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507 - Farmaci pericolosi durante le ondate di calore

[Tempo di lettura: 8 min] 
Alcuni farmaci possono essere un fattore di rischio aggiuntivo nelle sempre più frequenti ondate di calore estive.

Le ondate di calore estivo sono spesso associate a un eccesso di mortalità. 

Il colpo di calore e l'ipertermia maligna (>40.5°C) sono aumenti importanti della temperatura corporea al di sopra dell'intervallo normale.

Questi aumenti possono portare a ipotensione arteriosa, insufficienza renale funzionale da disidratazione fino all'insufficienza d'organo, che può essere fatale.

Il colpo di calore colpisce soprattutto le persone di età >70 anni.

Le situazioni a rischio sono quelle che compromettono la termoregolazione o rendono difficile uscire da un ambiente eccessivamente caldo, bere o rinfrescarsi.

Queste situazioni sono legate a disturbi cardiovascolari, neurologici o psichiatrici, obesità, sudorazione insufficiente, disabilità motoria o età estrema.

Il colpo di calore da esercizio fisico si osserva di solito in persone giovani, in buona salute, che svolgono un'intensa attività fisica in condizioni di temperatura e umidità estreme. 

I farmaci possono essere implicati, almeno come cofattori.

Sono pochi gli studi epidemiologici che hanno valutato il ruolo dei farmaci nel peggiorare gli esiti delle ondate di calore. Nelle analisi sull’aumento di mortalità durante le ondate di calore in tutto il mondo di solito non ci sono informazioni sull’utilizzo di farmaci da parte delle vittime.

I pochi dati disponibili permettono di distinguere diversi gruppi di farmaci che sembrano aggravare le conseguenze dell'esposizione al calore:
  • neurolettici
  • antistaminici anti-H1
  • anticolinergici
  • diuretici
  • antipertensivi
  • inibitori dell’anidrasi carbonica
  • ormoni tiroidei
  • alcol e altre droghe
I meccanismi farmacologici non sono ben definiti e probabilmente sono molteplici:
  • riduzione della sudorazione (aumento della temperatura corporea)
  • aumento della sudorazione (disidratazione)
  • vasocostrizione cutanea
  • alterazione dei meccanismi di termoregolazione centrale
Neurolettici - Le prime osservazioni di alterazioni della temperatura corporea durante una terapia con neurolettici sono state segnalate negli animali all'inizio degli anni ‘50.

La mortalità durante un'ondata di calore è maggiore nei pazienti con disturbi psichiatrici rispetto alla popolazione generale.

I disturbi della termoregolazione centrale sono ben descritti con le fenotiazine (cloropromazina), ma anche con i butirrofenoni (aloperidolo) e con i neurolettici più recenti, come clozapina e aripiprazolo.

Nella scheda tecnica dell’olanzapina è segnalato che il farmaco può portare a un aumento della temperatura corporea; in quella del risperidone si raccomanda “cautela nella prescrizione a pazienti che possono andare incontro a condizioni che potrebbero causare un aumento della temperatura corporea”.

Molti neurolettici hanno anche effetti anticolinergici (vedi sotto). 

Il disturbo della termoregolazione è un meccanismo diverso da quanto si osserva nella sindrome neurolettica maligna: non ci sono evidenze di un aumento del rischio di sindrome neurolettica maligna durante le ondate di calore.

In questa sindrome (caratterizzata da temperatura elevata, rigidità muscolare, alterazione della coscienza e instabilità autonomica) l’aumento di temperatura è la conseguenza dell'intensa attività muscolare.

Una condizione simile alla sindrome neurolettica maligna è stata osservata anche nei pazienti in terapia con levodopa in cui si effettua una rapida riduzione della dose, la sospensione o modifiche della terapia dopaminergica di base.

Antidepressivi - La serotonina interviene nella termoregolazione e l’ipertermia è uno dei sintomi della sindrome serotoninergica. I farmaci coinvolti sono gli antidepressivi SSRI, i triciclici, il bupropione e alcuni oppioidi come tramadolo, ossicodone e tapentadolo.

Antistaminici anti-H1 - Molti antistaminici anti-H1 sono derivati delle fenotiazine, per esempio la prometazina (Farganesse°), e condividono gli effetti dei neurolettici sulla termoregolazione e l'effetto di inibizione della sudorazione degli anticolinergici.

Anticolinergici - Atropina e altri farmaci con proprietà anticolinergiche inibiscono la sudorazione, e riducono la capacità di raffreddamento dell’organismo.

L'ipertermia è uno dei sintomi dell'intossicazione da sovradosaggio di anticolinergici.

In letteratura esistono numerose pubblicazioni che descrivono colpi di calore in pazienti trattati con anticolinergici a dosi terapeutiche, come antiparkinsoniani, atropina, farmaci per la vescica iperattiva (ossibutinina, solifenacina, tolterodina) ecc.

L’associazione di un anticolinergico con un neurolettico, per trattare gli effetti collaterali extrapiramidali del neurolettico stesso, può amplificare i disturbi della termoregolazione e l’inibizione della sudorazione.

Diuretici - Espongono a ipovolemia e insufficienza renale funzionale. La disidratazione indotta dai diuretici riduce la capacità di dissipazione del calore durante l'esercizio fisico con temperatura ambiente elevata e può produrre sintomi di intolleranza al calore fino alla sincope.

FANS - Riducendo la sintesi delle prostaglandine, riducono la perfusione renale peggiorando la funzione renale.

ACE-inibitori e sartani - Il rischio di insufficienza renale funzionale con gli ACE-inibitori o i sartani aumenta in caso di ipovolemia. Se è presente un’insufficienza renale (organica o funzionale) si accumulano i farmaci eliminati dal rene in forma immodificata o come metaboliti attivi.

I rischi di reazioni avverse gravi da accumulo sono maggiori per i farmaci con finestra terapeutica ristretta (litio, sulfamidici, ipoglicemizzanti, metformina, digossina).

Beta-bloccanti - I beta-bloccanti riducono la risposta cardiovascolare ai disturbi legati all'ipertermia.

Inibitori dell’anidrasi carbonica - L’acetazolamide usata nella terapia del glaucoma e il topiramato usato come antiepilettico, riducono la sudorazione e aumentano il rischio di ipertermia.

Ormoni tiroidei - L'intolleranza al calore è un sintomo di ipertiroidismo. È probabile, tuttavia, che una terapia sostitutiva correttamente dosata non esponga i pazienti a rischi particolari.

Alcol e droghe - È anche importante valutare l’assunzione di sostanze di uso voluttuario, come alcol e droghe (anfetamine, cocaina, ecstasy). Nonostante l’alcol aumenti la dissipazione del calore, è stato implicato nell’aumento di mortalità legato alle ondate di calore e ai decessi durante la sauna.

L'alcol provoca una perdita di acqua e sodio con le urine, inibisce la secrezione di vasopressina e riduce il livello di coscienza e quindi la capacità di proteggersi dal calore

L'ipertermia è uno dei sintomi dell'intossicazione da anfetamine, cocaina ed ecstasy.

In pratica - Durante le ondate di calore è importante rivalutare le terapie che potrebbero peggiorare la termoregolazione o la funzione renale.

La funzione renale può essere pericolosamente ridotta, in caso di disidratazione, soprattutto da diuretici, FANS, ACE-inibitori e sartani.

In caso di insufficienza renale funzionale può aumentare l’esposizione a farmaci che vengono eliminati prevalentemente per via renale.

Gli anziani sono particolarmente a rischio di effetti negativi da ipertermia, anche perché spesso assumono diversi farmaci tra quelli elencati sopra.

Durante un’ondata di calore è utile:
  1. valutare tutti i farmaci assunti dal paziente (prescritti e da banco);
  2. individuare quelli che possono interferire con i meccanismi di adattamento dell’organismo al caldo;
  3. rivalutare per ogni farmaco il rapporto rischio/beneficio individuale, considerando le nuove condizioni ambientali ed eventualmente modificare la posologia o sospendere le terapie non adatte o non indispensabili;
  4. raccomandare ai pazienti di non assumere farmaci senza consultare il medico (compresi i farmaci da banco).



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Coups de chaleur et hyperthermies malignes d'origine médicamenteuse
La revue Prescrire 2021 nov;41(457):835-836

Nota informativa per i medici sull’uso dei farmaci negli anziani durante le ondate di calore estivo
Regione Piemonte - Protocollo operativo e Raccomandazioni per il personale sanitario - Estate 2008 

Adverse drug reactions during heatwaves.
Prescrire Int. 2007 Feb;16(87):19 







Gilberto Lacchia - Pubblicato 12/07/2023 - Aggiornato 12/07/2023 

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