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La cabergolina (Dostinex°) è un agonista dopaminergico derivato dall'ergot in commercio da più di trent’anni. È utilizzata per la terapia dell’iperprolattinemia a dosi intorno a 1 mg alla settimana e del morbo di Parkinson a 1-3 mg/d.
È noto che i derivati dell’ergot possono causare valvulopatie cardiache alle dosi usate nel morbo di Parkinson.
Una metanalisi ha valutato il rischio di valvulopatie all’ecocardiografia in pazienti trattati con cabergolina a basse dosi per iperprolattinemia.
Circa 800 soggetti che assumevano cabergolina sono stati confrontati con oltre 1300 controlli senza iperprolattinemia e non esposti al farmaco. I gruppi sono stati confrontati per età, sesso, ipertensione, diabete e tabagismo.
Il rischio è risultato maggiore in caso di esposizione alla cabergolina. In particolare, il rischio di insufficienza tricuspidale da moderata a grave risultava quasi quadruplicato in chi assumeva il farmaco da almeno 1 anno (RR 3.7).
In pratica - I pazienti in terapia a lungo termine con cabergolina, anche a basse dosi, vanno monitorati nel tempo con ecocardiogramma periodico.
La terapia con cabergolina può aumentare il rischio di valvulopatie cardiache. Anche a basse dosi.
La cabergolina (Dostinex°) è un agonista dopaminergico derivato dall'ergot in commercio da più di trent’anni. È utilizzata per la terapia dell’iperprolattinemia a dosi intorno a 1 mg alla settimana e del morbo di Parkinson a 1-3 mg/d.
È noto che i derivati dell’ergot possono causare valvulopatie cardiache alle dosi usate nel morbo di Parkinson.
Una metanalisi ha valutato il rischio di valvulopatie all’ecocardiografia in pazienti trattati con cabergolina a basse dosi per iperprolattinemia.
Circa 800 soggetti che assumevano cabergolina sono stati confrontati con oltre 1300 controlli senza iperprolattinemia e non esposti al farmaco. I gruppi sono stati confrontati per età, sesso, ipertensione, diabete e tabagismo.
Il rischio è risultato maggiore in caso di esposizione alla cabergolina. In particolare, il rischio di insufficienza tricuspidale da moderata a grave risultava quasi quadruplicato in chi assumeva il farmaco da almeno 1 anno (RR 3.7).
In pratica - I pazienti in terapia a lungo termine con cabergolina, anche a basse dosi, vanno monitorati nel tempo con ecocardiogramma periodico.
La scheda tecnica italiana della cabergolina informa del rischio, raccomandando una valutazione cardiologica prima dell'inizio della terapia:
- Controindicazioni: ”...evidenza di valvulopatia cardiaca determinata all'ecocardiogramma eseguito prima del trattamento”.
- Avvertenze e precauzioni: “Un primo ecocardiogramma deve essere effettuato entro 3-6 mesi dall’inizio della terapia, dopodiché la frequenza del monitoraggio ecocardiografico deve essere determinata da una appropriata valutazione clinica individuale, ponendo particolare attenzione ai segni e sintomi sopramenzionati, ma sempre con una frequenza minima di 6-12 mesi.”
I revisori della rivista Prescrire consigliano di evitare l’uso della cabergolina a favore della quinagolide (Norprolac°). Questo farmaco è disponibile in diversi paesi europei, ma non in Italia (non è più in commercio per decadenza della registrazione).
A meta-analysis of the prevalence of cardiac valvulopathy in hyperprolactinemic patients treated with Cabergoline.
J Clin Endocrinol Metab. 2018 Sep 11
Cabergolina - Scheda tecnica
AIFA
Cabergoline dans l'hyperprolactinémie : valvulopathies
La revue Prescrire 2021 feb;41(448):113-114.
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