[Tempo di lettura: 8 min] Il monitoraggio della pressione nelle 24 ore è una valutazione più accurata dei valori pressori rispetto alle singole misurazioni durante le visite ambulatoriali. In particolare, l’aumento dei valori notturni avrebbe una maggiore predittività sul rischio di mortalità ed eventi cardiovascolari.
Il monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa (MAPA) nelle 24 ore fornisce una valutazione più completa dei valori pressori rispetto alle singole misurazioni in ambulatorio.
Si è osservato che il MAPA predice meglio gli esiti cardiovascolari e di mortalità rispetto alla pressione misurata in ambulatorio o a domicilio.
Gli studi disponibili sono tuttavia di dimensioni relativamente piccole, con ridotta capacità di discriminare il valore predittivo della PA misurata in ambulatorio rispetto al MAPA.
Inoltre, l'influenza sulla mortalità di alcuni fenotipi, come l'ipertensione da camice bianco e l'ipertensione mascherata, è rimasta poco definita, soprattutto a causa del ridotto numero di decessi negli studi precedenti.
Uno studio di coorte basato sulla popolazione, pubblicato su JAMA nel 2019, su 11.000+ pazienti arruolati in Europa, Asia e America meridionale, aveva concluso che un aumento della PA nelle 24 ore e nelle ore notturne era significativamente associato a un maggior rischio di morte e di esiti cardiovascolari (eventi coronarici non fatali, insufficienza cardiaca e ictus), anche dopo l'aggiustamento per altre misurazioni della PA in ambulatorio o delle 24 ore.
Gli autori concludevano che la PA delle 24 ore e quella notturna potevano essere considerate misure ottimali per stimare il rischio cardiovascolare.
In un grande studio pubblicato recentemente su Lancet, fino a oggi il più ampio, i ricercatori hanno analizzato i dati dal 2004 al 2014 di un registro spagnolo di salute pubblica, provenienti da più di 200 centri di cure primarie.
Sono stati arruolati 59.000+ pazienti che soddisfacevano le indicazioni delle linee guida europee per il MAPA:
Successivamente, il MAPA è stato effettuato con dispositivi programmati per registrare la PA a intervalli di 20 minuti durante il giorno e di 30 minuti durante la notte.
Il monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa (MAPA) nelle 24 ore fornisce una valutazione più completa dei valori pressori rispetto alle singole misurazioni in ambulatorio.
Si è osservato che il MAPA predice meglio gli esiti cardiovascolari e di mortalità rispetto alla pressione misurata in ambulatorio o a domicilio.
Gli studi disponibili sono tuttavia di dimensioni relativamente piccole, con ridotta capacità di discriminare il valore predittivo della PA misurata in ambulatorio rispetto al MAPA.
Inoltre, l'influenza sulla mortalità di alcuni fenotipi, come l'ipertensione da camice bianco e l'ipertensione mascherata, è rimasta poco definita, soprattutto a causa del ridotto numero di decessi negli studi precedenti.
Uno studio di coorte basato sulla popolazione, pubblicato su JAMA nel 2019, su 11.000+ pazienti arruolati in Europa, Asia e America meridionale, aveva concluso che un aumento della PA nelle 24 ore e nelle ore notturne era significativamente associato a un maggior rischio di morte e di esiti cardiovascolari (eventi coronarici non fatali, insufficienza cardiaca e ictus), anche dopo l'aggiustamento per altre misurazioni della PA in ambulatorio o delle 24 ore.
Gli autori concludevano che la PA delle 24 ore e quella notturna potevano essere considerate misure ottimali per stimare il rischio cardiovascolare.
In un grande studio pubblicato recentemente su Lancet, fino a oggi il più ampio, i ricercatori hanno analizzato i dati dal 2004 al 2014 di un registro spagnolo di salute pubblica, provenienti da più di 200 centri di cure primarie.
Sono stati arruolati 59.000+ pazienti che soddisfacevano le indicazioni delle linee guida europee per il MAPA:
- sospetta ipertensione da camice bianco,
- ipertensione resistente,
- valutazione dell'efficacia della terapia,
- ipertensione in pazienti ad alto rischio,
- ipertensione labile o borderline e
- studio dei pattern pressori circadiani.
Successivamente, il MAPA è stato effettuato con dispositivi programmati per registrare la PA a intervalli di 20 minuti durante il giorno e di 30 minuti durante la notte.
I pazienti sono stati seguiti in media per 9.7 anni dopo MAPA e misurazione basale in ambulatorio.
I risultati principali sono stati i seguenti:
È importante notare che, una volta conosciuti i risultati del MAPA, la maggior parte dell'informatività dei valori di PAs rilevati in ambulatorio è andata persa.
L'informatività relativa del MAPA sul rischio di morte era quasi cinque volte maggiore rispetto a quella della PAs rilevata in ambulatorio.
La PAs notturna, inoltre, era circa sei volte più informativa sulla mortalità rispetto alla PAs misurata in ambulatorio e quasi due volte più informativa rispetto ai valori di PAs diurna.
Diversi meccanismi potrebbero essere responsabili di questa maggior predittività della PA notturna, il più probabile dei quali è rappresentato dalle condizioni più standardizzate in cui viene registrata la PA durante il sonno, rispetto alla variabilità dell'attività diurna.
È stato anche osservato che una PA notturna elevata è associata a danni agli organi bersaglio (p.es. malattia renale cronica e insufficienza cardiaca), che potrebbero contribuire a un maggior rischio di morte.
Rispetto ai pazienti con pressione normale, quelli con ipertensione mascherata (ipertensione rilevata durante la misurazione delle 24 ore ma non in ambulatorio) presentavano un maggior rischio di mortalità per tutte le cause.
I risultati principali sono stati i seguenti:
- La PA sistolica (PAs) aveva generalmente una maggiore associazione con mortalità per tutte le cause e mortalità cardiovascolare, rispetto alla PA diastolica.
- La PAs ambulatoriale delle 24 ore aveva un'associazione più forte con la mortalità per tutte le cause e la mortalità cardiovascolare rispetto alla PAs misurata in ambulatorio.
- La PAs notturna (misurata durante il monitoraggio ambulatoriale) aveva un'associazione ancora maggiore con la mortalità per tutte le cause e la mortalità cardiovascolare rispetto alla PAs diurna.
È importante notare che, una volta conosciuti i risultati del MAPA, la maggior parte dell'informatività dei valori di PAs rilevati in ambulatorio è andata persa.
L'informatività relativa del MAPA sul rischio di morte era quasi cinque volte maggiore rispetto a quella della PAs rilevata in ambulatorio.
La PAs notturna, inoltre, era circa sei volte più informativa sulla mortalità rispetto alla PAs misurata in ambulatorio e quasi due volte più informativa rispetto ai valori di PAs diurna.
Diversi meccanismi potrebbero essere responsabili di questa maggior predittività della PA notturna, il più probabile dei quali è rappresentato dalle condizioni più standardizzate in cui viene registrata la PA durante il sonno, rispetto alla variabilità dell'attività diurna.
È stato anche osservato che una PA notturna elevata è associata a danni agli organi bersaglio (p.es. malattia renale cronica e insufficienza cardiaca), che potrebbero contribuire a un maggior rischio di morte.
Rispetto ai pazienti con pressione normale, quelli con ipertensione mascherata (ipertensione rilevata durante la misurazione delle 24 ore ma non in ambulatorio) presentavano un maggior rischio di mortalità per tutte le cause.
L'ipertensione da camice bianco era definita da una misurazione in ambulatorio con sistolica ≥140 mmHg o più o una diastolica ≥90 mmHg e una sistolica al MAPA <130 mmHg e diastolica al MAPA <80 mmHg.
Nella popolazione in studio è stata osservata in circa un terzo dei partecipanti (29.1%).
L'ipertensione da camice bianco non è risultata associata a un aumento del rischio. Al contrario, i pazienti con ipertensione da camice bianco sembravano avere un rischio inferiore di morte per tutte le cause (HR 0.90) e di morte cardiovascolare (HR 0.89) rispetto a quelli con PA normale.
Quando i pazienti con diastolica <70 mmHg sono stati esclusi dall'analisi, l'ipertensione da camice bianco non è risultata né protettiva né deleteria sul rischio di morte per tutte le cause o morte cardiovascolare.
Lo studio ha alcune limitazioni:
Non è chiaro se l'uso esteso del monitoraggio ambulatoriale di 24 ore per diagnosi e trattamento migliorerebbe gli esiti clinici, rispetto a una combinazione di misurazioni in ambulatorio e auto-misurazioni a casa.
Relationship between clinic and ambulatory blood pressure and mortality: an observational cohort study in 59 124 patients.
Lancet. 2023 May 5:S0140-6736(23)00733-X
Association of Office and Ambulatory Blood Pressure With Mortality and Cardiovascular Outcomes.
JAMA. 2019 Aug 6;322(5):409-420
Lo studio ha alcune limitazioni:
- la PA misurata in ambulatorio era la media di due sole letture in ogni visita, con possibilità di sovrastimare il valore;
- non erano disponibili dati sulla terapia durante il follow-up, ma solo al basale;
- è possibile un bias di selezione utilizzando i criteri delle linee guida;
- non è stata considerata l'associazione del MAPA con eventi non fatali perché erano disponibili solo i dati dei decessi;
- la popolazione di pazienti era costituita prevalentemente da soggetti bianchi.
Non è chiaro se l'uso esteso del monitoraggio ambulatoriale di 24 ore per diagnosi e trattamento migliorerebbe gli esiti clinici, rispetto a una combinazione di misurazioni in ambulatorio e auto-misurazioni a casa.
Relationship between clinic and ambulatory blood pressure and mortality: an observational cohort study in 59 124 patients.
Lancet. 2023 May 5:S0140-6736(23)00733-X
Association of Office and Ambulatory Blood Pressure With Mortality and Cardiovascular Outcomes.
JAMA. 2019 Aug 6;322(5):409-420
Gilberto Lacchia - Pubblicato 19/06/2023 - Aggiornato 19/06/2023
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