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112 - Aumentare l'apporto di acqua per prevenire le cistiti ricorrenti

Tempo di lettura: 2 min
Spesso mi chiedo se i consigli che automaticamente diamo ogni giorno, nei contesti più diversi, abbiano o meno un fondamento o siano solo la ripetizione di qualche idea che diventa vera a forza di essere ripetuta. Per esempio, per decenni abbiamo detto alle nostre pazienti con infezioni urinarie recidivanti di aumentare l'assunzione di liquidi.

Uno studio clinico randomizzato pubblicato su JAMA, una volta tanto, conferma questa opinione comune. Sono state randomizzate 140 donne in età premenopausale, con 3 o più episodi di cistite nell'anno precedente.

Per 12 mesi un gruppo ha bevuto 1,5 L di acqua al giorno oltre all'assunzione abituale mentre a un altro gruppo non era chiesto alcun intervento particolare.

Nelle donne che hanno bevuto più acqua si è osservata una riduzione di circa il 50% del numero di episodi di cistite nell'anno successivo alla randomizzazione (1,7 episodi contro 3,2) e sono stati prescritti meno antibiotici (1,9 cicli di antibiotici contro 3,6).

Va tenuto conto che lo studio non era in cieco (del resto sarebbe impossibile, visto che l'intervento consisteva nel bere acqua), il risultato veniva riferito dalle pazienti e lo sponsor era la Danone che vende l'acqua in bottiglia utilizzata in questo studio.

Tuttavia, lo studio è stato sufficientemente rigoroso per confermare che l'intervento è sicuro, semplice ed efficace. Come notano gli autori, la riduzione degli episodi di cistite è probabilmente dovuta all'aumento del volume dell'urina e delle minzioni che riducono la carica batterica in vescica.


Effect of increased daily water intake in premenopausal women with recurrent urinary tract infections
JAMA Intern Med. 2018;178(11):1509-1515




Gilberto Lacchia


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Pubblicato: 22/07/2019 Aggiornato: 22/07/2019

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