Le reazioni cutanee si verificano in circa il 2-3% dei pazienti che assumono farmaci. L'eruzione fissa da farmaci (FDE, Fixed Drug Eruption) è meno comune delle eruzioni esantematiche morbilliformi.
La FDE è un tipo di reazione cutanea da farmaci caratterizzata dalla formazione di una chiazza eritematosa solitaria (a volte multipla) o di una placca che caratteristicamente si ripresenta nella stessa zona di cute dopo la riesposizione al farmaco, ed è in questo senso che è definita “fissa”.
Per manifestarsi la FDE può richiedere giorni, fino a 2 settimane, dall'esposizione iniziale al farmaco. Quando questo viene assunto di nuovo, segni e sintomi si sviluppano entro pochi minuti o ore.
Il coinvolgimento delle mucose non è raro. Vengono colpite la cute dei genitali, compreso il glande, la mucosa orale, le labbra, la lingua, l’area periorbitale, la congiuntiva, l’orofaringe.
Si possono formare bolle ed erosioni, soprattutto in aree traumatizzate. Quando le bolle sono la caratteristica principale si parla di FDE bollosa. A volte la FDE può essere così diffusa e bollosa da simulare una necrolisi epidermica tossica (TEN).
Dopo la risoluzione della fase acuta, è caratteristica l'iperpigmentazione residua. Questo reperto è più evidente negli individui con carnagione più scura.
Le lesioni sono solitamente asintomatiche, ma possono essere pruriginose, dolorose o urenti. Le lesioni erose, specialmente sui genitali o sulla mucosa orale, sono molto dolorose. Le lesioni periuretrali possono causare disuria.
L’eruzione persiste se viene continuata l’assunzione del farmaco. Dopo la sospensione si risolve nel giro di qualche giorno fino a poche settimane.
È stata segnalata una propensione di alcuni farmaci per sedi specifiche. Le lesioni al glande sono di solito causate da sulfamidici o tetracicline, mentre i FANS come il naprossene o gli oxicami possono causare lesioni alle labbra.
Esistono delle associazioni con antigeni HLA: per esempio, HLA-A30 è associato alla FDE indotta da cotrimoxazolo.
Fisiopatologia
Si ritiene che l'agente scatenante si leghi ai cheratinociti basali, o occasionalmente ai melanociti, come aptene. I linfociti T CD8+ intraepidermici hanno probabilmente un ruolo chiave nel mediare la lesione localizzata.
Nelle lesioni da FDE guarite i CD8+ rimangono quiescenti: se il farmaco causale viene assunto di nuovo si attivano rilasciando interferon gamma e sostanze citotossiche. Per questo motivo, quando si verifica la riesposizione al farmaco, la risposta è più rapida.
Diagnosi
La diagnosi è di solito clinica, in genere semplice nelle presentazioni tipiche. Ci si basa sul tipo e sulla morfologia delle lesioni e sull'anamnesi di assunzione di farmaci nelle ore o nei giorni precedenti. La recidiva negli stessi siti dopo la somministrazione dello stesso farmaco o di un farmaco chimicamente correlato conferma la diagnosi.
L'anamnesi farmacologica dev’essere molto dettagliata e comprendere tutti i tipi di farmaci e le vie di somministrazione, dato che i pazienti tendono a trascurare farmaci che assumono sporadicamente da anni.
Nei casi atipici (p.es. senza pigmentazione) o diffusi, è opportuna la consulenza dermatologica con eventuale biopsia della lesione.
Test di provocazione
Orale - Per la conferma diagnostica dopo una prima lesione può essere utile la ri-esposizione al farmaco sospetto.
Il periodo di attesa ottimale dopo la prima eruzione non è definito, ma viene raccomandata una finestra di almeno 4 settimane prima del test, in modo da evitare falsi negativi nel periodo refrattario.
Si raccomanda una dose iniziale subterapeutica, come 1/8 di compressa. Se non si verifica alcuna risposta, si aumenta ogni 12-24 ore fino a raggiungere la dose di una compressa intera. La ricomparsa della lesione in una vecchia sede di FDE può verificarsi da 10 a 30 minuti dopo l'ingestione fino a 10-18 ore dopo.
Patch test - Può essere usato per confermare la diagnosi se non può essere eseguito il test orale o se il paziente rifiuta la riassunzione del farmaco.
Terapia
Sospensione del farmaco - È l'aspetto più importante della gestione della FDE. Dopo la sospensione le lesioni si risolvono spontaneamente in pochi giorni lasciando un'iperpigmentazione post-infiammatoria.
Ai pazienti va consigliato di evitare anche i farmaci chimicamente correlati a quello in causa.
I casi localizzati possono non richiedere alcuna terapia, specialmente se asintomatici. Il trattamento sintomatico tende ad alleviare il prurito.
Terapia sintomatica - Se il prurito è intenso si possono utilizzare antistaminici sistemici.
Lesioni non erose: nei casi sintomatici può essere somministrato un cortisonico topico di media o alta potenza come betametasone dipropionato 0,05% (Diprosone°) o clobetasolo 0,05% (Clobesol°). Gli steroidi topici possono aiutare a diminuire l'intensità della reazione infiammatoria e il grado di iperpigmentazione post-infiammatoria.
Lesioni erose: pomata antibiotica.
Lesioni mucose o bollose diffuse, generalizzate e molto dolorose: prednisone per os 0,5-1 mg/kg di peso corporeo scalato nel corso di 2 settimane.
📖 Mini atlante con immagini di diverse presentazioni della FDE
Fixed drug eruption
UpToDate - Topic last updated: Apr 01, 2020
Fixed Drug Eruption (FDE)
DermatologyAdvisor
Gilberto Lacchia - Pubblicato 31/05/2021 - Aggiornato 31/05/2021
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