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Questo strumento diagnostico, tuttavia, ha alcuni problemi che ne limitano un uso diffuso in medicina generale, soprattutto per la prima valutazione diagnostica: tempi di somministrazione medio-lunghi (circa 10-15 minuti); difficoltà di interpretazione e attribuzione del punteggio; limitata sensibilità diagnostica nella fase preclinica con numerosi falsi negativi, soprattutto in soggetti con elevato quoziente intellettivo e alta scolarità.
Il General Practitioner Assessment of Cognition (GPCog), introdotto all'inizio degli anni 2000, è uno strumento di screening rapido, studiato per essere usato in medicina generale. È l'unico che, in 4-6 minuti, integra una sezione di valutazione cognitiva del paziente con una sezione di valutazione funzionale da parte di un familiare/conoscente, compilabile anche in un secondo tempo e telefonicamente.
Tra le caratteristiche che fanno preferire il GPCog al MMSE, oltre a rapidità e completezza, vi è l'elevata sensibilità, la facilità di somministrazione e di punteggio e la semplicità d'uso: è facile da memorizzare e può essere applicato ovunque con una penna e un foglio di carta.
Il GPCog è inserito in tutte le più recenti linee guida o di indirizzo per la diagnosi di deterioramento cognitivo in medicina generale e la sua versione italiana è stata formalmente validata, mantenendo le stesse caratteristiche psicometriche di quello originale in lingua inglese.
La valutazione del paziente è molto semplice: al paziente viene fatto memorizzare un nome e un indirizzo da richiamare successivamente, si chiede di disegnare il quadrante dell'orologio e di segnare un'ora precisa, ripetere l'indirizzo fatto memorizzare all'inizio e infine raccontare un fatto di cronaca.
Con un punteggio inferiore a 5 si può già diagnosticare un deterioramento cognitivo; nei casi borderline sono previste 6 domande da porre a un famigliare/conoscente.
GPCOG - Versione cartacea
GPCOG - Versione online
The validation of the Italian version of the GPCOG (GPCOG-It)
Int Psychogeriatr. 2010 Feb;22(1):82-90
Gilberto Lacchia - Pubblicato 15/07/2019 - Aggiornato 15/07/2019
In medicina generale è molto frequente dover valutare per la prima volta pazienti con un sospetto disturbo cognitivo e decidere se inviarli a una visita di secondo livello.
Attualmente lo strumento più diffuso per la valutazione dello stato cognitivo è il Mini Mental State Evaluation (MMSE), utilizzato sia per la diagnosi preclinica o conclamata, sia per il monitoraggio.
Attualmente lo strumento più diffuso per la valutazione dello stato cognitivo è il Mini Mental State Evaluation (MMSE), utilizzato sia per la diagnosi preclinica o conclamata, sia per il monitoraggio.
Questo strumento diagnostico, tuttavia, ha alcuni problemi che ne limitano un uso diffuso in medicina generale, soprattutto per la prima valutazione diagnostica: tempi di somministrazione medio-lunghi (circa 10-15 minuti); difficoltà di interpretazione e attribuzione del punteggio; limitata sensibilità diagnostica nella fase preclinica con numerosi falsi negativi, soprattutto in soggetti con elevato quoziente intellettivo e alta scolarità.
Il General Practitioner Assessment of Cognition (GPCog), introdotto all'inizio degli anni 2000, è uno strumento di screening rapido, studiato per essere usato in medicina generale. È l'unico che, in 4-6 minuti, integra una sezione di valutazione cognitiva del paziente con una sezione di valutazione funzionale da parte di un familiare/conoscente, compilabile anche in un secondo tempo e telefonicamente.
Tra le caratteristiche che fanno preferire il GPCog al MMSE, oltre a rapidità e completezza, vi è l'elevata sensibilità, la facilità di somministrazione e di punteggio e la semplicità d'uso: è facile da memorizzare e può essere applicato ovunque con una penna e un foglio di carta.
Il GPCog è inserito in tutte le più recenti linee guida o di indirizzo per la diagnosi di deterioramento cognitivo in medicina generale e la sua versione italiana è stata formalmente validata, mantenendo le stesse caratteristiche psicometriche di quello originale in lingua inglese.
La valutazione del paziente è molto semplice: al paziente viene fatto memorizzare un nome e un indirizzo da richiamare successivamente, si chiede di disegnare il quadrante dell'orologio e di segnare un'ora precisa, ripetere l'indirizzo fatto memorizzare all'inizio e infine raccontare un fatto di cronaca.
Con un punteggio inferiore a 5 si può già diagnosticare un deterioramento cognitivo; nei casi borderline sono previste 6 domande da porre a un famigliare/conoscente.
GPCOG - Versione cartacea
GPCOG - Versione online
The validation of the Italian version of the GPCOG (GPCOG-It)
Int Psychogeriatr. 2010 Feb;22(1):82-90
Gilberto Lacchia - Pubblicato 15/07/2019 - Aggiornato 15/07/2019
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