Passa ai contenuti principali

38 - Steroidi sistemici per la lombalgia?

Tempo di lettura: 3 min
Secondo una revisione sistematica, i corticosteroidi sistemici, orali o iniettabili, non hanno alcuna efficacia dimostrata sul dolore o sui sintomi funzionali nei pazienti con dolore lombare acuto o cronico, con o senza irradiazione del dolore. Essi, tuttavia, espongono a effetti collaterali frequenti e talvolta gravi.

La lombalgia è detta aspecifica in assenza di una causa identificata (neoplasie, infezioni, patologie reumatiche, grave trauma spinale o fratture). A volte è accompagnata da radiculopatia con irradiazione dolorosa agli arti inferiori. Nella maggior parte dei casi la lombalgia acuta regredisce spontaneamente nel giro di alcune settimane. Se persiste per oltre tre mesi è definita cronica.

Una revisione sistematica da parte di un'agenzia governativa statunitense non ha trovato dimostrazioni di efficacia degli steroidi sistemici. Due studi randomizzati per un totale di 153 pazienti con dolore lombare acuto senza radiculopatia hanno confrontato una singola iniezione intramuscolare di steroide o prednisone orale (50 mg al giorno per 5 giorni) vs. placebo. Non vi erano differenze statisticamente significative tra i gruppi, né per quanto riguarda il dolore né per la compromissione funzionale. Uno studio randomizzato in doppio cieco su 61 pazienti con canale lombare stretto ha confrontato il prednisone orale a dose decrescente per 3 settimane con il placebo senza evidenziare alcun effetto sul dolore o sulla compromissione funzionale, valutati con un questionario dopo 12 settimane di follow-up.

Sei studi randomizzati per un totale di 521 pazienti con dolore lombare acuto o cronico con radiculopatia hanno valutato lo steroide sistemico rispetto al placebo. Nessuno di questi studi ha mostrato alcun effetto dei corticosteroidi sul dolore superiore a quello del placebo.

Molti gli effetti collaterali. In uno studio su 269 pazienti, la somministrazione di prednisone è stata associata ad eventi avversi in quasi la metà dei pazienti (49% contro 24% nel gruppo placebo). I più comuni erano insonnia, nervosismo e aumento dell'appetito.

Recentemente, inoltre, in uno studio retrospettivo su pazienti che avevano assunto per diversi motivi (infezioni respiratorie, lombalgia, allergie) un ciclo breve di steroidi (in media 6 giorni) è stato osservato un aumento del rischio di effetti avversi gravi, come trombosi, infezioni e fratture.

In pratica: i corticosteroidi sistemici non hanno un’efficacia dimostrata nell'alleviare il dolore o nel ridurre il disagio funzionale nei pazienti con dolore lombare acuto o cronico, con o senza radiculopatia. In queste situazioni, non sembra giustificato esporre i pazienti a reazioni avverse frequenti e talvolta gravi.


Lombalgie. Nessuna efficacia degli steroidi sistemici
La revue Prescrire, marzo 2018, vol. 38 (413)

Short term use of oral corticosteroids and related harms among adults in the United States: population based cohort study
BMJ 2017;357:j1415

Gilberto Lacchia


Pubblicato: 21/06/2018 Aggiornato: 19/10/2018

Commenti

Post popolari in questo blog

266 - Oppioidi e antidepressivi: attenti alle interazioni pericolose

[Tempo di lettura: 7 min]  Associare oppioidi e farmaci antidepressivi espone a diversi tipi di interazione. Alcuni oppioidi aumentano l'attività serotoninergica e possono indurre una sindrome serotoninergica. In certi casi gli SSRI possono bloccare il metabolismo degli oppioidi riducendo l’effetto analgesico di alcuni o aumentando le concentrazioni e il rischio di effetti avversi di altri. La strategia preventiva più semplice è quella di evitare la prescrizione degli oppioidi associati a maggiori rischi di interazione. L'effetto analgesico degli oppioidi è mediato attraverso tre recettori oppioidi principali, mu , delta e kappa .  Molti oppioidi, soprattutto quelli sintetici, agiscono anche su altri target, bloccando per esempio la ricaptazione di serotonina e noradrenalina e i recettori N-metil-D-aspartato (NMDA). Alcuni oppioidi inibiscono il trasportatore di serotonina che aumenta le concentrazioni di serotonina nella sinapsi e quindi l'effetto postsinaptico della se...

304 - Scialorrea da farmaci

[Tempo di lettura: 4 min]    Diversi farmaci, utilizzati soprattutto in psichiatria, possono causare ipersalivazione. È un problema che può ridurre la qualità di vita dei pazienti e a volte avere complicanze gravi. La scialorrea (ipersalivazione) è un sintomo soggettivo, percepito dal paziente come eccessiva produzione di saliva. A volte si presenta con una fuoriuscita di saliva dalla bocca perché il soggetto non riesce a trattenerla dietro la barriera labiale. È un fenomeno comune nei neonati, ma è considerata anomala dopo i quattro anni. Può essere causata dalla diminuzione della frequenza di deglutizione o dall’aumento della produzione di saliva. Le cause possono essere locali (odontalgia, protesi mal posizionate, infiammazioni o infezioni orali), neurologiche (nevralgia trigeminale, tumori cerebrali, morbo di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica), tossiche (mercurio, iodio, fluoruro di sodio, funghi velenosi, nicotina) o farmacologiche. La scialorrea può avere div...

331 - Valutare gli aumenti della creatinchinasi

[Tempo di lettura: 8 min]  Un aumento della creatinchinasi è un riscontro frequente in medicina generale. La maggior parte dei casi lievi dipendono da cause transitorie e autolimitantesi. In alcune situazioni è opportuna una valutazione diagnostica più approfondita. La creatinchinasi (CK) è l'enzima più utilizzato per diagnosi e follow up delle malattie muscolari. Le concentrazioni sieriche aumentano in risposta alla lesione muscolare ed è l'indicatore più sensibile di danno muscolare e il miglior parametro del decorso della lesione muscolare. La CK è un dimero e si presenta in tre isoenzimi diversi (MM, MB e BB), che possono essere distinti all’elettroforesi. Il muscolo scheletrico ha la più alta concentrazione di CK di qualsiasi tessuto, con più del 99% MM e piccole quantità di MB. Il tessuto cardiaco ha la più alta concentrazione di CK-MB, che rappresenta circa il 20% della CK cardiaca (la troponina I è un marker più specifico di danno miocardico rispetto alla CK-MB, uti...