La clozapina è l'antipsicotico più usato per la schizofrenia resistente ad altre terapie, ma ha effetti avversi significativi, tra cui l'ipomotilità gastrointestinale che può causare stipsi grave, ileo e occlusioni intestinali anche mortali.
Nel 2017, i centri di farmacovigilanza neozelandesi e australiani hanno pubblicato un'ampia rassegna delle segnalazioni di disturbi della motilità digestiva attribuiti alla clozapina, distribuite su più di 20 anni (1992-2013). Sono stati segnalati 160 casi di disturbi gravi, tra cui 70 casi di stipsi grave e 62 occlusioni intestinali. Sono stati accertati almeno 29 morti (0.07% degli utilizzatori di clozapina). Spesso la prima visita medica era tardiva, quando il disturbo era già avanzato. In molti pazienti all'autopsia sono stati osservati fecalomi benché non vi fossero precedenti di stipsi in anamnesi. La maggior parte dei pazienti (due terzi), che avevano un'età compresa tra i 17 e i 76 anni, erano maschi. Le dosi di clozapina utilizzate variavano da 25 mg/die a 1000 mg/die, e la durata media dell'esposizione era di 2,5 anni.
La prevalenza riportata dell'ipomotilità gastrointestinale grave indotta da clozapina è risultata pari allo 0,4% circa, un dato che, secondo gli autori, probabilmente è sottovalutato rispetto alla prevalenza reale.
Il rallentamento del transito intestinale della clozapina è legato ai suoi effetti anticolinergici. Anche altri neurolettici, a causa dell'azione anticolinergica, possono causare occlusioni intestinali, colite ischemica e necrosi intestinali a volte fatali.
In pratica - Durante la terapia con neurolettici atropinici, la stitichezza deve essere considerata a priori un problema serio. È utile incoraggiare i pazienti esposti a segnalare problemi di transito e a tenere conto di questi segnali intervenendo con riduzioni di dosaggio o sospensione del farmaco e utilizzo di lassativi.
Clozapine-Induced Gastrointestinal Hypomotility
CNS Drugs (2017) 31:699–709
Pubblicato: 01/10/2018 Aggiornato: 19/10/2018
Nel 2017, i centri di farmacovigilanza neozelandesi e australiani hanno pubblicato un'ampia rassegna delle segnalazioni di disturbi della motilità digestiva attribuiti alla clozapina, distribuite su più di 20 anni (1992-2013). Sono stati segnalati 160 casi di disturbi gravi, tra cui 70 casi di stipsi grave e 62 occlusioni intestinali. Sono stati accertati almeno 29 morti (0.07% degli utilizzatori di clozapina). Spesso la prima visita medica era tardiva, quando il disturbo era già avanzato. In molti pazienti all'autopsia sono stati osservati fecalomi benché non vi fossero precedenti di stipsi in anamnesi. La maggior parte dei pazienti (due terzi), che avevano un'età compresa tra i 17 e i 76 anni, erano maschi. Le dosi di clozapina utilizzate variavano da 25 mg/die a 1000 mg/die, e la durata media dell'esposizione era di 2,5 anni.
La prevalenza riportata dell'ipomotilità gastrointestinale grave indotta da clozapina è risultata pari allo 0,4% circa, un dato che, secondo gli autori, probabilmente è sottovalutato rispetto alla prevalenza reale.
Il rallentamento del transito intestinale della clozapina è legato ai suoi effetti anticolinergici. Anche altri neurolettici, a causa dell'azione anticolinergica, possono causare occlusioni intestinali, colite ischemica e necrosi intestinali a volte fatali.
In pratica - Durante la terapia con neurolettici atropinici, la stitichezza deve essere considerata a priori un problema serio. È utile incoraggiare i pazienti esposti a segnalare problemi di transito e a tenere conto di questi segnali intervenendo con riduzioni di dosaggio o sospensione del farmaco e utilizzo di lassativi.
Clozapine-Induced Gastrointestinal Hypomotility
CNS Drugs (2017) 31:699–709
Gilberto Lacchia
Pubblicato: 01/10/2018 Aggiornato: 19/10/2018
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