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564 - Come interpretare l'antibiogramma per la scelta dell'antibiotico

Guida pratica all'interpretazione dell'antibiogramma: dalla MIC alla scelta della terapia antibiotica più appropriata. [Lettura 5 min]


L’antibiogramma è uno strumento essenziale nella pratica clinica per determinare la sensibilità o resistenza di un ceppo batterico o fungino ai farmaci antimicrobici.

È un test microbiologico in vitro in cui si espongono cariche microbiche standard a diverse concentrazioni di farmaco, per identificare il fenotipo di sensibilità dell'isolato.

Per garantire che i risultati siano interpretabili, affidabili e riproducibili, l'antibiogramma viene eseguito seguendo criteri standard definiti da organismi scientifici internazionali, come l'European Committee on Antimicrobial Susceptibility Testing (EUCAST).

L'interpretazione dei risultati è cruciale per guidare la scelta dell'antibiotico più efficace, tenendo conto di fattori clinici ed epidemiologici.

L’antibiogramma fornisce dati utili per:
  • offrire una terapia mirata ed efficace per il paziente;
  • ottenere informazioni epidemiologiche fondamentali per monitorare l'evoluzione dell'antibiotico-resistenza;
  • aggiornare lo spettro d'azione dei diversi antimicrobici;
  • adottare misure di controllo e prevenzione della diffusione delle resistenze;
  • sviluppare terapie antibiotiche empiriche ragionate, migliorando la gestione delle infezioni nella pratica clinica quotidiana.

Concentrazione minima inibente (MIC)

La MIC (Minimum Inhibitory Concentration), espressa in mg/L o microgrammi/ml, rappresenta la più bassa concentrazione di antimicrobico capace di inibire in vitro la crescita batterica dopo 12-24 ore di incubazione.

La MIC è determinata in vitro con il metodo della diluizione in brodo: si prepara una serie di provette di terreno liquido con concentrazioni scalari dell'antibiotico in esame, a cui viene aggiunto il ceppo batterico a concentrazione costante.

Dopo il periodo di incubazione, la provetta con la più bassa concentrazione di antibiotico che inibisce la crescita (brodo limpido) indica il valore della MIC per quella specifica combinazione batterio/antibiotico.

La tecnica può essere eseguita a mano (con provette) o su micro-piastre e lettori automatici di torbidità (micrometodo).

Concentrazione minima battericida (MBC)

La MBC (Minimum Bactericidal Concentration) è la più bassa concentrazione di un farmaco antimicrobico necessaria per uccidere più del 99,9% di una data popolazione microbica.

Per gli antibiotici con azione battericida, MIC e MBC coincidono; per quelli batteriostatici la MBC è significativamente più alta della MIC.

La determinazione della MBC è utile nelle infezioni gravi, come endocarditi, setticemie e meningiti, nelle quali è cruciale ottenere un effetto battericida; tuttavia, la mancanza di standardizzazione dei test per determinare la MBC limita il suo utilizzo nella pratica quotidiana.

Breakpoint ed ECOFF

Il breakpoint clinico è una concentrazione di MIC che separa i ceppi in cui c'è un'alta probabilità di successo terapeutico da quelli in cui è più probabile che il trattamento fallisca.

I breakpoint sono stabiliti considerando una combinazione di dati clinici, farmacocinetici, farmacodinamici e microbiologici.

Se la MIC di un isolato è inferiore o uguale al breakpoint clinico per un determinato antibiotico, allora i batteri sono considerati sensibili (S) al trattamento con quell'antibiotico, con una posologia standard, mentre con MIC superiori a questo breakpoint sono considerati resistenti (R).

Per alcune combinazioni patogeno-antibiotico, esiste una zona intermedia (I) tra la suscettibilità definitiva e la resistenza definitiva, definita dall’EUCAST come “sensibile all’aumento dell’esposizione”: in questo caso l'antibiotico potrebbe ancora essere utilizzato, a seconda del sito di infezione, ma a una dose più elevata.

Per esempio, potrebbe essere efficace in siti in cui è facile ottenere una concentrazione elevata, come nel polmone, ma non nel sistema nervoso centrale, per le difficoltà di superamento della barriera emato-encefalica.

L'ECOFF (Epidemiological Cut-Off Value) è il valore massimo della MIC per gli isolati batterici che non presentano meccanismi di resistenza acquisiti o mutazionali noti. Questi isolati sono considerati rappresentativi della popolazione batterica "wild type".

Gli ECOFF sono utilizzati principalmente per la sorveglianza epidemiologica, per identificare la presenza di ceppi batterici con potenziali meccanismi di resistenza emergenti e non per guidare la terapia clinica.

Interpretazione dell’antibiogramma e scelta della terapia

I valori preceduti dal simbolo indicano che la crescita del microrganismo è stata inibita dalla più bassa concentrazione dell'antibiotico testato: il batterio sarà quindi sensibile indipendentemente dal valore numerico.

ATTENZIONE: il valore della MIC di un antibiotico non può essere confrontato con quello della MIC di un altro antibiotico.

Il breakpoint e l'intervallo di diluizioni variano a seconda del farmaco e della specie batterica. Perciò il confronto tra le MIC di diversi antibiotici non dipende dal valore numerico assoluto, ma dalla distanza della MIC dal breakpoint clinico (quando presente sull’antibiogramma).

Quanto più la MIC si avvicina al valore di breakpoint, tanto maggiore è il rischio di fallimento terapeutico, mentre una MIC distante dal breakpoint indica minore probabilità di sviluppo di resistenze.

A parità di sensibilità/MIC, è preferibile scegliere molecole a spettro ristretto rispetto a quelle a spettro più ampio per ridurre la probabilità di resistenze.

Fattori importanti di cui tener conto sono anche i possibili effetti collaterali del farmaco, il prezzo, la frequenza e la via di somministrazione.

Il risultato terapeutico dipende anche da altri fattori:
  • sito di infezione (il principio attivo oltre che essere efficace in vitro deve poter raggiungere il sito di infezione e concentrarsi adeguatamente; essere di facile assorbimento e avere una buona biodisponibilità)
  • tipo di microrganismo
  • stato immunitario del paziente
  • funzionalità degli organi
  • posologia del farmaco (considerare la differenza tra antibiotici tempo-dipendenti e concentazione-dipendenti, per decidere eventuali aumenti della frequenza di somministrazione o la dose scelta)

📚 Bibliografia


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