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19 - Gli antibiotici riducono l'efficacia della contraccezione ormonale?

Tempo di lettura: 2 min
Molti medici e farmacisti consigliano alle donne che utilizzano una contraccezione ormonale di utilizzare una contraccezione di riserva durante il trattamento con antibiotici.

Mentre rifampicina e altri antibiotici di questa classe sono effettivamente induttori degli enzimi epatici che metabolizzano gli steroidi dei contraccettivi, altri antibiotici non hanno effetti farmacocinetici simili. È stata pubblicata una revisione sistematica di 29 studi riguardanti frequenza di gravidanza, livelli sierici di progesterone, valutazioni ecografiche dell’ovulazione, variazione dei pattern di sanguinamento e farmacocinetica nelle donne che utilizzano antibiotici diversi dalla rifampicina in associazione a contraccettivi orali.

L’uso concomitante di antibiotici (tra cui penicilline, cefalosporine, chinolonici, tetracicline, macrolidi, trimetoprim/sulfametossazolo, metronidazolo, dapsone e isoniazide/streptomicina) non è stato associato a variazioni nella frequenza di gravidanza o di ovulazione, di emorragie uterine non programmate o a riduzioni significative del progesterone sierico in donne che utilizzavano estro-progestinici, anelli vaginali o contraccettivi orali di emergenza.

Per le donne trattate con rifampicina sono adeguati contraccettivi come il medrossiprogesterone acetato depot iniettabile e gli IUD (che agiscono localmente). Le donne che utilizzano antibiotici diversi dalla rifampicina (che sono di gran lunga i più comuni) possono essere rassicurate che questi non ridurranno l’efficacia contraccettiva.

Simmons KB et al. Drug interactions between non-rifamycin antibiotics and hormonal contraception: A systematic review.
Am J Obstet Gynecol 2018 Jan; 218:88.

Gilberto Lacchia


Pubblicato: 12/04/2018 Aggiornato: 19/10/2018

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