Da anni si discute sul rischio cardiovascolare della terapia con FANS e in generale si consiglia cautela nell'uso di questi farmaci, soprattutto nei soggetti con altri fattori di rischio CV. Nessuna molecola risulta a rischio zero, ma in base ai dati della letteratura degli ultimi anni, i revisori della rivista Prescrire hanno sempre consigliato di scegliere l'ibuprofene a dosi non superiori a 1200 mg al giorno o il naprossene a dosi non superiori a 750 mg/die (→ post precedente).
In uno studio condotto nel Regno Unito su un database di medici di famiglia di 11 milioni di pazienti, si è osservato un aumento del rischio di infarto miocardico (IM) con diclofenac ma non con naprossene, in pazienti con spondiloartrite o spondiloartrosi che avevano ricevuto 1 o più prescrizioni di FANS e non avevano una storia precedente di IM. Il disegno dello studio tendeva a minimizzare i fattori di confondimento per quanto riguarda l'indicazione, confrontando utilizzatori "correnti" (cioè con una prescrizione nei sei mesi precedenti l'evento) e "remoti" (oltre 6 mesi precedenti), nei quali l'indicazione alla prescrizione di FANS era stata data dal loro medico di medicina generale.
Nei pazienti con spondiloartrosi l'uso corrente di naprossene non è stato associato a IM, mentre l'uso corrente di diclofenac aveva un'associazione significativa con l'IM (OR, 1,26), così come l'uso corrente di qualsiasi altro FANS analizzato come gruppo e non come singole molecole (OR, 1,17). Nei pazienti con spondiloartriti (spondilite anchilosante e artrite psoriasica) i risultati erano simili, tranne per il fatto che l'associazione diclofenac-IM era più forte (OR, 3.32). L'uso definito "precedente" (oltre 6 mesi prima) di FANS non era associato a IM.
Questi risultati si aggiungono a dati precedenti che suggeriscono che il naprossene potrebbe essere più sicuro di altri FANS dal punto di vista cardiovascolare, almeno tra i pazienti con spondiloartrosi e spondiloartrite.
Tra i vantaggi di questo studio c'è l'utilizzo di un database di medici di famiglia che riflette l'uso dei FANS nel mondo reale, diversamente dalle popolazioni molto selezionate degli studi clinici. Uno dei limiti è che i singoli FANS, a parte naprossene e diclofenac, non sono stati considerati come molecole individuali ma come gruppo.
Risk of myocardial infarction with use of selected non-steroidal anti-inflammatory drugs in patients with spondyloarthritis and osteoarthritis
Ann Rheum Dis. 2018 Aug;77(8):1137-1142
Altri post su questo argomento
PRIMA SCELTA: FANS e rischio cardiovascolare
Diclofenac: di nuovo associato a un maggior rischio cardiovascolare
Pubblicato: 15/10/2018 Aggiornato: 23/10/2018
In uno studio condotto nel Regno Unito su un database di medici di famiglia di 11 milioni di pazienti, si è osservato un aumento del rischio di infarto miocardico (IM) con diclofenac ma non con naprossene, in pazienti con spondiloartrite o spondiloartrosi che avevano ricevuto 1 o più prescrizioni di FANS e non avevano una storia precedente di IM. Il disegno dello studio tendeva a minimizzare i fattori di confondimento per quanto riguarda l'indicazione, confrontando utilizzatori "correnti" (cioè con una prescrizione nei sei mesi precedenti l'evento) e "remoti" (oltre 6 mesi precedenti), nei quali l'indicazione alla prescrizione di FANS era stata data dal loro medico di medicina generale.
Nei pazienti con spondiloartrosi l'uso corrente di naprossene non è stato associato a IM, mentre l'uso corrente di diclofenac aveva un'associazione significativa con l'IM (OR, 1,26), così come l'uso corrente di qualsiasi altro FANS analizzato come gruppo e non come singole molecole (OR, 1,17). Nei pazienti con spondiloartriti (spondilite anchilosante e artrite psoriasica) i risultati erano simili, tranne per il fatto che l'associazione diclofenac-IM era più forte (OR, 3.32). L'uso definito "precedente" (oltre 6 mesi prima) di FANS non era associato a IM.
Questi risultati si aggiungono a dati precedenti che suggeriscono che il naprossene potrebbe essere più sicuro di altri FANS dal punto di vista cardiovascolare, almeno tra i pazienti con spondiloartrosi e spondiloartrite.
Tra i vantaggi di questo studio c'è l'utilizzo di un database di medici di famiglia che riflette l'uso dei FANS nel mondo reale, diversamente dalle popolazioni molto selezionate degli studi clinici. Uno dei limiti è che i singoli FANS, a parte naprossene e diclofenac, non sono stati considerati come molecole individuali ma come gruppo.
Risk of myocardial infarction with use of selected non-steroidal anti-inflammatory drugs in patients with spondyloarthritis and osteoarthritis
Ann Rheum Dis. 2018 Aug;77(8):1137-1142
Gilberto Lacchia
PRIMA SCELTA: FANS e rischio cardiovascolare
Diclofenac: di nuovo associato a un maggior rischio cardiovascolare
Pubblicato: 15/10/2018 Aggiornato: 23/10/2018
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