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365 - Prurito

[Tempo di lettura: 9 min] 
Il prurito è un sintomo comune. Nella prima fase della valutazione vanno cercati segni di una patologia dermatologica. La possibilità di una causa sistemica dovrebbe essere considerata in pazienti con prurito generalizzato e senza evidenza di lesioni cutanee primarie. Oltre ad anamnesi ed esame obiettivo, possono essere utili alcuni esami diagnostici.


Il prurito è un sintomo comune in medicina generale. L'eziologia è complessa. Può includere il rilascio di istamina, serotonina e neuropeptidi, o la trasmissione neuronale del segnale del prurito. Tra i fattori di rischio ci sono età avanzata, malattie dermatologiche note o nuove, e malattie sistemiche.

Se trattato in modo inadeguato, il prurito può influire negativamente sulla qualità della vita alterando l'umore, il livello di stress e il sonno.

Diagnosi differenziale  - La diagnosi differenziale del prurito è ampia. Se i sintomi durano da almeno sei settimane si parla di prurito cronico.
  • Cause dermatologiche - Le cause comuni sono xerosi cutanea, dermatite atopica, psoriasi, orticaria e infezioni cutanee.
  • Cause sistemiche - Spesso dipende da insufficienza renale cronica, epatopatie, malattie ematologiche o linfoproliferative e altre neoplasie. Anche il prurito da farmaci è incluso in questa categoria.
  • Cause neurologiche - Per esempio la notalgia parestetica, il prurito brachioradiale e la sclerosi multipla.
  • Cause psicogene - I pazienti possono lamentare prurito in caso di depressione, ansia, escoriazioni psicogene e la cosiddetta parassitosi delirante.
  • Misto - Il prurito attribuito a più di una causa viene inserito in questa categoria.
L'International Forum for the Study of Itch ha proposto un sistema di classificazione formale per il prurito cronico in tre diverse classi cliniche:
  • Gruppo I: prurito su cute infiammata;
  • Gruppo II: prurito su cute sana non infiammata (p.es. nefropatia, colestasi, prurito neuropatico);
  • Gruppo III: prurito con lesioni cutanee importanti, croniche, secondarie al grattamento (p.es. lesioni nodulari nella nefropatia terminale, escoriazioni secondarie a prurito intenso da malattie sistemiche, prurito neuropatico).
Le presentazioni del gruppo I suggeriscono una causa dermatologica. Quelle del gruppo II sono più tipiche di una causa sistemica, neurogenica o psicogena. Le presentazioni del gruppo III possono derivare da una qualsiasi delle eziologie precedentemente menzionate o da cause miste.

Il primo passo nella valutazione è quello di stabilire se il prurito può essere attribuito a una malattia dermatologica o se può dipendere da una causa non cutanea. Il prurito è talvolta la prima manifestazione di una malattia sistemica, come il morbo di Hodgkin o la cirrosi biliare primaria, e può precedere di mesi altri sintomi.

Anamnesi - Va valutata sede, natura, momento di insorgenza e durata del prurito, oltre ai fattori che lo attenuano.

Se il prurito è localizzato è più probabile che la causa sia locale. Un peggioramento dopo la doccia può suggerire una policitemia o un prurito acquagenico. Il prurito notturno fa ipotizzare la scabbia.

La presenza di prurito nei membri della famiglia o in un animale domestico può suggerire che la causa sia un'infestazione da acari.

L'esposizione a prodotti chimici, nuovi saponi o detergenti potrebbe causare una dermatite atopica o irritativa.

Se alleviato da emollienti o farmaci topici è più probabile che la patologia sottostante sia benigna.

Un'anamnesi sociale può evidenziare una dieta povera e far ipotizzare una carenza marziale; l’abuso di alcol può indirizzare verso la ricerca di un’epatopatia.

La valutazione dello stress emotivo può fare ipotizzare cause psicogene.

Esame obiettivo - Va valutata la presenza di un'eruzione cutanea, il pattern di distribuzione, altre lesioni e segni di escoriazione.

In alcuni pazienti, per esempio con scabbia, pemfigoide o dermatite erpetiforme, minime lesioni primarie possono essere mascherate da alterazioni secondarie o non essere diagnostiche (p.es. i pazienti con scabbia possono presentare segni di orticaria, chiazze sparse di dermatite secondaria, noduli sui genitali e dermatite interdigitale).

La xerosi cutanea è caratterizzata da prurito in aree di cute secca e squamosa. È una causa comune di prurito negli anziani. Il prurito si localizza spesso agli arti inferiori e al dorso.

I pazienti con xerosi di solito si presentano con alterazioni minime rilevabili, ma possono svilupparsi aree infiammatorie eritematose e squamose. La xerosi grave può anche precipitare lo sviluppo di una dermatite eczematosa pruritica.

I fattori di rischio per la xerosi includono età avanzata, bagni frequenti e temperature ambientali elevate con umidità relativamente bassa, come l'ambiente prodotto dal riscaldamento domestico in inverno, periodo dell’anno in cui è più frequente questa problematica.

Il colore della cute può suggerire la patologia sottostante (p.es. ittero nelle epatopatie, dermografismo nell’orticaria).

In caso di assenza di lesioni, un esame obiettivo completo permette di evidenziare linfoadenopatie o epatosplenomegalia.

Il prurito brachioradiale e la notalgia parestetica sono due condizioni ben definite di prurito/bruciore localizzati.

Il prurito brachioradiale riguarda un'area intorno al gomito e sulla superficie estensoria del braccio. La notalgia paraestetica colpisce l'area medio-scapolare.

L'eziologia è probabilmente quella di una neuropatia sensoriale. Si ipotizza che alcuni casi di prurito brachioradiale siano secondari a una patologia cervicale.

Esami diagnostici - Nei pazienti con prurito la maggior parte dei casi sono da riferire a un problema dermatologico e possono essere valutati solo con anamnesi ed esame obiettivo.

Se la causa sottostante non è chiara e non ci sono segni di malattia dermatologica attiva, vanno considerati gli accertamenti indicati in tabella, per escludere cause sistemiche.

Ulteriori indagini in medicina generale dipendono da ciò che si rileva all’anamnesi e all’esame obiettivo.

Per esempio, radiografia del torace in pazienti con sospetto carcinoma bronchiale o con sintomi di tipo B (febbre, sudorazioni notturne, calo ponderale) nel sospetto di linfoma.

Test HIV: l’infezione può presentarsi con rash aspecifico, segni di infezione batterica ricorrente (p.es. follicolite stafilococcica) o opportunistica.

Sangue occulto nelle feci se si ipotizza un prurito paraneoplastico secondario a un carcinoma gastrointestinale, o esame parassitologico delle feci in persone con una storia di viaggi in aree con parassitosi endemiche.

Elettroforesi sierica e VES possono essere appropriate se sono presenti sintomi suggestivi di mieloma multiplo.

In gravidanza si può avere prurito nel 2% delle gravide, senza una causa dermatologica. Il prurito gravidico può anche dipendere dalla colestasi, di solito nel terzo trimestre.

Prurito da farmaci - I meccanismi attraverso i quali i farmaci possono causare prurito sono diversi.

Per esempio, il prurito può derivare dalla secchezza cutanea indotta dal farmaco, (retinoidi sistemici) o da fototossicità (doxiciclina).

L'unico modo per ipotizzare una causa farmacologica è la sospensione della terapia per alcune settimane.

Il prurito senza eruzione cutanea associata è un effetto avverso di numerosi farmaci. La tabella elenca i più comuni.

Nell’algoritmo qui sotto è suggerito un possibile iter per la valutazione e la gestione dei pazienti con prurito.





Pruritus: Etiology and patient evaluation
UpToDate - Topic last updated: Jan 22, 2021.

Pruritus: Diagnosis and Management.
Am Fam Physician. 2022 Jan 1;105(1):55-64.

Pruritus (itch) - without a rash
Primary Care Dermatological Society - Last updated: Nov 18, 2021

Pruritus
InnovAiT, 2017;10(3):139-147

Clinical practice. Chronic pruritus.
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Management of pruritus
InnovAiT, 2010;3(7):384-387

 

Gilberto Lacchia - Pubblicato 31/01/2022 - Aggiornato 31/01/2022

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