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Tradizionalmente la profilassi antibiotica è stata utilizzata in odontoiatria in soggetti a rischio di endocardite batterica o di infezione di una protesi articolare. Negli ultimi 10 anni le raccomandazioni sono cambiate significativamente e in modo non uniforme nelle varie nazioni.
La riduzione delle indicazioni alla profilassi è dovuta, da un lato ai timori per la crescente resistenza agli antibiotici e dall'altro alla constatazione che una batteriemia transitoria indotta da procedure odontoiatriche è presente anche in altre situazioni in cui la profilassi non viene effettuata: spazzolare i denti, usare il filo interdentale, irrigatori ad acqua pulsante e stuzzicadenti sono tutte procedure che possono indurre batteriemia.
Dal 1955 a oggi le linee guida si sono orientate verso una progressiva riduzione dell'uso di antibiotici a scopo profilattico in odontoiatria.
Le linee guida del 2007 dell'American Heart Association hanno limitato la profilassi ai pazienti con condizioni quali protesi valvolari cardiache o riparazioni valvolari con materiale protesico, pregressa endocardite infettiva, difetti cardiaci congeniti e trapianti cardiaci con successiva valvulopatia.
Dal 1955 a oggi le linee guida si sono orientate verso una progressiva riduzione dell'uso di antibiotici a scopo profilattico in odontoiatria.
Le linee guida del 2007 dell'American Heart Association hanno limitato la profilassi ai pazienti con condizioni quali protesi valvolari cardiache o riparazioni valvolari con materiale protesico, pregressa endocardite infettiva, difetti cardiaci congeniti e trapianti cardiaci con successiva valvulopatia.
I pazienti con prolasso mitralico, anche con insufficienza grave, non erano più considerati a rischio elevato da richiedere la profilassi.
Dopo l'abolizione della profilassi nel Regno Unito, gli studi mirati a valutare l'incidenza dell'endocardite prima e dopo la revisione delle linee guida hanno fornito risultati contraddittori (oltre ad avere problemi metodologici) e non permettevano di arrivare a conclusioni univoche e basate su un rapporto causa-effetto tra profilassi antibiotica e incidenza dell'endocardite infettiva dopo procedure odontoiatriche.
Anche le evidenze a sostegno della profilassi antimicrobica per la prevenzione dell'endocardite sono scarse.
Dopo l'abolizione della profilassi nel Regno Unito, gli studi mirati a valutare l'incidenza dell'endocardite prima e dopo la revisione delle linee guida hanno fornito risultati contraddittori (oltre ad avere problemi metodologici) e non permettevano di arrivare a conclusioni univoche e basate su un rapporto causa-effetto tra profilassi antibiotica e incidenza dell'endocardite infettiva dopo procedure odontoiatriche.
Anche le evidenze a sostegno della profilassi antimicrobica per la prevenzione dell'endocardite sono scarse.
Una review Cochrane del 2013 non ha trovato studi randomizzati che avessero valutato l'efficacia della profilassi antibiotica in odontoiatria e gli autori concludevano che "non ci sono evidenze che la profilassi antibiotica sia efficace o inefficace contro l'endocardite batterica nelle persone a rischio che stanno per sottoporsi a una procedura odontoiatrica invasiva. Non è chiaro se i potenziali danni e i costi della prescrizione di antibiotici siano superiori a qualsiasi effetto benefico."
Le linee guida europee (ESC), pubblicate nel 2015, offrono queste raccomandazioni:
(1) Pazienti con qualsiasi protesi valvolare, compresa una valvola inserita transcatetere, o quelle in cui per la riparazione valvolare è stato utilizzato un qualsiasi materiale protesico.
(2) Pazienti con un precedente episodio di endocardite infettiva.
(3) Pazienti con cardiopatia congenita:
(a) qualsiasi tipo di cardiopatia congenita cianogena;
(b) qualsiasi tipo di cardiopatia congenita associata a un materiale protesico, inserito chirurgicamente o con tecniche percutanee, fino a 6 mesi dopo l'intervento o per tutta la vita se permangono residui di shunt o insufficienza valvolare.
La profilassi antibiotica non è raccomandata in altre forme di cardiopatia valvolare o congenita.
La maggior parte degli esperti, inoltre, non raccomanda più la profilassi antibiotica per le procedure odontoiatriche in pazienti portatori di protesi articolari.
Antibiotic prophylaxis for dental procedures
Aust Prescr. 2017 Oct;40(5):184-188
Antibiotic regimens for prevention of endocarditis prior to dental and respiratory procedures
UpToDate® - This topic last updated: Sep 26, 2019
Choosing Wisely Canada: Don't give prophylactic antibiotics prior to dental procedures to patients with total joint replacement
Antibiotics for the prophylaxis of bacterial endocarditis in dentistry
Cochrane Database Syst Rev. 2013
Prophylaxis against infective endocarditis
NICE - Published date: March 2008 Last updated: July 2016
2015 ESC Guidelines for the management of infective endocarditis
Eur Heart J. 2015 Nov 21;36(44):3075-3128
Le linee guida europee (ESC), pubblicate nel 2015, offrono queste raccomandazioni:
- La profilassi antibiotica deve essere presa in considerazione solo per le procedure odontoiatriche che richiedono la manipolazione della regione gengivale o periapicale dei denti o la perforazione della mucosa orale.
- La profilassi non è raccomandata per iniezioni di anestetici locali in tessuti non infetti, trattamento delle carie superficiali, rimozione di suture, radiografie odontoiatriche, posizionamento o regolazione di apparecchi ortodontici o a seguito della caduta di denti decidui o di traumi a labbra e mucosa orale.
(1) Pazienti con qualsiasi protesi valvolare, compresa una valvola inserita transcatetere, o quelle in cui per la riparazione valvolare è stato utilizzato un qualsiasi materiale protesico.
(2) Pazienti con un precedente episodio di endocardite infettiva.
(3) Pazienti con cardiopatia congenita:
(a) qualsiasi tipo di cardiopatia congenita cianogena;
(b) qualsiasi tipo di cardiopatia congenita associata a un materiale protesico, inserito chirurgicamente o con tecniche percutanee, fino a 6 mesi dopo l'intervento o per tutta la vita se permangono residui di shunt o insufficienza valvolare.
La profilassi antibiotica non è raccomandata in altre forme di cardiopatia valvolare o congenita.
La maggior parte degli esperti, inoltre, non raccomanda più la profilassi antibiotica per le procedure odontoiatriche in pazienti portatori di protesi articolari.
Antibiotic prophylaxis for dental procedures
Aust Prescr. 2017 Oct;40(5):184-188
Antibiotic regimens for prevention of endocarditis prior to dental and respiratory procedures
UpToDate® - This topic last updated: Sep 26, 2019
Choosing Wisely Canada: Don't give prophylactic antibiotics prior to dental procedures to patients with total joint replacement
Antibiotics for the prophylaxis of bacterial endocarditis in dentistry
Cochrane Database Syst Rev. 2013
Prophylaxis against infective endocarditis
NICE - Published date: March 2008 Last updated: July 2016
2015 ESC Guidelines for the management of infective endocarditis
Eur Heart J. 2015 Nov 21;36(44):3075-3128
Tabella 2 - Schemi di profilassi antibiotica per l'endocardite
Gilberto Lacchia - Pubblicato 16/12/2019 - Aggiornato 16/12/2019
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