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600 - Effetto delle statine su fibrosi epatica ed epatocarcinoma


Le statine sono state associate a una riduzione significativa del rischio di carcinoma epatocellulare e insufficienza epatica nei pazienti con malattia epatica cronica. [Lettura 3 min]


❗ PERCHÉ È IMPORTANTE

  • La fibrosi epatica progressiva è un fattore di rischio per lo sviluppo del carcinoma epatocellulare (HCC).
  • Le statine sembrano interrompere questo processo attraverso effetti antinfiammatori e antifibrotici, offrendo una potenziale strategia preventiva.
  • Un precedente studio osservazionale pubblicato nel 2019 aveva suggerito che i pazienti con epatite virale cronica che assumono statine lipofile abbiano un minor rischio di HCC.

🔍 Lo studio in sintesi

  • Ampio studio di coorte che ha analizzato 16.501 pazienti con malattia epatica cronica, confrontando 3.610 utilizzatori di statine con 12.891 non utilizzatori.
  • Dai dati tra 2000 e 2023, sono stati inclusi pazienti di età ≥40 anni con malattia epatica cronica e punteggio FIB-4 basale ≥1,3.
  • Incidenza di HCC a 10 anni: 3,8% negli utilizzatori di statine vs 8,0% nei non utilizzatori
  • Rischio di insufficienza epatica a 10 anni: 10,6% negli utilizzatori di statine vs 19,5% nei non utilizzatori
  • Riduzione del rischio di HCC: 33% inferiore in chi assumeva statine (aSHR 0,67)
  • Riduzione del rischio di insufficienza epatica: 22% inferiore negli utilizzatori di statine (aSHR 0,78)


💊Tipo di statine

  • Le statine lipofile (atorvastatina, fluvastatina, lovastatina, simvastatina) hanno mostrato un effetto maggiore nel ridurre il rischio di HCC rispetto alle statine idrofile
    • Riduzione del rischio di HCC: 36% con statine lipofile vs 21% con statine idrofile

⏳Durata di utilizzo

  • L'uso prolungato di statine (≥600 DDD cumulative) è stato associato a riduzioni ancora maggiori del rischio:
    • Riduzione del 40% del rischio di HCC
    • Riduzione del 36% del rischio di scompenso epatico

📉Progressione della fibrosi

  • Gli utilizzatori di statine avevano maggiori probabilità di migliorare il loro punteggio di fibrosi (FIB-4) nel tempo
  • Pazienti con punteggio FIB-4 alto al basale:
    • 31,8% degli utilizzatori di statine è passato a un gruppo intermedio vs 18,8% dei non utilizzatori
    • 7,0% degli utilizzatori di statine è passato a un gruppo a basso rischio vs 4,3% dei non utilizzatori

🩺Implicazioni cliniche

  • Questi risultati supportano il potenziale ruolo delle statine, particolarmente quelle lipofile e l'uso a lungo termine, nella prevenzione dell'HCC e della progressione della malattia epatica.
  • Lo studio fornisce ulteriori evidenze per considerare le statine come parte della gestione dei pazienti con malattia epatica cronica, soprattutto coloro che hanno un rischio intermedio o alto di fibrosi.

⚠️Limitazioni

  • Nonostante la robustezza statistica, lo studio presenta alcune limitazioni, tra cui la possibilità di fattori confondenti non misurati e la natura osservazionale dello studio.
  • Studi clinici randomizzati sarebbero ideali ma difficili da condurre data la necessità di follow-up a lungo termine per gli esiti dell'HCC.


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