Passa ai contenuti principali

186 - Revisione e aggiornamento dei criteri di Beers

Tempo di lettura: 5 min
Nel 1991 il geriatra americano Mark Beers (morto prematuramente a 55 anni per le complicanze di un grave diabete di tipo 1) pubblicava una lista di farmaci potenzialmente inappropriati nel paziente anziano che rappresentava il primo elenco di indicatori espliciti di inappropriatezza prescrittiva.

Inizialmente elaborati per la popolazione di anziani istituzionalizzati, sono stati successivamente rivisti e periodicamente aggiornati dalla American Geriatrics Society e resi applicabili a pazienti anziani ultrasessantacinquenni di qualunque setting assistenziale.

I criteri sono anche integrati in sistemi esperti per valutare i rischi della politerapia nell'anziano, per esempio nel software INTERCheck dell'istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri (→ post precedente).

L'attuale versione si basa su cinque criteri:

1. Farmaci che dovrebbero essere evitati nella maggior parte dei pazienti più anziani; esempi:
  • Nitrofurantoina con GFR inferiore a 60 ml/min
  • Ipnotici non benzodiazepinici (Z-drugs)
  • Inibitori di pompa prescritti a tempo indeterminato
  • Digossina a dosaggi > 0,125 mg/d

2. Farmaci che dovrebbero essere evitati nei pazienti più anziani con alcune condizioni patologiche; esempi:
  • FANS in pazienti con scompenso cardiaco o insufficienza renale con GFR inferiore a 30 ml/min
  • Benzodiazepine in pazienti con demenza, delirium o storia di cadute
  • Pioglitazone in pazienti con scompenso cardiaco
  • Alfalitici in pazienti con storia di sincope

3. Farmaci che dovrebbero essere utilizzati con cautela se i benefici ne compensano i rischi; esempi:
  • Aspirina in prevenzione primaria
  • Dabigatran (cautela se età ≥75 anni o GFR <30 ml/min)
  • Farmaci che possono esacerbare o causare la sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico o iponatremia (SSRI, triciclici, carbamazepina, diuretici); monitorare la sodiemia in caso di utilizzo.

4. Interazioni farmacologiche; esempi:
  • Tre o più farmaci attivi sul SNC (antipsicotici, antidepressivi, benzodiazepine) per l'aumento del rischio di cadute e fratture;
  • Warfarin + FANS o amiodarone (aumento del rischio emorragico);
  • Litio + FANS, ACE-inibitori o diuretici dell'ansa (aumento della tossicità del litio)

5. Aggiustamenti posologici in base alla funzione renale; esempi:
  • Pregabalin, gabapentin
  • Tramadolo
  • Duloxetina
  • Ranitidina
  • Ciprofloxacina
L'ultima revisione dell'American Geriatrics Society è del 2019. Alcune voci sono state tolte dalla lista, come gli antiacidi anti-H2, date le scarse dimostrazioni di un possibile danno e per non restringere le alternative agli inibitori di pompa che possono aumentare il rischio di infezioni da C. difficile nell'utilizzo cronico.

Sono stati aggiunti diversi farmaci, tra cui:
- Evitare la maggior parte degli antipsicotici nei pazienti con morbo di Parkinson complicato da psicosi; possono essere utilizzate con cautela quetiapina e clozapina.
- Usare con cautela rivaroxaban e dabigatran a causa del rischio emorragico maggiore rispetto a warfarin e altri anticoagulanti orali diretti (apixaban).
- Evitare il tramadolo a causa del rischio di iponatremia da sindrome da secrezione inappropriata di ormone antidiuretico e ipoglicemia nei diabetici.
- Evitare l'associazione di oppioidi con benzodiazepine o gabapentinoidi per il maggior rischio di gravi depressioni respiratorie.
- Evitare l'associazione di warfarin con ciprofloxacina, macrolidi o trimetoprim/sulfametossazolo per l'aumento del rischio emorragico.

I criteri di Beers non sono le tavole della legge e per un uso razionale il medico di famiglia deve effettuare una valutazione adeguata al contesto e al singolo paziente, soppesando i pro e contro del farmaco in questione.
  • I farmaci inclusi nella lista sono da considerarsi potenzialmente inappropriati e non assolutamente controindicati.
  • Considerare con attenzione il razionale e le raccomandazioni riportate per ogni criterio, senza sottovalutare avvertimenti e raccomandazioni.
  • Essere consapevoli del perché i farmaci sono stati inseriti nella lista e contestualizzare indicazioni e raccomandazioni ad ogni specifico paziente e setting terapeutico.
  • Identificare i farmaci potenzialmente a rischio tra quelli a cui è esposto un paziente e, dove possibile, scegliere un farmaco o un'opzione terapeutica con un profilo rischio/beneficio migliore o un approccio non farmacologico.
  • I criteri di Beers rappresentano un punto di partenza per una valutazione più complessiva dell'appropriatezza prescrittiva e del rischio iatrogeno, che non va disgiunta dalle altre modalità di valutazione del rapporto rischio/beneficio dei farmaci.
  • Contestualizzare la lista ai farmaci in commercio e alle norme prescrittive delle agenzie regolatorie nazionali e/o internazionali

American Geriatrics Society Beers Criteria® Update Expert Panel. American Geriatrics Society 2019 Updated AGS Beers Criteria® for Potentially Inappropriate Medication Use in Older Adults
J Am Geriatr Soc. 2019;67(4):674–694

La valutazione dell'appropriatezza prescrittiva nell'anziano: pubblicati i nuovi criteri di Beers
Giornale Italiano di Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione 2016; 8 (1): 5-15
(Commento italiano all'aggiornamento del 2015)

Criteri di Beers. La Società Geriatrica Americana (AGS) aggiorna la lista dei farmaci potenzialmente inappropriati
AIFA



Gilberto Lacchia

______________________________________
Pubblicato: 21/05/2020 Aggiornato: 21/05/2020


Commenti

Post popolari in questo blog

266 - Oppioidi e antidepressivi: attenti alle interazioni pericolose

[Tempo di lettura: 7 min]  Associare oppioidi e farmaci antidepressivi espone a diversi tipi di interazione. Alcuni oppioidi aumentano l'attività serotoninergica e possono indurre una sindrome serotoninergica. In certi casi gli SSRI possono bloccare il metabolismo degli oppioidi riducendo l’effetto analgesico di alcuni o aumentando le concentrazioni e il rischio di effetti avversi di altri. La strategia preventiva più semplice è quella di evitare la prescrizione degli oppioidi associati a maggiori rischi di interazione. L'effetto analgesico degli oppioidi è mediato attraverso tre recettori oppioidi principali, mu , delta e kappa .  Molti oppioidi, soprattutto quelli sintetici, agiscono anche su altri target, bloccando per esempio la ricaptazione di serotonina e noradrenalina e i recettori N-metil-D-aspartato (NMDA). Alcuni oppioidi inibiscono il trasportatore di serotonina che aumenta le concentrazioni di serotonina nella sinapsi e quindi l'effetto postsinaptico della se...

304 - Scialorrea da farmaci

[Tempo di lettura: 4 min]    Diversi farmaci, utilizzati soprattutto in psichiatria, possono causare ipersalivazione. È un problema che può ridurre la qualità di vita dei pazienti e a volte avere complicanze gravi. La scialorrea (ipersalivazione) è un sintomo soggettivo, percepito dal paziente come eccessiva produzione di saliva. A volte si presenta con una fuoriuscita di saliva dalla bocca perché il soggetto non riesce a trattenerla dietro la barriera labiale. È un fenomeno comune nei neonati, ma è considerata anomala dopo i quattro anni. Può essere causata dalla diminuzione della frequenza di deglutizione o dall’aumento della produzione di saliva. Le cause possono essere locali (odontalgia, protesi mal posizionate, infiammazioni o infezioni orali), neurologiche (nevralgia trigeminale, tumori cerebrali, morbo di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica), tossiche (mercurio, iodio, fluoruro di sodio, funghi velenosi, nicotina) o farmacologiche. La scialorrea può avere div...

331 - Valutare gli aumenti della creatinchinasi

[Tempo di lettura: 8 min]  Un aumento della creatinchinasi è un riscontro frequente in medicina generale. La maggior parte dei casi lievi dipendono da cause transitorie e autolimitantesi. In alcune situazioni è opportuna una valutazione diagnostica più approfondita. La creatinchinasi (CK) è l'enzima più utilizzato per diagnosi e follow up delle malattie muscolari. Le concentrazioni sieriche aumentano in risposta alla lesione muscolare ed è l'indicatore più sensibile di danno muscolare e il miglior parametro del decorso della lesione muscolare. La CK è un dimero e si presenta in tre isoenzimi diversi (MM, MB e BB), che possono essere distinti all’elettroforesi. Il muscolo scheletrico ha la più alta concentrazione di CK di qualsiasi tessuto, con più del 99% MM e piccole quantità di MB. Il tessuto cardiaco ha la più alta concentrazione di CK-MB, che rappresenta circa il 20% della CK cardiaca (la troponina I è un marker più specifico di danno miocardico rispetto alla CK-MB, uti...