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565 - Lesioni pruriginose negli anziani da calcioantagonisti

I rash cutanei pruriginosi non sono rari negli anziani. A volte possono essere causati da farmaci e spesso sono coinvolti i calcioantagonisti. [Lettura 6 min]

Punti Chiave

  • I rash cutanei pruriginosi e le eruzioni eczematose sono comuni negli anziani: i calcio-antagonisti possono essere una causa.
  • Alcuni studi hanno associato l'uso cronico di calcio-antagonisti, specialmente diidropiridine, a eruzioni eczematose croniche negli anziani.
  • Le eruzioni croniche compaiono in soggetti di età avanzata, a predominanza maschile e con un ritardo nella comparsa dopo l'inizio dell'assunzione del farmaco.
  • È prudente sospendere o sostituire calcio-antagonisti negli anziani con lesioni dermatologiche pruriginose croniche di causa sconosciuta.
Le eruzioni eczematose sono abbastanza comuni negli anziani.

In una parte dei casi non è possibile identificare una causa scatenante precisa o porre una diagnosi dermatologica specifica (dermatite da contatto, dermatite atopica, forme atipiche di varie dermatosi, pemfigoide bolloso o altre).

Da alcuni anni sono state pubblicate diverse segnalazioni di casi individuali o casistiche nelle quali la causa sospetta era l’assunzione cronica di farmaci.

I farmaci più frequentemente in causa erano diuretici, calcio-antagonisti (CA), ACE-inibitori, nitrati e benzodiazepine.

Nel 2017 è stato pubblicato il caso clinico di un uomo di 73 anni con prurito grave ed eruzioni eczematose diffuse su tutto il corpo e sul volto. 

Il quadro era presente da 5 anni e recentemente era peggiorato, con eritema a V nelle aree inguinali.

I numerosi accertamenti eseguiti non hanno permesso di porre una diagnosi causale.

Rivedendo tutti i farmaci assunti dal paziente, l'amlodipina è stata ritenuta la causa più probabile, anche in base alle segnalazioni di farmacovigilanza precedenti.

Dopo la sostituzione con un sartano, tutte le lesioni cutanee e il prurito intrattabile, resistente a numerosi trattamenti, si sono risolti in 10 giorni.

Nei 2 anni successivi non sono comparse nuove lesioni, supportando la diagnosi di eczema cronico indotto da CA.  

Nel 2007 era stato pubblicato uno studio multicentrico caso-controllo francese condotto per valutare il rischio di eruzioni eczematose croniche in relazione all'assunzione cronica di farmaci negli anziani.

Lo studio ha rilevato una associazione (odds ratio 2.29) tra eruzioni eczematose croniche o ricorrenti negli anziani e assunzione cronica di CA, soprattutto diidropiridine (amlodipina, felodipina, lacidipina, lercanidipina, nifedipina, ecc.).

I punti principali rilevati erano:
  • Alto tasso di guarigione dopo la sospensione dei CA (83% in uno studio ancillare, 68% nel database di farmacovigilanza francese). L'elevata frequenza di ricomparsa delle eruzioni dopo la risomministrazione (5 casi su 6 nel database, 3 su 3 pazienti degli autori), in un tempo medio di 3.8 giorni, suggeriscono fortemente la natura causale dell'associazione.
  • Le eruzioni eczematose croniche degli anziani hanno caratteristiche peculiari: età avanzata (media 76 anni), predominanza maschile, notevole ritardo tra l'inizio dell'assunzione dei CA e la comparsa delle lesioni cutanee (in media 3 mesi), occasionale localizzazione preferenziale delle lesioni nelle aree fotoesposte (17%), quadro istologico di eczema e necrosi cheratinocitaria sparsa.
  • Le eruzioni possono essere gravi, e richiedere il ricovero nel 22% dei casi presenti nel database di farmacovigilanza francese.
Un altro studio caso-controllo retrospettivo, è stato condotto negli Stati Uniti tra il 2005 e il 2011 su un totale di 226 pazienti per stabilire se alcune classi di farmaci, in particolare i CA, possono essere associate a eruzioni eczematose croniche nell'anziano.

Lo studio ha incluso 94 casi di pazienti di età ≥50 anni, in terapia con almeno un farmaco (media 6.6), con eruzioni eczematose simmetriche inspiegabili di durata ≥2 mesi, sospetta reazione cutanea da farmaci e biopsia con quadro di dermatite spongiotica e/o dermatite dell'interfaccia.

Sono stati esclusi pazienti con dermatite atopica, nessun farmaco in terapia, immunofluorescenza diretta positiva, causa identificata, chemioterapia, eruzioni lichenoidi o fotodistribuite.

I 132 controlli di pari età, sesso ed etnia avevano condizioni dermatologiche benigne, il 93% assumeva almeno un farmaco (media 4.8).

I farmaci più usati nei casi erano
  • statine (49%)
  • calcio-antagonisti (34%)
  • ACE-inibitori (31%)
  • ormoni tiroidei (32%)
  • diuretici tiazidici (29%)
È emersa una differenza statisticamente significativa nell'uso di calcio-antagonisti (odds ratio 4.21, IC95% 1.77-9.97) e anche diuretici tiazidici (odds ratio 2.07, IC95% 1.08-3.96) tra casi e controlli.

Lo studio presenta alcuni limiti: 
  • bias di selezione: i controlli sono stati scelti tra pazienti con condizioni dermatologiche benigne, il che potrebbe non rappresentare accuratamente la popolazione generale; 
  • in alcuni casi non era possibile confermare l'assunzione cronica di alcuni farmaci;
  • la potenza statistica era limitata;
  • natura retrospettiva, con mancanza di dettagli su aspetto ed estensione delle eruzioni dermatologiche.
Pur con questi limiti, lo studio conferma quanto riportato in precedenza dai ricercatori francesi riguardo al legame tra uso cronico di CA e comparsa di eczemi nell'anziano.

In pratica - Molti pazienti anziani soffrono di rash cutanei pruriginosi, spesso senza una causa identificabile.

L'uso a lungo termine di CA è fortemente associato a eruzioni eczematose croniche. 

Queste si verificano sul tronco, sulle estremità e sulle aree esposte al sole e hanno un esordio lento con un periodo di latenza di 3-4 mesi. 

La diagnosi si basa solitamente sul sospetto clinico, la sospensione ed eventualmente la reintroduzione del farmaco. 

Questi studi epidemiologici sono importanti per fornire indizi su quali farmaci sospettare per primi in pazienti anziani con eruzioni eczematose.

Potrebbe essere prudente sospendere o sostituire i CA negli anziani con lesioni dermatologiche pruriginose croniche da causa sconosciuta.

 

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Gilberto Lacchia - Pubblicato 10/06/2024 - Aggiornato 10/06/2024

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