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I disturbi cognitivi sono comuni negli anziani.
I pazienti si rivolgono al medico, di solito il medico di famiglia, in media 2-4 anni dopo l'inizio dei sintomi di disturbo cognitivo.
Quando vengono valutati per la prima volta, circa due terzi dei pazienti hanno punteggi cognitivi nell'ambito della demenza. Ciò suggerisce che sintomi cognitivi meno gravi possano essere presenti da anni.
Il disturbo cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment, MCI) può essere uno stadio prodromico di una demenza che progredirà nel tempo o essere causato da altre condizioni potenzialmente trattabili, modificabili o reversibili.
I pazienti con diagnosi di MCI non sempre progrediscono verso la demenza. La percentuale di conversione varia dal 21 al 61% in follow-up di almeno 3 anni.
Quando i pazienti si presentano al medico di famiglia esprimendo preoccupazioni per la loro memoria, può essere somministrato un test di screening come il Mini-Mental State Examination (MMSE) o il Montreal Cognitive Assessment (MoCA).
In un contesto come quello della medicina generale, tuttavia, di solito questi test non vengono eseguiti a causa del tempo richiesto per somministrarli.
In un periodo come quello che stiamo vivendo, con il forte aumento della mole di lavoro causato dalla pandemia, anche i 6-7 minuti richiesti da un test come il GPCog, pensato per la medicina di famiglia, possono essere troppi per uno studio di medicina generale.
In uno studio retrospettivo di un centro universitario statunitense per i disturbi della memoria, i ricercatori hanno confrontato l'MMSE e il Self-Administered Gerocognitive Examination (SAGE), uno strumento validato a 11 voci sviluppato nel loro centro.
Come indicato nel nome, il SAGE è autosomministrato: i pazienti lo completano da soli, di solito in 10-15 minuti. Può essere eseguito a casa o nello studio medico. Non richiede attrezzature speciali, solo carta e penna.
Il paziente compila il test senza l'assistenza di terzi. Se pone delle domande, gli viene semplicemente detto di fare del suo meglio.
Nello studio, sia il MMSE sia il SAGE sono stati completati a ogni visita semestrale da 220 pazienti con demenza lieve tipo Alzheimer al basale, 94 pazienti con MCI che non hanno progredito verso la demenza durante il follow-up, 70 pazienti con MCI che hanno progredito in demenza durante il follow-up e 40 pazienti con deterioramento cognitivo soggettivo.
Durante un follow-up medio di 3 o 4 anni, i punteggi SAGE sono diminuiti almeno 6 mesi prima dei punteggi MMSE nei pazienti con malattia di Alzheimer e in quelli con MCI che hanno avuto una progressione. Questo dato suggerisce una maggiore sensibilità del SAGE per rilevare la progressione.
Nei pazienti con il solo deterioramento cognitivo soggettivo o MCI non progressivo, entrambi i punteggi SAGE e MMSE sono rimasti invariati.
Il SAGE sembra fornire risultati paragonabili al MMSE, con il vantaggio dell'autosomministrazione a casa o nello studio medico.
Qui sotto sono disponibili i link al test tradotto in italiano (4 versioni diverse per essere somministrate nel corso del follow-up), con le istruzioni su come interpretarlo e attribuire il punteggio.
In pratica - Il test SAGE ha il vantaggio dell'autosomministrazione, della brevità e della disponibilità di quattro forme intercambiabili.
Contribuisce all'identificazione del MCI ed è sensibile alle variazioni delle capacità cognitive nel tempo. Una riduzione di 2-3 punti o più nell’arco di 12-18 mesi può essere significativa e dovrebbe indurre a considerare ulteriori diagnosi, valutazioni o modifiche alla gestione del paziente.
La facilità nel somministrare il test ripetendolo nel tempo e la possibilità di valutare stabilità o declino del punteggio, forniscono un biomarcatore cognitivo oggettivo.
Self-Administered Gerocognitive Examination (italiano)
File ZIP contenente 4 versioni diverse del test
Somministrazione e istruzioni per calcolare il punteggio
Self-Administered Gerocognitive Examination: longitudinal cohort testing for the early detection of dementia conversion.
Alzheimers Res Ther. 2021 Dec 6;13(1):192
Gilberto Lacchia - Pubblicato 02/02/2022 - Aggiornato 02/02/2022
In pazienti con deterioramento cognitivo, un test auto-somministrato è stato confrontato con il Mini-Mental State Examination con risultati positivi.
I disturbi cognitivi sono comuni negli anziani.
I pazienti si rivolgono al medico, di solito il medico di famiglia, in media 2-4 anni dopo l'inizio dei sintomi di disturbo cognitivo.
Quando vengono valutati per la prima volta, circa due terzi dei pazienti hanno punteggi cognitivi nell'ambito della demenza. Ciò suggerisce che sintomi cognitivi meno gravi possano essere presenti da anni.
Il disturbo cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment, MCI) può essere uno stadio prodromico di una demenza che progredirà nel tempo o essere causato da altre condizioni potenzialmente trattabili, modificabili o reversibili.
I pazienti con diagnosi di MCI non sempre progrediscono verso la demenza. La percentuale di conversione varia dal 21 al 61% in follow-up di almeno 3 anni.
Quando i pazienti si presentano al medico di famiglia esprimendo preoccupazioni per la loro memoria, può essere somministrato un test di screening come il Mini-Mental State Examination (MMSE) o il Montreal Cognitive Assessment (MoCA).
In un contesto come quello della medicina generale, tuttavia, di solito questi test non vengono eseguiti a causa del tempo richiesto per somministrarli.
In un periodo come quello che stiamo vivendo, con il forte aumento della mole di lavoro causato dalla pandemia, anche i 6-7 minuti richiesti da un test come il GPCog, pensato per la medicina di famiglia, possono essere troppi per uno studio di medicina generale.
In uno studio retrospettivo di un centro universitario statunitense per i disturbi della memoria, i ricercatori hanno confrontato l'MMSE e il Self-Administered Gerocognitive Examination (SAGE), uno strumento validato a 11 voci sviluppato nel loro centro.
Come indicato nel nome, il SAGE è autosomministrato: i pazienti lo completano da soli, di solito in 10-15 minuti. Può essere eseguito a casa o nello studio medico. Non richiede attrezzature speciali, solo carta e penna.
Il paziente compila il test senza l'assistenza di terzi. Se pone delle domande, gli viene semplicemente detto di fare del suo meglio.
Nello studio, sia il MMSE sia il SAGE sono stati completati a ogni visita semestrale da 220 pazienti con demenza lieve tipo Alzheimer al basale, 94 pazienti con MCI che non hanno progredito verso la demenza durante il follow-up, 70 pazienti con MCI che hanno progredito in demenza durante il follow-up e 40 pazienti con deterioramento cognitivo soggettivo.
Durante un follow-up medio di 3 o 4 anni, i punteggi SAGE sono diminuiti almeno 6 mesi prima dei punteggi MMSE nei pazienti con malattia di Alzheimer e in quelli con MCI che hanno avuto una progressione. Questo dato suggerisce una maggiore sensibilità del SAGE per rilevare la progressione.
Nei pazienti con il solo deterioramento cognitivo soggettivo o MCI non progressivo, entrambi i punteggi SAGE e MMSE sono rimasti invariati.
Il SAGE sembra fornire risultati paragonabili al MMSE, con il vantaggio dell'autosomministrazione a casa o nello studio medico.
Qui sotto sono disponibili i link al test tradotto in italiano (4 versioni diverse per essere somministrate nel corso del follow-up), con le istruzioni su come interpretarlo e attribuire il punteggio.
In pratica - Il test SAGE ha il vantaggio dell'autosomministrazione, della brevità e della disponibilità di quattro forme intercambiabili.
Contribuisce all'identificazione del MCI ed è sensibile alle variazioni delle capacità cognitive nel tempo. Una riduzione di 2-3 punti o più nell’arco di 12-18 mesi può essere significativa e dovrebbe indurre a considerare ulteriori diagnosi, valutazioni o modifiche alla gestione del paziente.
La facilità nel somministrare il test ripetendolo nel tempo e la possibilità di valutare stabilità o declino del punteggio, forniscono un biomarcatore cognitivo oggettivo.
Self-Administered Gerocognitive Examination (italiano)
File ZIP contenente 4 versioni diverse del test
Somministrazione e istruzioni per calcolare il punteggio
Self-Administered Gerocognitive Examination: longitudinal cohort testing for the early detection of dementia conversion.
Alzheimers Res Ther. 2021 Dec 6;13(1):192
Gilberto Lacchia - Pubblicato 02/02/2022 - Aggiornato 02/02/2022
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