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Molti accessi in un ambulatorio di medicina generale sono motivati da dolori cronici lombari, a spalle o ginocchia. Di solito, per diagnosi e terapia non è indicata una risonanza magnetica, che viene spesso sollecitata dagli stessi pazienti.
Il numero di pazienti anziani che riferiscono dolori cronici (persistenti da più di 2-3 mesi) a regione lombare, spalle e ginocchia continuerà ad aumentare con l'invecchiamento della popolazione.
La valutazione del dolore cronico può essere difficile. La risonanza magnetica (RM) è spesso utilizzata come ausilio diagnostico.
È un esame frequentemente sollecitato dagli stessi pazienti o da specialisti.
Il numero di pazienti anziani che riferiscono dolori cronici (persistenti da più di 2-3 mesi) a regione lombare, spalle e ginocchia continuerà ad aumentare con l'invecchiamento della popolazione.
La valutazione del dolore cronico può essere difficile. La risonanza magnetica (RM) è spesso utilizzata come ausilio diagnostico.
È un esame frequentemente sollecitato dagli stessi pazienti o da specialisti.
La RM può essere utile per definire la causa del dolore dopo un evento traumatico importante, come una lesione meniscale acuta. In caso di dolore cronico in anziani che non hanno subito traumi significativi, le evidenze suggeriscono che il dolore possa dipendere da fattori non correlati ai risultati della RM.
Molte patologie trattate in passato con interventi chirurgici (p.es. ernia del disco, lacerazioni meniscali, lesioni della cuffia dei rotatori) possono risolversi con il tempo o con terapie non invasive, come fisioterapia o esercizi eseguiti a domicilio.
Alterazioni alla RM sono comuni in soggetti asintomatici, soprattutto con l’avanzare dell’età: discopatie, lacerazioni della cuffia dei rotatori e del labbro glenoideo e lesioni meniscali.
Diversi studi hanno dimostrato come la maggior parte dei pazienti di mezza età e anziani con lesioni alla RM che in passato erano considerate chirurgiche possano migliorare con terapie conservative, anche in caso, per esempio, di ernie del disco sintomatiche, la cui storia naturale è quella di una riduzione della sintomatologia nel tempo.
Ciò vale anche per lacerazioni croniche della cuffia dei rotatori, lesioni SLAP e meniscali.
Studi recenti hanno dimostrato che interventi quali la decompressione subacromiale e la meniscectomia parziale non danno risultati migliori dell'artroscopia placebo di spalla o ginocchio, con risultati paragonabili, indipendentemente dal fatto che la patologia sia corretta o meno.
Nella maggior parte dei casi di dolore cronico lombare, a spalla o ginocchio, la RM non è necessaria. Il trattamento non chirurgico di solito è efficace, nonostante i risultati della RM.
Studi controllati con placebo suggeriscono che il recupero dipenda da una forte componente psicologica. Il medico di famiglia può giocare un ruolo importante nel promuovere un atteggiamento positivo per la partecipazione attiva del paziente.
Una RM non è di solito necessaria, a meno che alcuni mesi di riabilitazione non abbiano avuto successo. L’esame, inoltre, ha senso solo se si sta prendendo in seria considerazione un intervento chirurgico.
La RM non è di solito indicata per la diagnosi di artrosi, soprattutto gonartrosi, perché è preferibile una radiografia tradizionale sotto carico. Oltre a non modificare il trattamento, aumenterebbero le probabilità di trovare incidentalmente lesioni meniscali degenerative.
Alterazioni degenerative del ginocchio si osservano frequentemente in soggetti di età >35 anni, soprattutto in assenza di traumi in anamnesi. Le lesioni meniscali legate all'età interessano il 50% dei pazienti maschi di età tra 70 e 90 anni e il 16% delle donne di età tra 50 e 59 anni.
In alcuni casi la RM è indicata tempestivamente:
Prima di richiedere una RM per un dolore cronico andrebbero valutate anche le possibili implicazioni negative: una RM non indicata può comportare procedure non necessarie con i relativi effetti avversi.
Against the Routine Use of MRI for Nonoperative Treatment of Chronic Orthopedic Conditions.
Am Fam Physician. 2020 Nov 1;102(9):521-522
Unnecessary magnetic resonance imaging of the knee: How much is it really costing the NHS?
Ann Med Surg (Lond). 2021 Aug 28;70:102736
Imaging for musculoskeletal problems
InnovAiT, 2013:6(11), 735–738
Low back pain—should I image?
InnovAiT, 2011:2(4), 114–115
Gilberto Lacchia - Pubblicato 14/04/2023 - Aggiornato 14/04/2023
Molte patologie trattate in passato con interventi chirurgici (p.es. ernia del disco, lacerazioni meniscali, lesioni della cuffia dei rotatori) possono risolversi con il tempo o con terapie non invasive, come fisioterapia o esercizi eseguiti a domicilio.
Alterazioni alla RM sono comuni in soggetti asintomatici, soprattutto con l’avanzare dell’età: discopatie, lacerazioni della cuffia dei rotatori e del labbro glenoideo e lesioni meniscali.
Diversi studi hanno dimostrato come la maggior parte dei pazienti di mezza età e anziani con lesioni alla RM che in passato erano considerate chirurgiche possano migliorare con terapie conservative, anche in caso, per esempio, di ernie del disco sintomatiche, la cui storia naturale è quella di una riduzione della sintomatologia nel tempo.
Ciò vale anche per lacerazioni croniche della cuffia dei rotatori, lesioni SLAP e meniscali.
Studi recenti hanno dimostrato che interventi quali la decompressione subacromiale e la meniscectomia parziale non danno risultati migliori dell'artroscopia placebo di spalla o ginocchio, con risultati paragonabili, indipendentemente dal fatto che la patologia sia corretta o meno.
Nella maggior parte dei casi di dolore cronico lombare, a spalla o ginocchio, la RM non è necessaria. Il trattamento non chirurgico di solito è efficace, nonostante i risultati della RM.
Studi controllati con placebo suggeriscono che il recupero dipenda da una forte componente psicologica. Il medico di famiglia può giocare un ruolo importante nel promuovere un atteggiamento positivo per la partecipazione attiva del paziente.
Una RM non è di solito necessaria, a meno che alcuni mesi di riabilitazione non abbiano avuto successo. L’esame, inoltre, ha senso solo se si sta prendendo in seria considerazione un intervento chirurgico.
La RM non è di solito indicata per la diagnosi di artrosi, soprattutto gonartrosi, perché è preferibile una radiografia tradizionale sotto carico. Oltre a non modificare il trattamento, aumenterebbero le probabilità di trovare incidentalmente lesioni meniscali degenerative.
Alterazioni degenerative del ginocchio si osservano frequentemente in soggetti di età >35 anni, soprattutto in assenza di traumi in anamnesi. Le lesioni meniscali legate all'età interessano il 50% dei pazienti maschi di età tra 70 e 90 anni e il 16% delle donne di età tra 50 e 59 anni.
In alcuni casi la RM è indicata tempestivamente:
- sospetta infezione cronica,
- sospetta neoplasia,
- dolore lombare importante associato a segni clinici di stenosi spinale o radiculopatia con sintomi neurologici.
Prima di richiedere una RM per un dolore cronico andrebbero valutate anche le possibili implicazioni negative: una RM non indicata può comportare procedure non necessarie con i relativi effetti avversi.
Against the Routine Use of MRI for Nonoperative Treatment of Chronic Orthopedic Conditions.
Am Fam Physician. 2020 Nov 1;102(9):521-522
Unnecessary magnetic resonance imaging of the knee: How much is it really costing the NHS?
Ann Med Surg (Lond). 2021 Aug 28;70:102736
Imaging for musculoskeletal problems
InnovAiT, 2013:6(11), 735–738
Low back pain—should I image?
InnovAiT, 2011:2(4), 114–115
Gilberto Lacchia - Pubblicato 14/04/2023 - Aggiornato 14/04/2023
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