Passa ai contenuti principali

189 - Antispastici per i dolori addominali

[Tempo di lettura: 5 min]  PRIMA SCELTA

Qual è l'efficacia e la sicurezza degli antispastici utilizzati, da soli o in associazione, per i dolori addominali acuti o ricorrenti?


I cosiddetti farmaci antispastici hanno un'attività miorilassante sulle fibre muscolari lisce. In Italia ne sono in commercio diversi:
  • Papaverina e derivati
Papaverina (Antispasmina colica°)
Mebeverina (Duspatal°)
Pinaverio (Dicetel°);
  • Derivati della scopolamina
Butilscopolamina (Buscopan°)
Clidinio (Librax°, associazione con clordiazepossido)
Otilonio (Spasmomen°, Obimal°),
Floroglucinolo (Spasmex°)
Trimebutina (Debridat°);
  • Menta piperita, sotto forma di olio essenziale.

Sindrome del colon irritabile - Alcuni pazienti soffrono di dolori addominali ricorrenti. In un grande studio randomizzato in doppio cieco su oltre 400 adulti, il pinaverio è risultato più efficace del placebo.

L'olio essenziale di menta piperita deve il suo aroma a sostanze della famiglia dei terpeni (mentolo) ed è stato studiato estesamente anche con studi randomizzati, con la dimostrazione di un certo effetto antispastico nei disturbi digestivi funzionali con una moderata efficacia analgesica negli adulti.

Nei soggetti con colon irritabile la valutazione di altri antispastici come il floroglucinolo non ha dato risultati apprezzabili e anche per la butilscopolamina l'efficacia è risultata modesta. Per altri antispastici (otilonio, clidinio, papaverina, trimebutina) non ci sono studi che dimostrino una efficacia superiore a quella del placebo.

Colica biliare - Nei pazienti con presunto dolore di origine biliare, secondo i due studi randomizzati disponibili, pinaverio e papaverina non hanno dimostrato un'efficacia analgesica superiore a quella del placebo.

Colica renale - La terapia di prima scelta sono i FANS (via orale o intramuscolare). Nei pazienti in cui sono controindicati, o quando il sollievo dal dolore è inadeguato, è utilizzabile la morfina iniettiva, alla dose minima efficace.

In sette studi randomizzati su pazienti con colica renale i derivati del floroglucinolo e della butilscopolamina non hanno dimostrato un'efficacia analgesica superiore a quella del placebo, da soli o associati a FANS o morfina.

Dolore ginecologico - In Italia la butilscopolamina è l'unico antispastico che nelle indicazioni prevede il dolore genito-urinario (gli altri sono autorizzati per dolori di origine intestinale).

In un piccolo studio su donne seguite in media per 4 cicli mestruali, la butilscopolamina non si è dimostrata superiore al placebo.

Per la dismenorrea un estratto secco di menta piperita è risultato più efficace del placebo in uno studio randomizzato in doppio cieco.

Effetti avversi

I derivati della scopolamina causano effetti anticolinergici periferici (midriasi, visione offuscata, glaucoma ad angolo acuto, bradicardia transitoria seguita da tachicardia, secchezza delle fauci e oculare, reflusso gastroesofageo, stipsi) e a volte centrali (allucinazioni, agitazione, aggressività).

Recentemente sono stati segnalati effetti avversi gravi da butilscopolamina in forma iniettiva che, in pazienti con sottostanti cardiopatie (scompenso cardiaco, malattia coronarica, aritmie o ipertensione), può causare tachicardie, ipotensione o anafilassi. La MHRA ha segnalato 8 decessi di soggetti che avevano ricevuto una somministrazione endovenosa o intramuscolare di butilscopolamina.

I derivati della papaverina possono causare stipsi, sonnolenza, ipotensione, vertigini, cefalea, lesioni epatiche.

Il pinaverio può essere responsabile di disturbi della deglutizione, esofagiti e ulcere esofagee; per questo motivo è consigliabile assumerlo da seduti o in piedi con molta acqua a metà pasto e non sdraiarsi per almeno 30 minuti.

L'olio essenziale di menta è causa di reflusso esofageo, nausea e vomito. Raramente può causare cefalea, atassia e bradicardia.

In pratica - La valutazione comparativa degli antispastici nei dolori addominali è piuttosto scarsa, soprattutto in termini di studi di qualità.

Nel colon irritabile il pinaverio alla dose di 50 mg x 3 sembra efficace senza esporre a effetti avversi gravi, a condizione di rispettare le modalità di assunzione. Anche l'olio essenziale di menta piperita alla dose di 190 mg x 3 ha un'efficacia antalgica nelle colopatie funzionali e nella dismenorrea.

Le donne in età fertile devono essere avvertite che la menta piperita è stata scarsamente valutata in gravidanza, ed è prudente evitare di esporre il neonato, soprattutto poco prima del parto per gli effetti neurologici dei terpeni.

Nei pazienti con dolore addominale di origine biliare o coliche renali non esistono dati di efficacia a sostegno dell'uso di un antispastico.


Renal colic in adults: NSAIDs and morphine are effective for pain relief
Prescrire Int. 2009;18(103):217‐221

Bulking agents, antispasmodics and antidepressants for the treatment of irritable bowel syndrome
Cochrane Database Syst Rev. 2011

Pinaverium reduces symptoms of irritable bowel syndrome in a multicenter, randomized, controlled trial
Clin Gastroenterol Hepatol 2015; 13 (7): 1285-1292

Hyoscine butylbromide (Buscopan) injection: risk of serious adverse effects in patients with underlying cardiac disease
MRHA - UK

Efficacy of phloroglucinol for treatment of abdominal pain: a systematic review of literature and meta-analysis of randomised controlled trials versus placebo
Eur J Clin Pharmacol. 2018;74(5):541‐548

"Antispasmodiques" dans les douleurs abdominales
La revue Prescrire 2020 mar;40(437):195-202






Gilberto Lacchia

______________________________________
Pubblicato: 01/06/2020 Aggiornato: 01/06/2020


Commenti

Post popolari in questo blog

266 - Oppioidi e antidepressivi: attenti alle interazioni pericolose

[Tempo di lettura: 7 min]  Associare oppioidi e farmaci antidepressivi espone a diversi tipi di interazione. Alcuni oppioidi aumentano l'attività serotoninergica e possono indurre una sindrome serotoninergica. In certi casi gli SSRI possono bloccare il metabolismo degli oppioidi riducendo l’effetto analgesico di alcuni o aumentando le concentrazioni e il rischio di effetti avversi di altri. La strategia preventiva più semplice è quella di evitare la prescrizione degli oppioidi associati a maggiori rischi di interazione. L'effetto analgesico degli oppioidi è mediato attraverso tre recettori oppioidi principali, mu , delta e kappa .  Molti oppioidi, soprattutto quelli sintetici, agiscono anche su altri target, bloccando per esempio la ricaptazione di serotonina e noradrenalina e i recettori N-metil-D-aspartato (NMDA). Alcuni oppioidi inibiscono il trasportatore di serotonina che aumenta le concentrazioni di serotonina nella sinapsi e quindi l'effetto postsinaptico della se...

304 - Scialorrea da farmaci

[Tempo di lettura: 4 min]    Diversi farmaci, utilizzati soprattutto in psichiatria, possono causare ipersalivazione. È un problema che può ridurre la qualità di vita dei pazienti e a volte avere complicanze gravi. La scialorrea (ipersalivazione) è un sintomo soggettivo, percepito dal paziente come eccessiva produzione di saliva. A volte si presenta con una fuoriuscita di saliva dalla bocca perché il soggetto non riesce a trattenerla dietro la barriera labiale. È un fenomeno comune nei neonati, ma è considerata anomala dopo i quattro anni. Può essere causata dalla diminuzione della frequenza di deglutizione o dall’aumento della produzione di saliva. Le cause possono essere locali (odontalgia, protesi mal posizionate, infiammazioni o infezioni orali), neurologiche (nevralgia trigeminale, tumori cerebrali, morbo di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica), tossiche (mercurio, iodio, fluoruro di sodio, funghi velenosi, nicotina) o farmacologiche. La scialorrea può avere div...

331 - Valutare gli aumenti della creatinchinasi

[Tempo di lettura: 8 min]  Un aumento della creatinchinasi è un riscontro frequente in medicina generale. La maggior parte dei casi lievi dipendono da cause transitorie e autolimitantesi. In alcune situazioni è opportuna una valutazione diagnostica più approfondita. La creatinchinasi (CK) è l'enzima più utilizzato per diagnosi e follow up delle malattie muscolari. Le concentrazioni sieriche aumentano in risposta alla lesione muscolare ed è l'indicatore più sensibile di danno muscolare e il miglior parametro del decorso della lesione muscolare. La CK è un dimero e si presenta in tre isoenzimi diversi (MM, MB e BB), che possono essere distinti all’elettroforesi. Il muscolo scheletrico ha la più alta concentrazione di CK di qualsiasi tessuto, con più del 99% MM e piccole quantità di MB. Il tessuto cardiaco ha la più alta concentrazione di CK-MB, che rappresenta circa il 20% della CK cardiaca (la troponina I è un marker più specifico di danno miocardico rispetto alla CK-MB, uti...