In questo studio americano su oltre 30000 bambini è stata confrontata l'efficacia degli antibiotici a spettro ristretto rispetto a quelli ad ampio spettro (amoxicillina/clavulanato, cefalosporine, macrolidi) in bambini d 6 mesi a 12 anni trattati per infezioni delle alte vie aeree.
Nonostante le linee guida, il 14% era stato trattato con antibiotici a largo spettro (in Italia sospetto che questa proporzione sarebbe maggiore). Questi bambini avevano una percentuale maggiore di effetti collaterali che richiedevano una valutazione medica (4% risp. 3%) e una percentuale simile (3%) di fallimento della terapia (il rischio di fallimento era leggermente minore in quelli trattati con antibiotici ad ampio spettro solo per la faringite da streptococco A, 1% risp. 2%). Nei bambini trattati con antibiotici a largo spettro si osservava un percentuale maggiore di rash cutanei e disturbi gastrointestinali (36% risp. 25%) e una qualità di vita inferiore rispetto ai trattati con antibiotici a spettro ristretto.
Il commentatore osserva che questo studio dovrebbe convincere i medici che i risultati clinici in questo contesto non sono migliori con gli antibiotici a largo spettro e che gli effetti sul paziente potrebbero essere peggiori.
Sarebbe interessante uno studio simile anche nella popolazione di assistiti dei MMG (anziani).
Gerber JS et al. Association of broad- vs narrow-spectrum antibiotics with treatment failure, adverse events, and quality of life in children with acute respiratory tract infections. JAMA 2017 Dec 19; 318:2325.
Gilberto Lacchia
Pubblicato: 11/01/2018 Aggiornato: 19/10/2018
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