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163 - Avvertenze per la prescrizione del domperidone

Tempo di lettura: 4 min
Il domperidone è un neurolettico, antagonista dei recettori della dopamina, utilizzato dagli anni '80 come procinetico nel trattamento del reflusso gastro-esofageo e come antiemetico. Viene metabolizzato dall'isoenzima CYP3A4 del citocromo P450 e l'inibizione di questo isoenzima può portare all'accumulo del farmaco. Da più di 10 anni è noto che il domperidone può allungare l'intervallo QT e causare morti improvvise (la forma iniettabile è stata ritirata dal commercio a causa di questo effetto avverso).

Nel numero di dicembre di "Drug Safety Update", il bollettino dell'agenzia del farmaco britannica (MHRA), vengono ricordate ai medici alcune attenzioni da porre nella prescrizione di domperidone.

La prescrizione di domperidone, anche in Italia, non è più autorizzata in bambini di età inferiore ai 12 anni o di peso inferiore ai 35 kg. I risultati di uno studio controllato con placebo in bambini di età inferiore ai 12 anni con gastroenterite acuta non hanno infatti mostrato alcuna differenza di efficacia rispetto al placebo nell'alleviare nausea e vomito. 

L'agenzia inglese ricorda che il domperidone è controindicato (anche in Italia):
  • in pazienti con compromissione epatica da moderata a grave o in pazienti con noto prolungamento degli intervalli di conduzione cardiaca (in particolare QTc);
  • in pazienti con malattie cardiache come l'insufficienza cardiaca, in pazienti con disturbi elettrolitici significativi o durante la co-somministrazione di farmaci che prolungano l'intervallo QT;
  • in associazione a potenti inibitori del CYP3A4 (indipendentemente dai loro effetti sul prolungamento del QT), come per esempio antifungini azolici sistemici o alcuni macrolidi (eritromicina, claritromicina e telitromicina). Sulla scheda tecnica italiana, inoltre, viene sconsigliato l'uso concomitante con inibitori moderati del CYP3A4 come diltiazem, verapamil e alcuni macrolidi;
  • in pazienti con un tumore ipofisario che rilascia prolattina o in pazienti in cui la stimolazione della motilità gastrica potrebbe essere dannosa (per esempio, in caso di emorragia gastrointestinale, ostruzione meccanica o perforazione).
Per adulti e adolescenti di 12 anni o più e di peso pari o superiore a 35 kg, la dose massima raccomandata in 24 ore è di 30 mg (10 mg fino a 3 volte al giorno). Il domperidone dovrebbe essere usato alla dose minima efficace per la durata più breve possibile e la durata massima del trattamento non dovrebbe di solito superare 1 settimana. 

I revisori della rivista Prescrire da anni si esprimono a sfavore dell'utilizzo del domperidone, chiedendone espressamente il ritiro dal mercato. Nel 2014 sulla rivista è uscito un articolo in cui si stimava che nel 2012 in Francia si potevano attribuire al domperidone dalle 25 alle 120 morti improvvise.

Nel 2015 sono stati pubblicati due studi epidemiologici, uno taiwanese e uno britannico: entrambi hanno evidenziato l'associazione tra domperidone e morti improvvise. Il rischio risultava maggiore a dosi superiori a 30 mg al giorno o in associazione a inibitori del CYP3A4. Secondo gli autori di Prescrire, alle dosi autorizzate il domperidone ha un effetto "incerto al di là dell'effetto placebo" e il rapporto rischio/beneficio è decisamente sfavorevole al suo utilizzo.





Gilberto Lacchia

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Pubblicato: 24/02/2020 Aggiornato: 24/02//2020

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