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È noto da tempo che i chinolonici possono causare effetti avversi ai tessuti molli, in particolare tendinopatie. La patogenesi non è ancora ben chiara, ma è probabilmente multifattoriale: nei modelli animali, in seguito all'esposizione ai fluorochinoloni, si è osservato un aumento dell'attività di degradazione della matrice e una diminuzione della sintesi della matrice e della proliferazione dei fibroblasti, con indebolimento del tendine e aumento del rischio di rottura.
Con la somministrazione topica dei chinolonici l'esposizione tissutale può essere 1000 volte superiore a quella della somministrazione sistemica, e può comportare un danno dei tessuti molli con preparazioni auricolari e oftalmiche.
Uno studio di coorte retrospettivo ha valutato il rischio di perforazione timpanica utilizzando gocce auricolari contenenti chinolonici, in base ai dati del sistema statunitense Medicaid per i residenti a basso reddito.
Nello studio sono stati inclusi soggetti sotto i 65 anni di età a cui sono state prescritte gocce auricolari nei primi tre giorni dalla diagnosi di un'otite esterna acuta tra il 1999 e il 2010. Gli oltre 43.000 pazienti erano stati trattati con gocce auricolari contenenti ciprofloxacina più desametasone (CILODEX°), solo idrocortisone oppure solo ofloxacina, mentre i circa 50.000 nel gruppo di controllo con neomicina più idrocortisone. Sono stati esclusi i pazienti con fattori di rischio per perforazione del timpano come otite media, mastoidite o disfunzioni delle tube uditive negli ultimi due anni.
Dopo un follow-up fino a 24 mesi, il rischio di perforazioni risultava significativamente maggiore con i chinolonici rispetto alle gocce auricolari contenenti neomicina, e persino più di quattro volte più elevato se si consideravano solo le perforazioni persistenti (perforazioni che guarivano in più di 6 mesi o richiedevano un trattamento chirurgico). Non c'erano differenze significative tra i diversi chinolonici. L'effetto avverso interessava anche i bambini ma aumentava di circa il 3% ogni anno con l'aumentare dell'età del paziente.
Per i chinolonici per uso oftalmico, rispetto ad altri antibiotici sono state descritte perforazioni corneali più frequenti nei pazienti affetti da cheratiti batteriche. In uno studio retrospettivo su pazienti ricoverati per cheratite batterica che confrontava un collirio a base di ofloxacina con altri antibiotici, tutte le perforazioni corneali si sono verificate nell'occhio trattato con ofloxacina. Anche in questo caso l'ipotesi è che i chinolonici alterino localmente il collagene e la funzione dei cheratociti.
Sono stati anche segnalati casi sporadici di tendinopatie con l'utilizzo di gocce auricolari a base di ofloxacina, quali tendinopatia achillea, dolori articolari persistenti e rotture del tendine di Achille. In alcuni di questi casi i pazienti erano stati trattati anche con cortisonici; è stata da tempo dimostrata la sinergia dei corticosteroidi nell'aumentare il rischio di complicanze a livello dei tessuti molli.
Risk for Tympanic Membrane Perforation After Quinolone Ear Drops for Acute Otitis Externa
Clin Infect Dis. 2020;70(6):1103–1109
Increased incidence of corneal perforation after topical fluoroquinolone treatment for microbial keratitis
Am J Ophthalmol. 2001;131(1):131–133
Tendinopathy after ofloxacin ear drops
Eur J Clin Pharmacol. 2015;71(11):1407–1408
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Pubblicato: 14/05/2020 Aggiornato: 14/05/2020
È noto da tempo che i chinolonici possono causare effetti avversi ai tessuti molli, in particolare tendinopatie. La patogenesi non è ancora ben chiara, ma è probabilmente multifattoriale: nei modelli animali, in seguito all'esposizione ai fluorochinoloni, si è osservato un aumento dell'attività di degradazione della matrice e una diminuzione della sintesi della matrice e della proliferazione dei fibroblasti, con indebolimento del tendine e aumento del rischio di rottura.
Con la somministrazione topica dei chinolonici l'esposizione tissutale può essere 1000 volte superiore a quella della somministrazione sistemica, e può comportare un danno dei tessuti molli con preparazioni auricolari e oftalmiche.
Uno studio di coorte retrospettivo ha valutato il rischio di perforazione timpanica utilizzando gocce auricolari contenenti chinolonici, in base ai dati del sistema statunitense Medicaid per i residenti a basso reddito.
Nello studio sono stati inclusi soggetti sotto i 65 anni di età a cui sono state prescritte gocce auricolari nei primi tre giorni dalla diagnosi di un'otite esterna acuta tra il 1999 e il 2010. Gli oltre 43.000 pazienti erano stati trattati con gocce auricolari contenenti ciprofloxacina più desametasone (CILODEX°), solo idrocortisone oppure solo ofloxacina, mentre i circa 50.000 nel gruppo di controllo con neomicina più idrocortisone. Sono stati esclusi i pazienti con fattori di rischio per perforazione del timpano come otite media, mastoidite o disfunzioni delle tube uditive negli ultimi due anni.
Dopo un follow-up fino a 24 mesi, il rischio di perforazioni risultava significativamente maggiore con i chinolonici rispetto alle gocce auricolari contenenti neomicina, e persino più di quattro volte più elevato se si consideravano solo le perforazioni persistenti (perforazioni che guarivano in più di 6 mesi o richiedevano un trattamento chirurgico). Non c'erano differenze significative tra i diversi chinolonici. L'effetto avverso interessava anche i bambini ma aumentava di circa il 3% ogni anno con l'aumentare dell'età del paziente.
Per i chinolonici per uso oftalmico, rispetto ad altri antibiotici sono state descritte perforazioni corneali più frequenti nei pazienti affetti da cheratiti batteriche. In uno studio retrospettivo su pazienti ricoverati per cheratite batterica che confrontava un collirio a base di ofloxacina con altri antibiotici, tutte le perforazioni corneali si sono verificate nell'occhio trattato con ofloxacina. Anche in questo caso l'ipotesi è che i chinolonici alterino localmente il collagene e la funzione dei cheratociti.
Sono stati anche segnalati casi sporadici di tendinopatie con l'utilizzo di gocce auricolari a base di ofloxacina, quali tendinopatia achillea, dolori articolari persistenti e rotture del tendine di Achille. In alcuni di questi casi i pazienti erano stati trattati anche con cortisonici; è stata da tempo dimostrata la sinergia dei corticosteroidi nell'aumentare il rischio di complicanze a livello dei tessuti molli.
Risk for Tympanic Membrane Perforation After Quinolone Ear Drops for Acute Otitis Externa
Clin Infect Dis. 2020;70(6):1103–1109
Increased incidence of corneal perforation after topical fluoroquinolone treatment for microbial keratitis
Am J Ophthalmol. 2001;131(1):131–133
Tendinopathy after ofloxacin ear drops
Eur J Clin Pharmacol. 2015;71(11):1407–1408
Gilberto Lacchia
Pubblicato: 14/05/2020 Aggiornato: 14/05/2020
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