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233 - Vaccini anti-COVID: mRNA-1273 (Moderna)

Vaccini anti-COVID: mRNA-1273 - Blog Prescrivere Tempo di lettura: 8 min
All'inizio del 2021 nell'Unione europea è stato autorizzato il vaccino anti-COVID a mRNA di Moderna.

Al momento denominato mRNA-1273, è un vaccino molto simile al tozinaméran. In entrambi i vaccini l'mRNA codifica per la proteina spike ed è contenuto in nanoparticelle lipidiche, diverse a seconda del vaccino, che contengono polietilenglicole (PEG) 2000. Entrambi sono senza adiuvanti e conservanti.

La valutazione clinica del vaccino è basata su uno studio randomizzato e controllato con placebo in circa 30.000 soggetti di età ≥18 anni. Il vaccino o placebo è stato somministrato in due iniezioni a distanza di 28 giorni una dall'altra.

La metà dei partecipanti era di età ≥53 anni, il 25% ≥65 anni e il 5% ≥75 anni. L'assenza di una storia di COVID è stata confermata nel 95% dei partecipanti. Il 22% aveva almeno un fattore di rischio per COVID grave oltre all'età e circa 25.000 partecipanti avevano una professione che li poneva ad alto rischio di contrarre la malattia.

I partecipanti alla sperimentazione e i ricercatori che hanno valutato l'efficacia e gli eventi avversi non erano a conoscenza del prodotto iniettato. Tuttavia, come nella sperimentazione sul tozinaméran, i responsabili che hanno ricevuto i vaccini, preparato le dosi o iniettato il vaccino erano a conoscenza di queste informazioni e ciò ne ha reso possibile la divulgazione a persone che non avrebbero dovuto saperlo, riducendo l'utilità del doppio cieco.

L'efficacia è stata valutata identificando i casi di COVID sintomatica confermata (endpoint primario) a partire dal 14° giorno dopo la seconda iniezione. Con un follow-up mediano di 9 settimane dopo la seconda iniezione, ci sono stati 12 casi di COVID nel gruppo del vaccino contro i 187 del gruppo placebo, con riduzione del rischio relativo di COVID sintomatica del 94% (IC 95% 89-97%). L'effetto preventivo del vaccino si è manifestato in circa 15 giorni dopo la prima iniezione.

Su 675 pazienti con infezione pre-trial documentata c'è stato solo 1 caso di COVID nel gruppo del placebo.

Dal 14° giorno dopo la seconda iniezione, 30 persone del gruppo placebo hanno contratto la malattia in forma grave, rispetto a una sola persona del gruppo del vaccino che tuttavia non è stata considerata dai ricercatori perché confermata dalla RT-PCR in un laboratorio esterno. Dei 30 pazienti del gruppo placebo ammalati, 9 sono stati ricoverati e 1 è morto per COVID.

Tra i partecipanti con meno di 65 anni e almeno un fattore di rischio per COVID grave (malattie respiratorie croniche, cardiopatie, obesità grave o diabete) la riduzione del rischio relativo per COVID di tutte le gravità dal 14° giorno dopo la seconda iniezione è stata del 94% (IC 95% 77-99%). Nelle persone di 65 anni e più, l'efficacia è stata dell'86%, con un IC 95% ancora maggiore (61-95%) che riflette una maggiore incertezza in questi sottogruppi.

In questo studio i soggetti con ≥75 anni rappresentavano solo il 5% circa, con solo 3 casi di COVID in persone che avevano ricevuto il placebo. Sono numeri troppo piccoli, che non consentono di valutare l'entità della riduzione del rischio nei soggetti più anziani, anche se l'efficacia sembra probabile, se si tiene conto dei risultati complessivi.

Nello studio sono state segnalate reazioni locali entro 7 giorni dall'iniezione nel 92% delle persone del gruppo del vaccino contro il 29% del gruppo del placebo, con dolore e linfoadenopatie ascellari. La frequenza delle reazioni locali considerate gravi era del 9% nel gruppo del vaccino contro l'1% nel gruppo del placebo. La durata media delle reazioni locali è stata di 2-3 giorni.

Eventi avversi sistemici (astenia, cefalea, dolori artromuscolari, brividi, febbre, nausea o vomito) entro 7 giorni dalla vaccinazione, durati in media 2 giorni, sono stati segnalati nell'83% degli individui del gruppo del vaccino contro il 53% del gruppo del placebo. In una minoranza di pazienti, la reazione sistemica è durata fino a 7 giorni. L'incidenza delle reazioni considerate gravi dopo la seconda dose è stata del 16% nel gruppo del vaccino contro il 4% nel gruppo placebo.

Reazioni di ipersensibilità sono state segnalate nell'1,5% dei partecipanti al gruppo del vaccino contro l'1,1% del gruppo del placebo. Non sono state segnalate reazioni gravi o anafilattiche durante lo studio.

Al di fuori dello studio è stata segnalata una reazione allergica grave in una persona con un'allergia ai frutti di mare.

Nel corso dello studio sono stati descritti un caso di angioedema labiale e due casi di edema del volto, tutti e tre in donne del gruppo del vaccino che avevano ricevuto iniezioni di filler dermici. Disturbi simili sono stati segnalati in passato con infezioni virali. Tre persone che hanno ricevuto il vaccino hanno avuto una paralisi facciale (guarita in due casi) rispetto a una persona del gruppo placebo.

La conservazione e le modalità di somministrazione dei due vaccini sono diverse (tabella).




Gli operatori che gestiscono entrambi i vaccini contemporaneamente dovranno attuare misure di prevenzione degli errori per evitare di confondere procedure e posologie di somministrazione.

Secondo i revisori della rivista Prescrire, come per il tozinaméran, anche nel caso dell'mRNA-1273 lo studio ha confermato l'efficacia, lasciando incertezze:

  • Questo studio ha dimostrato che il vaccino a breve termine ha un'elevata efficacia complessiva nel prevenire i casi sintomatici di COVID, comprese le forme gravi, ma la durata di questa protezione non è nota.
  • Nelle persone di età inferiore ai 65 anni con un fattore di rischio per COVID grave oltre all'età e in quelle tra i 65 e i 75 anni, l'efficacia a breve termine del vaccino nella prevenzione del COVID appare elevata, ma con un maggior margine di incertezza.
  • Questo studio non è stato progettato per valutare l'efficacia del vaccino mRNA-1273 in persone ≥75 anni (5% circa dei partecipanti): l'efficacia sembra probabile, ma non se ne conosce l'entità.
  • Le reazioni avverse note al vaccino sono frequenti, a volte gravi, locali e sistemiche e reazioni di ipersensibilità. Non sono state identificate segnalazioni specifiche di eventi avversi, ma ci sono ancora molte incognite dovute al ridotto numero di dosi somministrate.


A study to evaluate efficacy, safety, and immunogenicity of mRNA-1273 vaccine in adults aged 18 years and older to prevent covid-19
ClinicalTrials.gov - Last Update Posted : October 28, 2020

Efficacy and Safety of the mRNA-1273 SARS-CoV-2 Vaccine
NEJM - December 30, 2020 [online]

COVID-19: AIFA autorizza vaccino Moderna
InFOFArmaci - 08/01/2021

Prescrire International - 6 January 2021




                                                                                                 Gilberto Lacchia




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Pubblicato: 18/01/2021 Aggiornato: 18/01/2021



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