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109 - Tapentadolo: rischio di convulsioni e sindrome serotoninergica

Tempo di lettura: 2 min
Gli oppiacei vengono spesso prescritti per problematiche di dolore acuto, di intensità moderata-grave, per esempio in campo ortopedico. Nella nostra zona il tapentadolo (Palexia°) gode di un particolare favore tra gli ortopedici che prescrivono anche dosaggi piuttosto alti (50 mg x 2 o 100 mg x 2) che possono causare effetti avversi importanti, soprattutto in pazienti anziani.

Il tapentadolo, come tutti gli oppiacei, può aumentare il rischio di convulsioni. Circa la metà delle segnalazioni spontanee di convulsioni riguarda situazioni in cui il tapentadolo è stato associato ad almeno un altro farmaco che può abbassare la soglia convulsiva, per esempio antidepressivi e antipsicotici.

In pazienti con una storia di disturbi epilettici il tapentadolo deve essere usato con attenzione a causa del maggior rischio di crisi convulsive.

Quando il tapentadolo è usato in associazione ad antidepressivi serotoninergici sono stati segnalati anche casi di sindrome serotoninergica (clonie spontanee e inducibili, diaforesi, tremori, temperatura corporea superiore a 38°C). La sospensione dei farmaci serotoninergici, insieme a terapie sintomatiche di supporto, di solito porta a un rapido miglioramento.

Come è stato segnalato recentemente in un → post precedente, è necessaria una rivalutazione dell'uso degli oppiacei nel dolore non oncologico: si tratta di farmaci con un beneficio modesto rispetto ad altri analgesici ma con importanti effetti avversi e rischio di dipendenza.


MHRA- Drug safety update
Vol.12 - 6 gennaio 2019

Una revisione sugli oppioidi per il controllo del dolore non oncologico
Farmacovigilanza.eu - Gennaio 2018



Gilberto Lacchia


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Pubblicato: 04/07/2019 Aggiornato: 04/07/2019

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