L'ipercalcemia è definita dall'aumento del calcio sierico corretto >10.2 mg/dL (2.55 mmol/L).
Può essere stratificata in:
· lieve: 10.2-12.0 mg/dl (2,65 - 3,0 mmol/L),
· moderata: 12.0-13.6 mg/dl (3,0 - 3,4 mmol/L)
· grave: maggiore di 13.6 mg/dl (3,4 mmol/L).
È di solito asintomatica a valori inferiori a 3 mmol/L, ha un'incidenza di 1:500 nella popolazione generale, un rapporto maschi:femmine di 1:3 ed è rara sotto i 50 anni.
Nella misurazione della calcemia i parametri da considerare sono il calcio totale, l'albuminemia, i fosfati e il calcio corretto. Il calcio totale può variare con i livelli di albumina a cui il calcio si lega.
Il parametro più rilevante, e quello a cui si applicano gli intervalli di riferimento, è quindi il calcio corretto. La correzione si esegue aggiungendo 0,02 mmol/L al calcio sierico per ogni mmol inferiore a 40 di albumina (meno preciso se l'albuminemia è molto bassa). Esistono dei calcolatori per facilitare il calcolo, come quello di QxMD.
Se è disponibile un laboratorio che misura il calcio ionizzato in modo affidabile, alcuni autori suggeriscono questa misurazione come valore di riferimento.
I sintomi di ipercalcemia sono diversi:
· Renali: poliuria, polidipsia, nefrocalcinosi, nefrolitiasi.
· Gastroenterici: anoressia, nausea, vomito, stipsi, dolori addominali.
· Psichici: confusione, letargia, depressione.
· Altro: dolori generalizzati, prurito, dolore oculare, calcificazioni corneali.
L'ipercalcemia grave è un'emergenza che, insieme a quella moderata sintomatica, richiede il ricovero per un trattamento immediato (diuresi forzata + bifosfonati).
Per la valutazione del paziente asintomatico, oltre alla sospensione dei possibili farmaci in causa, è utile richiedere i seguenti esami:
- Ripetizione del dosaggio del calcio (per confermare una vera ipercalcemia e senza mantenere troppo a lungo il laccio emostatico sul braccio perché anche la stasi venosa prolungata può aumentare i valori)
- Paratormone (PTH)
- Emocromo (valutazione di un'anemia da malattie croniche)
- Funzionalità renale ed elettroliti
- Fosfato (ridotto nell'iperparatiroidismo e nelle sindromi paraneoplastiche)
- Funzionalità epatica (può essere alterata in caso di tumori maligni)
- Fosfatasi alcalina (aumentata nell'iperparatiroidismo primario)
- Elettroforesi sierica e urinaria (nel sospetto di mieloma multiplo)
- Funzionalità tiroidea (escludere tireotossicosi)
La misurazione del PTH deve avvenire a digiuno perché l'ormone viene soppresso dall'ingestione di calcio.
- PTH aumentato: con funzione renale normale, è pressoché diagnostico di iperparatiroidismo primario (inviare allo specialista).
- PTH ridotto: è la normale risposta all'ipercalcemia (vanno ricercati tumori maligni: metastasi ossee o sindromi paraneoplastiche).
L'iperparatiroidismo si distingue in forma primaria (iperplasia o adenomi paratiroidei), secondaria (aumento del PTH in risposta all'ipocalcemia) e terziaria (consegue a un iperparatiroidismo secondario di lunga data; di solito nell'insufficienza renale cronica [soprattutto se in dialisi] o malassorbimento cronico).
Nelle neoplasie maligne l'ipercalcemia può essere causata da metastatizzazione ossea o produzione di peptidi analoghi al PTH (carcinomi squamosi, della mammella e linfomi). I sintomi di ipercalcemia possono essere piuttosto aspecifici; va quindi tenuta presente quando si ha a che fare con pazienti oncologici, per esempio quando i sintomi si stanno dimostrando difficili da gestire.
I farmaci che possono causare ipercalcemia sono diversi:
- vitamina D
- calcio e antiacidi a base di carbonato di calcio
- vitamina A e retinoidi
- diuretici tiazidici (diminuiscono l'escrezione urinaria del calcio)
- teriparatide
- litio
Investigation of incidental hypercalcaemia
BMJ. 2009;339:b4613
Hypercalcaemia
InnovAiT, 2009:2(12);698–701
Hyper- and hypocalcaemia
Oxford Handbook of General Practice, 4th ed. 2014, pgg. 366-367
Pubblicato: 04/06/2020 Aggiornato: 04/06/2020
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