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151 - Sindrome delle gambe senza riposo e farmaci

Tempo di lettura: 6 min
La sindrome delle gambe (RSL, restless leg syndrome) è un problema comune, benigno e a volte autolimitantesi. La prevalenza nella popolazione generale varia dal 5% al 15% (a seconda della località geografica, gravità dei sintomi, criteri diagnostici utilizzati), ma solo un 2-3% avrebbe un effettivo significato clinico. Il rapporto donne:uomini è circa 2:1.

La maggior parte dei casi è definita idiopatica, ma ci sono alcune condizioni predisponenti maggiormente associate alla RSL: disturbi neurologici (parkinsonismo, polineuropatie, stenosi del canale spinale), diabete, artrite reumatoide, ipotiroidismo, obesità, abuso di alcool e caffeina. Sono inoltre stati identificati numerosi farmaci che possono causare o peggiorare il disturbo.

La RSL è più comune in alcune situazioni: carenza di ferro con o senza anemia, gravidanza (soprattutto nel terzo trimestre), insufficienza renale e alcune malattie del sistema nervoso centrale come la sclerosi multipla. La predisposizione genetica è presente nel 40-60% dei casi.

La RSL è di solito descritta come il bisogno di muovere le gambe, spesso accompagnato da una sensazione di fastidio che viene migliorata con il movimento e inizia tipicamente di notte. Colpisce prevalentemente gli arti inferiori, ma può colpire occasionalmente anche gli arti superiori. I pazienti descrivono inoltre una varietà di sintomi sensoriali sgradevoli come bruciore e formicolio agli arti inferiori, che a volte si estendono fino agli arti superiori.

Questi disturbi sono temporaneamente alleviati dai movimenti attivi degli arti interessati e ricompaiono a riposo con l'urgente necessità di spostarsi di nuovo. In più della metà dei casi, i disturbi sensoriali sono associati a sintomi motori con movimenti involontari periodici delle gambe durante il sonno. I sintomi possono essere molto fastidiosi, percepiti come dolorosi e disturbare il sonno, ma non sembrano causare complicanze fisiche gravi.

Diagnosi differenziale
  • Acatisia: disturbo del movimento caratterizzato da inquietudine interiore e incapacità di stare fermi; è solitamente associata all'uso di farmaci antipsicotici.
  • Crampi notturni: contrattura dolorosa dei muscoli delle gambe; solitamente unilaterale e improvvisa.
  • Neuropatia periferica: eziologie multipla; formicolio o perdita di sensibilità. Nessun miglioramento con il movimento; non peggiora di notte.
  • Vasculopatie periferiche: crampi associati all'attività. Nessuna relazione con l'ora del giorno.
  • Trombosi venosa profonda: edema unilaterale; dolore e alterazioni cutanee. Solitamente presenti fattori di rischio: (immobilità, fumo o traumi). 
La diagnosi di RLS è puramente clinica e si basa su anamnesi ed esame approfondito. La visita dovrebbe includere la valutazione del sistema nervoso periferico e delle arterie periferiche per escludere altre diagnosi differenziali.

Nella valutazione della RLS è importante l'anamnesi farmacologica in quanto numerosi farmaci possono causare o aggravare il problema, soprattutto se il paziente assume psicofarmaci. È possibile che la RLS da farmaci dipenda da un'alterazione del sistema dopaminergico in alcuni casi, mentre in altri possono essere coinvolti altri sistemi di neurotrasmettitori.
  • antidepressivi: mianserina, mirtazapina, venlafaxina, SSRI: citalopram, escitalopram, fluoxetina, paroxetina, sertralina; venlafaxina;
  • neurolettici: levomepromazina, sulpiride, clozapina, olanzapina, quetiapina, risperidone;
  • altri farmaci attivi sul SNC: topiramato, litio, donepezil, varenciclina;
  • antistaminici anti-H1, in particolare quelli sedativi, alcuni dei quali sono neurolettici del gruppo delle fenotiazine;
  • levodopa e agonisti dopaminergici, spesso usati per la terapia della RLS, ma a volte peggiorano il quadro dopo un periodo di moderato miglioramento;
  • agomelatina (agonista della melatonina);
  • trimetazidina (antianginoso)
  • tramadolo;
  • baclofene.
La riduzione delle dosi o la sospensione del farmaco sospetto può essere sufficiente per avere un miglioramento dei sintomi da pochi giorni ad alcune settimane.

Per il trattamento della RSL che non dipenda dall'effetto avverso di un farmaco possono essere sufficienti misure non farmacologiche per alleviare i sintomi, almeno parzialmente. Si tratta di misure a volte difficili da attuare se i disturbi si manifestano dopo l'ora in cui il paziente va a letto: stimolazione fisica (massaggio, bagno caldo o freddo), attività come giochi, parole crociate, attività manuali. L'esercizio fisico regolare e moderato durante il giorno sembra utile. È anche consigliabile evitare caffeina, alcool e nicotina.

In caso si ritenga utile una terapia farmacologica, attualmente come prima scelta si consiglia il gabapentin o il pregabalin, principalmente a causa dei potenziali effetti collaterali a lungo termine degli agonisti dopaminergici (pramipexolo, rotigotina, ropinirolo), con attenzione alle dosi, soprattutto in anziani e pazienti con insufficiena renale (InnovAiT, 2019).

Restless legs syndrome
InnovAiT, 2019, Vol. 12(12), 714–719

Diagnostic criteria for restless legs syndrome
© 2019 UpToDate

Syndrome des jambes sans repos
La revue Prescrire 2018 feb;38(412):114.

Drug-Induced Restless Legs Syndrome
Ann Pharmacother, 2018;52 (7);662-672

Drug-induced Restless Legs Syndrome
Prescrire Int. 2010; 19 (108), 164-5

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