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278 - La sospensione di un antidepressivo

[Tempo di lettura: 4 min] 
La sospensione di un antidepressivo può essere indicata dopo che un episodio di depressione è stato adeguatamente trattato (di solito 6-9 mesi dopo la remissione), in seguito a problemi fisici, gravidanza o un intervento chirurgico.

Spesso, entro 4 settimane dalla sospensione di un antidepressivo si verificano sintomi di astinenza. Confondere questi sintomi con una ricaduta del disturbo può portare a un'inutile continuazione del trattamento.

Tutti i pazienti in terapia con antidepressivi da più di 6 settimane hanno sintomi di astinenza dopo la sospensione improvvisa. Di solito ciò si verifica in un periodo di poche ore fino ad alcuni giorni.
  • Sintomi aspecifici: cefalea, dolori, astenia, sudorazione, tremori, palpitazioni, nausea, dolori addominali, perdita di appetito
  • Disturbi neurosensoriali: vertigini, formicolii, sensazioni di bruciore o di corrente elettrica, acufeni, disturbi visivi
  • Disturbi del sonno, sogni particolarmente vividi, insonnia
  • Disturbi psichici: ansia, irritabilità, attacchi di panico, impulsività, aggressività, ideazione suicida
I sintomi di astinenza sono tanto più prolungati quanto più alta è la dose e la durata del trattamento. In uno studio, l’85% dei pazienti ha avuto sintomi di astinenza per almeno 2 mesi.


La venlafaxina è associata ai sintomi di astinenza più gravi. Anche la paroxetina può dare sintomi importanti. La fluoxetina raramente causa sintomi di astinenza (soprattutto se la dose è inferiore a 40 mg) data la lunga emivita del farmaco e del suo metabolita attivo (circa 7 giorni).

È improbabile che si verifichino sintomi di astinenza dopo la sospensione dei triciclici a basso dosaggio usati nella terapia del dolore neuropatico.

Alcuni sintomi di astinenza possono essere simili a quelli della depressione e indurre a mantenere nel tempo una terapia antidepressiva che potrebbe essere sospesa.

I sintomi di solito si attenuano rapidamente nei giorni successivi all'eventuale ripresa dell’antidepressivo, rinforzando la convinzione che il farmaco sia indispensabile.

Il periodo minimo per la sospensione dell’antidepressivo dovrebbe essere almeno 4 settimane.

I metodi proposti per interrompere la terapia non sono frutto di studi ad hoc, ma si basano principalmente sul parere di esperti.

In generale la raccomandazione è quella di ridurre la dose giornaliera del 5-10% ogni 1-4 settimane, da regolare secondo i sintomi riferiti dal/la paziente.

Le soluzioni orali, quando disponibili, facilitano la riduzione graduale delle dosi, a condizione che l'uso del dispositivo di dosaggio sia ben chiaro, per evitare errori posologici.

Va tenuto presente, tuttavia, che forme farmaceutiche diverse della stessa sostanza non sono sempre bioequivalenti.

Per esempio, la biodisponibilità delle forme in gocce di citalopram è circa il 25% superiore a quella delle compresse: l'assunzione dello stesso dosaggio in gocce rispetto alle compresse corrisponde a un aumento della dose di citalopram.

Gli antidepressivi SSRI sono inibitori di vari isoenzimi del citocromo P450. È importante tenere presenti le possibili interazioni legate alla sospensione del farmaco.

Possono verificarsi interazioni farmacocinetiche con farmaci metabolizzati da questi isoenzimi.

Dopo la sospensione di un antidepressivo è importante valutare le possibili interazioni con anticoagulanti orali e antiepilettici.

Vanno anche previste altre interazioni, come la scomparsa di un antagonismo con un farmaco ipotensivo o bradicardizzante con aumento di questi effetti.

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💊 Altri post in tema
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Switching and stopping antidepressants.
Aust Prescr. 2016 Jun;39(3):76-83

Antidepressant Withdrawal and Rebound Phenomena.
Dtsch Arztebl Int. 2019 May 17;116(20):355-361
 
Stopping antidepressant therapy. Plan tapered withdrawal
Prescrire International 2021 ; 30 (229) : 215-216  
 



Gilberto Lacchia Pubblicato 07/05/2021 Aggiornato 07/05/2021

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