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139 - Scelta della statina e impatto sul rischio di carcinoma epatocellulare


Nei pazienti con epatite virale cronica, solo l'uso di statine lipofile, e non quelle idrofile, ha ridotto significativamente il rischio di HCC a 10 anni.

Numerosi studi hanno dimostrato che le statine riducono il rischio di carcinoma epatocellulare (HCC) in pazienti con epatopatie croniche. Recenti studi retrospettivi hanno suggerito che le statine lipofile (atorvastatina, lovastatina, simvastatina) prevengano l'HCC più efficacemente di quelle idrofile (pravastatina, rosuvastatina).

Per esaminare ulteriormente la questione, è stato condotto uno studio prospettico di coorte su pazienti con infezioni da virus dell'epatite B e C tra il 2005 e il 2013. I dati sull'uso di statine sono stati ottenuti dal registro svedese delle prescrizioni farmaceutiche.

Su 63.279 adulti con epatite virale cronica, sono stati valutati 16.668 pazienti: 8334 utilizzatori di statine (6554 lipofile e 1780 idrofile) e 8334 che non utilizzavano statine.

Il rischio di HCC a dieci anni era significativamente più basso nei soggetti che utilizzavano statine lipofile rispetto ai non utilizzatori di statine; inoltre, è stata osservata una relazione inversa dose-dipendente. In chi utilizzava statine idrofile il rischio di HCC a 10 anni non era inferiore rispetto ai non utilizzatori.

Questo studio ha dimostrato che tra i pazienti con epatite virale, l'uso di statine lipofile ha ridotto il rischio di HCC, effetto non osservato con l'uso di statine idrofile. Questo dato suggerisce che le statine lipofile esercitino un effetto epatoprotettivo specifico della classe.

Questo e altri studi pubblicati fin'ora non solo confermano la sicurezza dell'uso delle statine nelle epatopatie, ma anche il loro potenziale beneficio nel ridurre il rischio di HCC.


Lipophilic Statins and Risk for Hepatocellular Carcinoma and Death in Patients With Chronic Viral Hepatitis
Ann Intern Med. 2019 Sep 3;171(5):318-327




Gilberto Lacchia

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Pubblicato: 02/12/2019 Aggiornato: 02/12/2019

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