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317 - Pericarditi e miocarditi post-vaccinali

[Tempo di lettura: 5 min] 
Dopo l’inizio della campagna vaccinale anti-COVID sono aumentati i casi di miocardite e pericardite in soggetti vaccinati con vaccini a mRNA, soprattutto giovani maschi. Il quadro clinico è generalmente benigno e autolimitantesi. Ecco un aggiornamento dei dati disponibili.

È noto che il COVID ha effetti sul cuore, anche se l'incidenza degli effetti avversi cardiaci è probabilmente inferiore a quanto segnalato inizialmente.

Il meccanismo è probabilmente multifattoriale: è possibile che uno dei fattori sia la tossicità mediata dall'autoimmunità.

Anche la vaccinazione anti-COVID può avere effetti avversi cardiaci: è stato osservato un aumento di miocarditi e pericarditi in soggetti vaccinati con vaccino a mRNA, soprattutto giovani di sesso maschile.

In una revisione delle cartelle cliniche elettroniche di 40 ospedali statunitensi, i ricercatori hanno osservato che il numero medio di casi mensili di miocardite (o miopericardite) è aumentato significativamente: da 16,9 prima della campagna vaccinale (gennaio 2019 - gennaio 2021) a 27,3 dopo l'inizio della campagna vaccinale (febbraio - maggio 2021).

Anche i casi medi mensili di pericardite (senza miocardite) sono aumentati, da 49,1 a 78,8. Degli oltre 2 milioni di soggetti vaccinati con almeno una dose (97% con vaccino a mRNA; 3% con vaccino ad adenovirus), sono stati diagnosticati 20 casi di miocardite (1 caso su 100.000) in media dopo 3,5 giorni, e 37 casi di pericardite (1,8 casi su 100.000) in media dopo 20 giorni.

Due casi di pericardite si sono verificati in persone vaccinate con un vaccino ad adenovirus; gli altri 55 casi riguardavano soggetti vaccinati con vaccini a mRNA.

I pazienti con miocardite erano più giovani di quelli con pericardite (età media, 36 contro 59 anni).

Quasi tutti i pazienti con miocardite sono stati ricoverati, rispetto a solo un terzo di quelli con pericardite. La degenza media è stata di 2 giorni per la miocardite e di 1 giorno per la pericardite.

Non si sono verificati decessi, né nuovi ricoveri ospedalieri in chi era stato dimesso.

In una lettera al NEJM, autori statunitensi descrivono due casi di miocardite fulminante che hanno colpito una donna di 45 anni dopo la vaccinazione con BNT162b2 (Pfizer) e un uomo di 42 anni dopo la seconda dose di mRNA-1273 (Moderna).

In entrambi, i test per rilevare eventuali infezioni virali sono risultati negativi e le miocarditi sono state confermate istologicamente.
 
La donna è stata dimessa dopo una settimana di ricovero, mentre l’uomo ha sviluppato uno shock cardiogeno ed è deceduto dopo 3 giorni.

In pratica - Un'associazione temporale non è una dimostrazione di causalità. Tuttavia, l'incidenza di miocarditi e pericarditi diagnosticate durante la campagna vaccinale anti-COVID è risultata superiore del 60% rispetto a quella in periodo prevaccinale.

Anche se si trattasse di un rapporto causale, comunque, l'incidenza assoluta rimane estremamente bassa, quasi tutti i casi si sono dimostrati lievi e quasi tutti i pazienti sono guariti senza complicanze.

Il CDC statunitense stima che:
  • per ogni milione di uomini tra i 12 e i 29 anni vaccinati con due dosi di vaccino a mRNA, una quarantina circa svilupperebbe una miocardite o una pericardite, mentre si eviterebbero 560 ricoveri ordinari, 138 ricoveri in terapia intensiva e 6 decessi da COVID;
  • per ogni milione di donne tra i 12 e i 29 anni vaccinate con due dosi di vaccino a mRNA, circa 5 svilupperebbero una miocardite o una pericardite, mentre verrebbero evitati 922 ricoveri ordinari, 73 ricoveri in terapia intensiva e 6 decessi da COVID.



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Myocarditis and pericarditis after vaccination for COVID-19
JAMA 2021 Aug 4; [e-pub]

Effets indésirables connus mi-2021 des vaccins covid-19 à ARN messager
La revue Prescrire 2021 sep;41(455):674-675

Myocarditis after Covid-19 mRNA Vaccination
N Engl J Med. 2021 Aug 18





Gilberto Lacchia - Pubblicato 17/09/2021 - Aggiornato 17/09/2021

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