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127 - Farmaci antinfiammatori non steroidei nelle prime fasi della gravidanza e rischio di aborti spontanei

Tempo di lettura: 4 min
Uno studio di coorte pubblicato nel 2018 ha cercato di quantificare il rischio di aborto spontaneo nelle donne esposte a un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) durante le prime fasi della gravidanza.

Sono state studiate 1.097 donne incinte registrate nel database di un sistema sanitario californiano. La metà aveva un'età gestazionale inferiore a 39 giorni al momento dell'inclusione nello studio. I dati sulle esposizioni ai farmaci e sugli aborti spontanei sono stati raccolti nella banca dati assicurativa e attraverso interviste telefoniche con alcune partecipanti.

Sono stati confrontati 3 gruppi: 241 donne esposte a un FANS; 391 donne esposte al solo paracetamolo; 465 donne che non erano state esposte né al paracetamolo né a FANS. Sono stati presi in considerazione vari fattori confondenti come età materna, storia di aborti spontanei, uso di multivitaminici, fumo e uso di caffeina della madre.

Il rischio di aborto spontaneo era più elevato nel gruppo di donne esposte ai FANS che negli altri due gruppi, con un rischio relativo stimato di 1,5 rispetto al paracetamolo e 1,6 rispetto a nessun FANS o paracetamolo. Non vi era alcuna differenza statisticamente significativa nel rischio di aborto spontaneo tra le donne che avevano assunto paracetamolo e quelle che non avevano assunto né paracetamolo né FANS.

L'uso dei FANS poco dopo il concepimento, durante le prime due settimane di gestazione, è stato associato a un rischio doppio di aborto spontaneo rispetto alle gravidanze senza uso di FANS o utilizzo di paracetamolo. Dopo le prime due settimane di gestazione l'esposizione a un FANS non era più associata a un aumento di aborti spontanei.

Gli aborti spontanei precoci (avvenuti prima dell'8a settimana di gestazione) sono stati 4 volte più frequenti nelle donne esposte ai FANS durante le prime 2 settimane di gravidanza rispetto alle donne non esposte ai FANS o esposte al paracetamolo. Questa differenza non è statisticamente significativa per aborti che si verificano dopo l'8a settimana.

Un'osservazione sorta dall'analisi dei dati, da confermare, è che le donne con un indice di massa corporea inferiore a 25 possano essere particolarmente vulnerabili all'effetto dannoso dei FANS nel periodo dell'impianto embrionale.

I FANS sono inibitori delle prostaglandine, coinvolte nell'impianto dell'embrione in utero. Il meccanismo presunto è un insufficiente impianto embrionale a causa dell'esposizione ai FANS al momento del concepimento, che causerebbe un aborto precoce.

Questi dati sono in linea con quanto già noto. Studi su animali hanno dimostrato che i FANS aumentano il numero di aborti e nel complesso anche studi epidemiologici mostrano un nesso tra l'uso di FANS nelle prime fasi della gravidanza e la comparsa di aborti spontanei.

In pratica - Questo studio ha mostrato un effetto tossico dei FANS fin dai primi giorni di gravidanza, in un momento in cui molte donne non sanno di essere incinte. La facilità di accesso ai FANS, in particolare di automedicazione, rende importante fornire ampie informazioni su questi rischi al fine di evitare l'esposizione per le donne che possono diventare incinte o lo sono già.


Use of nonsteroidal anti-inflammatory drugs during pregnancy and the risk of miscarriage
Am J Obst Gyn September 2018:219(3):275.e1–275.e8



Gilberto Lacchia



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Pubblicato: 30/09/2019 Aggiornato: 30/09/2019



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