[Tempo di lettura: 5 min] PRIMA SCELTA
Qual è l'efficacia e la sicurezza degli antispastici utilizzati, da soli o in associazione, per i dolori addominali acuti o ricorrenti?
I cosiddetti farmaci antispastici hanno un'attività miorilassante sulle fibre muscolari lisce. In Italia ne sono in commercio diversi:
Mebeverina (Duspatal°)
Pinaverio (Dicetel°);
Clidinio (Librax°, associazione con clordiazepossido)
Otilonio (Spasmomen°, Obimal°),
Floroglucinolo (Spasmex°)
Trimebutina (Debridat°);
Sindrome del colon irritabile - Alcuni pazienti soffrono di dolori addominali ricorrenti. In un grande studio randomizzato in doppio cieco su oltre 400 adulti, il pinaverio è risultato più efficace del placebo.
L'olio essenziale di menta piperita deve il suo aroma a sostanze della famiglia dei terpeni (mentolo) ed è stato studiato estesamente anche con studi randomizzati, con la dimostrazione di un certo effetto antispastico nei disturbi digestivi funzionali con una moderata efficacia analgesica negli adulti.
Nei soggetti con colon irritabile la valutazione di altri antispastici come il floroglucinolo non ha dato risultati apprezzabili e anche per la butilscopolamina l'efficacia è risultata modesta. Per altri antispastici (otilonio, clidinio, papaverina, trimebutina) non ci sono studi che dimostrino una efficacia superiore a quella del placebo.
Colica biliare - Nei pazienti con presunto dolore di origine biliare, secondo i due studi randomizzati disponibili, pinaverio e papaverina non hanno dimostrato un'efficacia analgesica superiore a quella del placebo.
Colica renale - La terapia di prima scelta sono i FANS (via orale o intramuscolare). Nei pazienti in cui sono controindicati, o quando il sollievo dal dolore è inadeguato, è utilizzabile la morfina iniettiva, alla dose minima efficace.
In sette studi randomizzati su pazienti con colica renale i derivati del floroglucinolo e della butilscopolamina non hanno dimostrato un'efficacia analgesica superiore a quella del placebo, da soli o associati a FANS o morfina.
Dolore ginecologico - In Italia la butilscopolamina è l'unico antispastico che nelle indicazioni prevede il dolore genito-urinario (gli altri sono autorizzati per dolori di origine intestinale).
In un piccolo studio su donne seguite in media per 4 cicli mestruali, la butilscopolamina non si è dimostrata superiore al placebo.
Per la dismenorrea un estratto secco di menta piperita è risultato più efficace del placebo in uno studio randomizzato in doppio cieco.
Effetti avversi
I derivati della scopolamina causano effetti anticolinergici periferici (midriasi, visione offuscata, glaucoma ad angolo acuto, bradicardia transitoria seguita da tachicardia, secchezza delle fauci e oculare, reflusso gastroesofageo, stipsi) e a volte centrali (allucinazioni, agitazione, aggressività).
Recentemente sono stati segnalati effetti avversi gravi da butilscopolamina in forma iniettiva che, in pazienti con sottostanti cardiopatie (scompenso cardiaco, malattia coronarica, aritmie o ipertensione), può causare tachicardie, ipotensione o anafilassi. La MHRA ha segnalato 8 decessi di soggetti che avevano ricevuto una somministrazione endovenosa o intramuscolare di butilscopolamina.
I derivati della papaverina possono causare stipsi, sonnolenza, ipotensione, vertigini, cefalea, lesioni epatiche.
Il pinaverio può essere responsabile di disturbi della deglutizione, esofagiti e ulcere esofagee; per questo motivo è consigliabile assumerlo da seduti o in piedi con molta acqua a metà pasto e non sdraiarsi per almeno 30 minuti.
L'olio essenziale di menta è causa di reflusso esofageo, nausea e vomito. Raramente può causare cefalea, atassia e bradicardia.
In pratica - La valutazione comparativa degli antispastici nei dolori addominali è piuttosto scarsa, soprattutto in termini di studi di qualità.
Nel colon irritabile il pinaverio alla dose di 50 mg x 3 sembra efficace senza esporre a effetti avversi gravi, a condizione di rispettare le modalità di assunzione. Anche l'olio essenziale di menta piperita alla dose di 190 mg x 3 ha un'efficacia antalgica nelle colopatie funzionali e nella dismenorrea.
Le donne in età fertile devono essere avvertite che la menta piperita è stata scarsamente valutata in gravidanza, ed è prudente evitare di esporre il neonato, soprattutto poco prima del parto per gli effetti neurologici dei terpeni.
Nei pazienti con dolore addominale di origine biliare o coliche renali non esistono dati di efficacia a sostegno dell'uso di un antispastico.
Renal colic in adults: NSAIDs and morphine are effective for pain relief
Prescrire Int. 2009;18(103):217‐221
Bulking agents, antispasmodics and antidepressants for the treatment of irritable bowel syndrome
Cochrane Database Syst Rev. 2011
Pinaverium reduces symptoms of irritable bowel syndrome in a multicenter, randomized, controlled trial
Clin Gastroenterol Hepatol 2015; 13 (7): 1285-1292
Hyoscine butylbromide (Buscopan) injection: risk of serious adverse effects in patients with underlying cardiac disease
MRHA - UK
Efficacy of phloroglucinol for treatment of abdominal pain: a systematic review of literature and meta-analysis of randomised controlled trials versus placebo
Eur J Clin Pharmacol. 2018;74(5):541‐548
"Antispasmodiques" dans les douleurs abdominales
La revue Prescrire 2020 mar;40(437):195-202
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Pubblicato: 01/06/2020 Aggiornato: 01/06/2020
- Papaverina e derivati
Mebeverina (Duspatal°)
Pinaverio (Dicetel°);
- Derivati della scopolamina
Clidinio (Librax°, associazione con clordiazepossido)
Otilonio (Spasmomen°, Obimal°),
Floroglucinolo (Spasmex°)
Trimebutina (Debridat°);
- Menta piperita, sotto forma di olio essenziale.
Sindrome del colon irritabile - Alcuni pazienti soffrono di dolori addominali ricorrenti. In un grande studio randomizzato in doppio cieco su oltre 400 adulti, il pinaverio è risultato più efficace del placebo.
L'olio essenziale di menta piperita deve il suo aroma a sostanze della famiglia dei terpeni (mentolo) ed è stato studiato estesamente anche con studi randomizzati, con la dimostrazione di un certo effetto antispastico nei disturbi digestivi funzionali con una moderata efficacia analgesica negli adulti.
Nei soggetti con colon irritabile la valutazione di altri antispastici come il floroglucinolo non ha dato risultati apprezzabili e anche per la butilscopolamina l'efficacia è risultata modesta. Per altri antispastici (otilonio, clidinio, papaverina, trimebutina) non ci sono studi che dimostrino una efficacia superiore a quella del placebo.
Colica biliare - Nei pazienti con presunto dolore di origine biliare, secondo i due studi randomizzati disponibili, pinaverio e papaverina non hanno dimostrato un'efficacia analgesica superiore a quella del placebo.
Colica renale - La terapia di prima scelta sono i FANS (via orale o intramuscolare). Nei pazienti in cui sono controindicati, o quando il sollievo dal dolore è inadeguato, è utilizzabile la morfina iniettiva, alla dose minima efficace.
In sette studi randomizzati su pazienti con colica renale i derivati del floroglucinolo e della butilscopolamina non hanno dimostrato un'efficacia analgesica superiore a quella del placebo, da soli o associati a FANS o morfina.
Dolore ginecologico - In Italia la butilscopolamina è l'unico antispastico che nelle indicazioni prevede il dolore genito-urinario (gli altri sono autorizzati per dolori di origine intestinale).
In un piccolo studio su donne seguite in media per 4 cicli mestruali, la butilscopolamina non si è dimostrata superiore al placebo.
Per la dismenorrea un estratto secco di menta piperita è risultato più efficace del placebo in uno studio randomizzato in doppio cieco.
Effetti avversi
I derivati della scopolamina causano effetti anticolinergici periferici (midriasi, visione offuscata, glaucoma ad angolo acuto, bradicardia transitoria seguita da tachicardia, secchezza delle fauci e oculare, reflusso gastroesofageo, stipsi) e a volte centrali (allucinazioni, agitazione, aggressività).
Recentemente sono stati segnalati effetti avversi gravi da butilscopolamina in forma iniettiva che, in pazienti con sottostanti cardiopatie (scompenso cardiaco, malattia coronarica, aritmie o ipertensione), può causare tachicardie, ipotensione o anafilassi. La MHRA ha segnalato 8 decessi di soggetti che avevano ricevuto una somministrazione endovenosa o intramuscolare di butilscopolamina.
I derivati della papaverina possono causare stipsi, sonnolenza, ipotensione, vertigini, cefalea, lesioni epatiche.
Il pinaverio può essere responsabile di disturbi della deglutizione, esofagiti e ulcere esofagee; per questo motivo è consigliabile assumerlo da seduti o in piedi con molta acqua a metà pasto e non sdraiarsi per almeno 30 minuti.
L'olio essenziale di menta è causa di reflusso esofageo, nausea e vomito. Raramente può causare cefalea, atassia e bradicardia.
In pratica - La valutazione comparativa degli antispastici nei dolori addominali è piuttosto scarsa, soprattutto in termini di studi di qualità.
Nel colon irritabile il pinaverio alla dose di 50 mg x 3 sembra efficace senza esporre a effetti avversi gravi, a condizione di rispettare le modalità di assunzione. Anche l'olio essenziale di menta piperita alla dose di 190 mg x 3 ha un'efficacia antalgica nelle colopatie funzionali e nella dismenorrea.
Le donne in età fertile devono essere avvertite che la menta piperita è stata scarsamente valutata in gravidanza, ed è prudente evitare di esporre il neonato, soprattutto poco prima del parto per gli effetti neurologici dei terpeni.
Nei pazienti con dolore addominale di origine biliare o coliche renali non esistono dati di efficacia a sostegno dell'uso di un antispastico.
Renal colic in adults: NSAIDs and morphine are effective for pain relief
Prescrire Int. 2009;18(103):217‐221
Bulking agents, antispasmodics and antidepressants for the treatment of irritable bowel syndrome
Cochrane Database Syst Rev. 2011
Pinaverium reduces symptoms of irritable bowel syndrome in a multicenter, randomized, controlled trial
Clin Gastroenterol Hepatol 2015; 13 (7): 1285-1292
Hyoscine butylbromide (Buscopan) injection: risk of serious adverse effects in patients with underlying cardiac disease
MRHA - UK
Efficacy of phloroglucinol for treatment of abdominal pain: a systematic review of literature and meta-analysis of randomised controlled trials versus placebo
Eur J Clin Pharmacol. 2018;74(5):541‐548
"Antispasmodiques" dans les douleurs abdominales
La revue Prescrire 2020 mar;40(437):195-202
Gilberto Lacchia
Pubblicato: 01/06/2020 Aggiornato: 01/06/2020
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