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Visualizzazione dei post da 2025

597 - Uso degli antibiotici in Italia nel 2023

Continua l'aumento delle prescrizioni. Nonostante tutto. Forti differenze geografiche, tante molecole ad ampio spettro, anziani e bambini in prima fila. [Lettura 6 min] Nel 2023 il consumo complessivo di antibiotici in Italia, sia pubblico che privato, è stato di 22,4 dosi giornaliere ogni 1000 abitanti (DDD/1000 ab die), un aumento del 5,4% rispetto al 2022. Il 76% delle dosi (17,1 DDD/1000 ab die) è stato erogato dal Servizio Sanitario Nazionale, con un aumento del 6,2% rispetto al 2022. Il 90% del consumo SSN (15,3 DDD/1000 ab die) deriva dalle prescrizioni di medici di medicina generale e pediatri in regime di assistenza convenzionata. L’acquisto privato di antibiotici rimborsabili dal SSN è aumentato a 5,3 DDD/1000 ab die. Si conferma il gradiente Nord-Sud, con consumi e spesa maggiori al Sud rispetto al Nord e al Centro. Nel 2023 il 54,4% degli antibiotici a carico del SSN appartiene al gruppo Access della classificazione AWaRe . L’obiettivo di superare il 60% e avvicinarsi ...

596 - Antidepressivi e dipendenze: quando la scienza contraddice la pratica clinica

È comune la prescrizione di antidepressivi nei pazienti con disturbo da uso di sostanze e abuso di alcol. L’obiettivo è quello di attenuare i sintomi psicologici come ansia, insonnia e depressione. Le attuali evidenze scientifiche, tuttavia, mettono in dubbio la validità di questa pratica, suggerendo che queste terapie possano essere inefficaci o addirittura controproducenti. [Lettura 11 min] L’industria farmaceutica e pratiche cliniche consolidate hanno contribuito a diffondere false convinzioni, che la scienza più recente sta iniziando a mettere in discussione. In altri campi, in cardiologia, per esempio, se una metanalisi dimostrasse che un farmaco è inefficace, ci sarebbero iniziative per ridurre il suo utilizzo. Nell'ambito della salute mentale e delle dipendenze, invece, questo processo di deprescrizione non si è ancora verificato, anche se non mancano gli studi sfavorevoli all'uso degli antidepressivi nei pazienti con dipendenze. Evan Wood, professore di medicina alla Un...

595 - Insufficienza surrenalica da oppioidi: un effetto sottovalutato in terapia cronica

È un effetto avverso ben descritto in letteratura, clinicamente rilevante ma poco diagnosticato. L’insufficienza surrenalica indotta da oppioidi può compromettere per anni la qualità di vita dei pazienti in terapia cronica. [Lettura 7 min] Gli oppioidi sono ampiamente utilizzati per la gestione del dolore cronico, con un profilo di sicurezza accettabile se utilizzati in modo appropriato. Sono ben conosciuti diversi effetti avversi, come dipendenza, sedazione, depressione respiratoria, stipsi e nausea. Tra quelli meno noti ma clinicamente significativi è descritta l’insufficienza surrenalica indotta dagli oppioidi (ISIO), spesso sotto-diagnosticata nonostante la sua documentazione in letteratura e la segnalazione in scheda tecnica. Per esempio, nella documentazione della morfina solfato (MS Contin°), è presente un paragrafo dedicato all’insufficienza surrenalica: “Gli analgesici oppioidi possono causare insufficienza surrenalica reversibile che richiede monitoraggio e terapia sostitutiv...

594 - Abuso di gabapentinoidi

Dal dolore neuropatico all'abuso ricreativo. Un fenomeno in rapida espansione che richiede attenzione, monitoraggio e strategie preventive. [Lettura 6 min] Gabapentin e pregabalin, nati come antiepilettici e farmaci contro il dolore neuropatico, hanno progressivamente trovato spazio in indicazioni off-label e, più recentemente, nell’uso ricreativo. La loro crescente diffusione ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sul potenziale di abuso, soprattutto in pazienti con una storia di dipendenza da sostanze. Entrambi i farmaci hanno un potenziale di dipendenza inferiore rispetto alle sostanze d’abuso tradizionali, come oppioidi e benzodiazepine. Tuttavia, pregabalin si distingue per un rischio maggiore rispetto a gabapentin, con maggiore frequenza di auto-somministrazione, sintomi di astinenza e fenomeni di dipendenza comportamentale. Il pregabalin induce un’alterazione dei livelli di dopamina nel sistema nervoso centrale, generando un effetto di ricompensa analogo a quello di mo...

593 - Sindrome delle gambe senza riposo: nuove linee guida terapeutiche

Come è cambiato negli ultimi anni l'approccio terapeutico alla sindrome delle gambe senza riposo. [Lettura 7 min] La sindrome delle gambe senza riposo (RLS, restless leg syndrome ) è un disturbo del movimento legato al sonno che si manifesta con un bisogno irresistibile di muovere una o entrambe le gambe, spesso accompagnato da sensazioni sgradevoli o fastidiose. I sintomi si manifestano principalmente a riposo, soprattutto durante le ore serali o notturne, disturbano il riposo notturno e si alleviano temporaneamente con il movimento. La diagnosi è clinica e si basa sui criteri diagnostici dell’ International Restless Legs Syndrome Study Group (IRLSSG): Necessità urgente di muovere le gambe Sintomi peggiori a riposo Sollievo con il movimento Peggioramento serale o notturno La RLS può essere confusa con altre problematiche, come crampi notturni o dolori articolari, e colpisce il 2-3% degli adulti, con maggiore prevalenza tra le donne. Oltre all’insonnia, è associata a movimenti per...

592 - Nuove linee guida sull'eradicazione dell’Helicobacter pylori: cosa cambia nella pratica clinica?

H. pylori e pratica clinica basata sull’evidenza: scegliere gli antibiotici e affrontare l'aumento delle resistenze batteriche. [Lettura 6 min] L’infezione da Helicobacter pylori ( H. pylori ) è responsabile di gastriti croniche, ulcere peptiche e alcune neoplasie gastriche. Le nuove linee guida sul trattamento introducono raccomandazioni su scelta degli schemi terapeutici, ruolo dei test di suscettibilità e adozione di nuovi farmaci come i bloccanti competitivi del potassio (PCAB). L’infezione da H. pylori , in alcune aree geografiche, può interessare più del 50% della popolazione: supera l’80% nei paesi in via di sviluppo mentre nei paesi occidentali la prevalenza è intorno al 30-40%. Conseguenze cliniche Molti pazienti con H. pylori rimangano asintomatici per tutta la vita, ma l’infezione è sempre associata a gastrite cronica. Tra le complicanze più comuni vi sono: Ulcera peptica : il 10% dei pazienti infetti sviluppa ulcere gastriche o duodenali, con possibili complicanze com...