRNATY.

Dopo la seconda dose con vaccino eterologo gli effetti sistemici quali astenia, cefalea e malessere sono riferiti molto più spesso rispetto ai soggetti vaccinati con vaccino omologo, soprattutto nelle prime 48 ore.

I risultati ematologici e di laboratorio non presentano differenze.

I dati sull'immunogenicità dei diversi schemi dello studio Com-COV sono attesi per giugno 2021.

Gli autori dello studio Com-COV osservano che la profilassi di routine con paracetamolo subito dopo la vaccinazione potrebbe contribuire a mitigare questi effetti. Questa profilassi è in fase di studio nei partecipanti vaccinati con prima e seconda dose con intervallo di 12 settimane.

Sono stati presentati con un comunicato stampa i risultati di uno studio spagnolo. I 673 partecipanti di età <65 anni (età media 44 anni, 56% donne) sono stati randomizzati (2 : 1) alla somministrazione del vaccino COMIRNATY o nessuna seconda dose a intervalli di almeno otto settimane dopo la prima dose con VAXZEVRIA.

Dopo la seconda dose con vaccino a mRNA, i titoli anticorpali aumentano di 123 volte dopo una settimana.

La quantità di anticorpi neutralizzanti aumenterebbe di 7 volte, un aumento maggiore rispetto agli studi di registrazione con vaccinazione omologa con VAXZEVRIA in cui i titoli aumentano di tre volte. Gli studi sull'immunità cellulare dovrebbero essere disponibili a breve.

Secondo il parere della STIKO non ci sono motivi né considerazioni immunologiche plausibili per cui dopo l'immunizzazione iniziale con VAXZEVRIA il potenziamento della risposta immunitaria contro la proteina spike da parte di un vaccino a mRNA possa avere un effetto negativo.

La STIKO considera la vaccinazione eterologa nei soggetti di età inferiore ai 60 anni "molto probabilmente efficace e più sicura" di una seconda dose con vaccino a vettore virale.

Per la valutazione dell'immunogenicità, possono essere utilizzati anche i dati sulla risposta immunitaria dopo la somministrazione di vaccino a mRNA in soggetti con precedente infezione da SARS-CoV2: diversi studi dimostrano che i loro titoli anticorpali sono significativamente maggiori dopo la prima dose rispetto ai vaccinati precedentemente sieronegativi e che la seconda dose di vaccino non produce un ulteriore aumento del titolo.





Heterologous prime-boost COVID-19 vaccination: initial reactogenicity data.
Lancet. 2021 May 12

HETEROLOGES COVID-19-IMPFSCHEMA ... mögliche Auswirkungen auf Impfnachweis, Immunogenität und Verträglichkeit
a-t 2021; 52: 33-4

El uso combinado de las vacunas de AstraZeneca y Pfizer contra el SARS-CoV-2 ofrece una potente respuesta inmunitaria






Gilberto Lacchia - Pubblicato 22/05/2021 - Aggiornato 22/05/2021

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