Passa ai contenuti principali

559 - Raccomandato il ritiro dal commercio del 17-OHPC

NOTIZIA FLASH ⚡
L'EMA raccomanda il ritiro dal commercio dei farmaci contenenti 17-idrossiprogesterone caproato che potrebbero indurre neoplasie in chi è stato esposto in utero. [Lettura 2 min]

Il comitato per la valutazione dei rischi in farmacovigilanza (PRAC) dell'EMA ha raccomandato il ritiro dal commercio dei medicinali contenenti 17-idrossiprogesterone caproato (17-OHPC, Lentogest°) nell'Unione Europea.

Questa decisione è stata presa dopo una revisione che ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza e ha evidenziato l'inefficacia del farmaco nella prevenzione del parto prematuro.

Il PRAC ha esaminato i risultati di uno studio di popolazione su larga scala che ha valutato il rischio di cancro in persone esposte in utero al 17-OHPC, monitorandole per circa 50 anni dalla nascita.

I dati suggeriscono un possibile aumento del rischio di cancro rispetto ai non esposti, anche se il numero di casi di cancro nello studio era basso e lo studio presentava alcune limitazioni, quali scarse informazioni sui fattori di rischio per il cancro.

Il PRAC ha anche considerato nuovi studi sull'efficacia del 17-OHPC nella prevenzione del parto prematuro. 

Uno studio che ha coinvolto oltre 1.700 donne in gravidanza con storia di parto pretermine ha dimostrato che il 17-OHPC non è più efficace del placebo nel prevenire il parto prematuro ricorrente o le complicanze mediche dovute alla prematurità nei neonati.

Due metanalisi hanno confermato l'inefficacia del 17-OHPC nella prevenzione del parto pretermine.

Per gli altri usi autorizzati del 17-OHPC (metrorragie disfunzionali giovanili e climateriche, amenorree primarie e secondarie, insufficienza luteinica), il PRAC ha concluso che dalle evidenze emerge una scarsa efficacia.

Considerando il possibile rischio di cancro e i dati sull'inefficacia del 17-OHPC nei suoi usi autorizzati, il PRAC ha ritenuto che i benefici del 17-OHPC non superino i rischi in nessun uso autorizzato, e raccomanda la sospensione delle autorizzazioni all'immissione in commercio.


Il PRAC raccomanda la sospensione dei medicinali contenenti idrossiprogesterone caproato dal mercato europeo
AIFA - 17 maggio 2024


Gilberto Lacchia - Pubblicato 21/02/2024 - Aggiornato 21/02/2024 

Commenti

Post popolari in questo blog

266 - Oppioidi e antidepressivi: attenti alle interazioni pericolose

[Tempo di lettura: 7 min]  Associare oppioidi e farmaci antidepressivi espone a diversi tipi di interazione. Alcuni oppioidi aumentano l'attività serotoninergica e possono indurre una sindrome serotoninergica. In certi casi gli SSRI possono bloccare il metabolismo degli oppioidi riducendo l’effetto analgesico di alcuni o aumentando le concentrazioni e il rischio di effetti avversi di altri. La strategia preventiva più semplice è quella di evitare la prescrizione degli oppioidi associati a maggiori rischi di interazione. L'effetto analgesico degli oppioidi è mediato attraverso tre recettori oppioidi principali, mu , delta e kappa .  Molti oppioidi, soprattutto quelli sintetici, agiscono anche su altri target, bloccando per esempio la ricaptazione di serotonina e noradrenalina e i recettori N-metil-D-aspartato (NMDA). Alcuni oppioidi inibiscono il trasportatore di serotonina che aumenta le concentrazioni di serotonina nella sinapsi e quindi l'effetto postsinaptico della se

392 - Tremore indotto da farmaci

Tempo di lettura: 5 min Il tremore è un sintomo molto frequente e non è sempre facile stabilire se sia causato o esacerbato da un farmaco. Si classifica in base al comportamento associato: tremore d'azione di tipo cinetico (durante un movimento volontario) o posturale (mantenimento di una postura), tremore a riposo e tremore intenzionale (durante un movimento diretto a un obiettivo). Alcuni fattori utili per la diagnosi del tremore da farmaci sono: 1) esclusione di altre cause mediche di tremore ( p.es . ipertiroidismo, ipoglicemia); 2) rapporto temporale con l'inizio della terapia; 3) rapporto dose-risposta (l'aumento della dose peggiora il tremore e viceversa); e 4) mancanza di progressione (i tremori del morbo di Parkinson e i tremori essenziali si modificano nel tempo). I pazienti più a rischio sono quelli più anziani, per diversi motivi: Interazione con le patologie di base ( p.es . il parkinsonismo indotto da metoclopramide è più intenso in caso di

304 - Scialorrea da farmaci

[Tempo di lettura: 4 min]    Diversi farmaci, utilizzati soprattutto in psichiatria, possono causare ipersalivazione. È un problema che può ridurre la qualità di vita dei pazienti e a volte avere complicanze gravi. La scialorrea (ipersalivazione) è un sintomo soggettivo, percepito dal paziente come eccessiva produzione di saliva. A volte si presenta con una fuoriuscita di saliva dalla bocca perché il soggetto non riesce a trattenerla dietro la barriera labiale. È un fenomeno comune nei neonati, ma è considerata anomala dopo i quattro anni. Può essere causata dalla diminuzione della frequenza di deglutizione o dall’aumento della produzione di saliva. Le cause possono essere locali (odontalgia, protesi mal posizionate, infiammazioni o infezioni orali), neurologiche (nevralgia trigeminale, tumori cerebrali, morbo di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica), tossiche (mercurio, iodio, fluoruro di sodio, funghi velenosi, nicotina) o farmacologiche. La scialorrea può avere diverse cons